Tutte le volte che la cucina italiana ha incontrato il cinema
Dalla pizza di Sophia Loren agli spaghetti di Totò: quando la cucina italiana diventa protagonista sul grande schermo

Una montagna di spaghetti al pomodoro che diventa gag immortale nelle mani di Totò, una pizza addentata da Sophia Loren che racconta Napoli più di mille parole, i maccheroni divorati da Alberto Sordi si tramutano in un gesto diventato proverbiale: la cucina italiana non è stata solo sfondo, ma protagonista di scene che hanno reso il cibo parte integrante della storia del cinema, imprimendo nell’immaginario collettivo sapori che si riconoscono al volo.
Non si tratta solo di ricette, ma di icone che ancora oggi parlano di identità e di cultura. Se in questi giorni sul red carpet della Mostra del Cinema di Venezia brillano i nomi delle star, in passato in sala la vera luce è arrivata anche da quei piatti che hanno fatto sorridere, commuovere, perfino riflettere. È attraverso un timballo o una lasagna che il grande schermo ha raccontato un’Italia intera, conservando in ogni inquadratura un frammento della sua tavola.
Un incontro di arti (e sapori)
D’altra parte il cinema non si limita a mostrare storie: le amplifica, le stratifica, le rende percepibili attraverso tutti i sensi. In questo processo il cibo ha sempre avuto una forza particolare, perché non è mai solo nutrimento, ma linguaggio. Che si tratti dei più amati cibi romani, di quelli napoletani, palermitani e via proseguendo, i piatti sul grande schermo non rimandano soltanto al gusto, ma evocano ricordi, tradizioni, appartenenze. Ma quali sono i più iconici? E quali sono le loro ricette?
Spaghetti al pomodoro
Non si può non cominciare con gli spaghetti al pomodoro, ricetta rappresentativa che porta subito alla mente la scena di Miseria e nobiltà di Mario Mattoli, tratta dalla commedia di Eduardo Scarpetta. Totò, nei panni di Felice Sciosciammocca, sale letteralmente sul tavolo con una montagna di spaghetti fumanti, li prende a piene mani e li divora. Non si tratta solo di un momento comico: il piatto diventa simbolo di un riscatto temporaneo, di un sogno di abbondanza che contrasta con la miseria quotidiana.
Ricette da provare:
- Spaghetti al pomodoro e olive
- Spaghetti risottati al pomodoro
- Spaghetti alla chitarra con pomodoro e stracciatella
Maccheroni
Se gli spaghetti sono stati il trionfo dell’abbondanza, i maccheroni sono entrati nella storia del cinema grazie a una delle scene più celebri di Alberto Sordi. In Un americano a Roma di Steno, il protagonista Nando Mericoni sogna l’America, imita il mito a stelle e strisce e davanti a un tavolo imbandito di prodotti "yankee" come latte e mostarda, tenta di convincersi che siano meglio dei sapori italiani. Ma la farsa dura poco: esasperato, prende il piatto di maccheroni, rigorosamente la ricetta tradizionale, e pronuncia la frase che è diventata proverbiale, «Maccarone, m’hai provocato e io ti distruggo! Io me te magno!».
Ricette da provare:
Pizza napoletana
Il cibo che più di tutti racconta l’Italia nel mondo? È la pizza, e il cinema l’ha trasformata in un’immagine indimenticabile grazie a Sophia Loren. In L’oro di Napoli di Vittorio De Sica, l’attrice interpreta una pizzaiola che prepara e vende pizze fritte nei vicoli partenopei. La scena in cui addenta con naturalezza una pizza ancora calda restituisce l’anima di Napoli molto più di un lungo discorso.
Ricette da provare:
Lasagne
Le lasagne, emblema della cucina domestica e delle grandi tavolate italiane, hanno trovato nel cinema un ruolo gustosamente comico grazie a Roberto Benigni. In Johnny Stecchino, l’attore e regista gioca con un equivoco identitario e costruisce una delle gag più note del film proprio attorno a questo piatto. La scena in cui il protagonista finge di non amare le lasagne, per non destare sospetti sulla sua vera identità, scatena l’ilarità.
Ricette da provare:
Mozzarella in carrozza
Un altro piatto italiano da cinema? La mozzarella in carrozza, protagonista in Sabato, domenica e lunedì di Lina Wertmüller, tratto dalla commedia di Eduardo De Filippo. Sophia Loren interpreta Rosa Priore, padrona di casa impegnata a preparare il grande pranzo domenicale attorno al quale si intrecciano tensioni, battute, segreti familiari. Tra i piatti serviti, la mozzarella spicca come simbolo di una cucina napoletana casalinga e verace, capace di tenere insieme tradizione e teatralità.
Ricette da provare:
Altro cinema, altri cibi
Il legame tra cucina e cinema, ovviamente, non si ferma ai classici italiani: anche nei cartoon e nel cinema internazionale il cibo diventa spesso coprotagonista. Basti pensare agli spaghetti con le polpette condivisi da Lilli e il Vagabondo nell’omonimo film Disney, che hanno trasformato un semplice piatto di pasta in una scena romantica diventata iconica, oppure al ratatouille che dà il titolo al film Pixar del 2007, dove un piatto contadino francese diventa metafora di creatività e libertà.
Il cibo sullo schermo ha la capacità di parlare a tutti, indipendentemente dalla lingua e dall’età, perché richiama esperienze universali: fame, convivialità, desiderio, nostalgia. La cucina italiana ha avuto un ruolo privilegiato in questo immaginario, portando ovunque spaghetti, pizza e lasagne come segni riconoscibili di un’identità. Ma ogni cultura ha affidato al cinema i propri piatti-simbolo, costruendo un archivio visivo che continua ad arricchirsi e a dialogare con il pubblico.