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Libano (25 Ricette)

Le ricette del Libano sono tra le più tipiche della cucina mediorientale, una cucina che passa dalla carne di agnello, alle minestre e riso. Proviamo a conoscere meglio la cucina libanese. Libano

La cucina libanese

è forse una delle espressioni più tipiche della cucina mediorientale, estremamente varia ed influenzata pesantemente dalla tradizione arabo-musulmana, ciò si nota soprattutto nella prevalenza dell’utilizzo della carne di agnello, nell’uso abbondante della frutta secca, mandorle e pinoli soprattutto, e nei condimenti a base di succo di limone.
Fra i piatti più noti ricordiamo l’ Hommus bi-tahineh (purè di ceci e pasta di semi di sesamo), il baba ghannooge (purè di melanzane arrostite), e il falafel (polpettine di fave secche), le ali di pollo marinate in olio, limone e tanto aglio.

Le minestre sono leggere, arricchite da lenticchie e speziate con cannella.
Piatto tipico è il tabbooleh, un’insalata di prezzemolo, pomodori e burghul, con numerose varianti, il gusto ricorda decisamente il limone; si mangia raccogliendolo con delle foglie di insalata il Kibbeth è il piatto nazionale in Libano, Syria e Giordania.

Diffuse sono le verdure ripiene come zucchine, zucche, melanzane e bietole con ripieni vegetariani, di carne e riso e di carne e pinoli.
Si trovano comunemente sulle tavole i “kabees“, i sottaceti libanesi, ma anche insalate e tantissima frutta di stagione
Nei dolci la cucina libanese prevede delle preparazioni quasi “professionale” che rendono di fatto quasi impossibile preparare in casa i dolci, che vengono quindi consumati fuori casa davanti a del caffè.

Tra i dolci domestici si ricorda il “mamool” ei “kak el-eed”, una sorta di biscottini col buco.

Il caffè arabo è molto diffuso. Tra le bevande analcoliche ci sono il ‘jellab’, una bevanda deliziosa a base di uva passa servita con pinoli, e l’ ‘ayran’, un drink a base di yogurt.
L’alcol costa poco ed è ampiamente disponibile; il liquore più popolare è l’ ‘arak’, che viene mescolato con acqua e ghiaccio.

Anche nel vino il Libano non teme confronti con le altre culture mediorientali
In Libano furono i fenici, 4 mila anni fa, a portare la coltura della vite. La coltura della vite fu mantenuta e potenziata anche con l’arrivo della comunità cristiana ortodossa nel territorio, anche se la produzione era limitata al consumo per i riti ecclesiastici e per le loro mense.

dare una spinta alla viticoltura nella Valle fu l’occupazione francese, in particolare nel periodo tra le due Guerre, e i vitigni coltivati maggiormente furono lo Chardonnay e il Sauvignon.
Oggi il Libano vanta una produzione di 5 milioni e mezzo di bottiglie all’anno, esportate in ben 18 Paesi, e il 90% proviene dalla Valle Bekaa.

 

  1. Baba Ghanoush
  2. Batata Harra
  3. Bulgur alle noci
  4. Cernia con salsa Tarator
  5. Ganache al cioccolato al latte
  6. Hummus be tahini
  7. Imjadra
  8. Insalata libanese
  9. Involtini di pollo con salvia
  10. Lahm Biajin

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