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Orata all'acqua pazza

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Pronta per essere servita Immagine AI Contents
  • DIFFICOLTÀ: Facile
  • ABBINAMENTO: Vernaccia di San Gimignano DOCG
  • COSTO: Medio
  • CUCINA REGIONALE: Campania
  • DOSI PER: 4 Persone
  • CALORIE: 112 kcal
  • TEMPO: 40 min di preparazione25 min di cottura
VALORI NUTRIZIONALI PER 100 g
Energia 112 kcal
Carboidrati 1,3 g
di cui zuccheri 1,1 g
Proteine 14,7 g
Grassi 5,2 g
di cui saturi 0,9 g
Fibre 0,7 g

Pubblicato:

L’orata all’acqua pazza è un piatto iconico della tradizione culinaria campana, che racchiude in tutta la freschezza e la semplicità della cucina mediterranea. Questa ricetta, nata tra le onde del Golfo di Napoli, è perfetta per chi desidera portare in tavola un secondo piatto di pesce che sia al tempo stesso leggero e saporito. L’orata, un pesce dalle carni delicate e saporite, si sposa perfettamente con il gusto vivace dei pomodori e l’aroma avvolgente dell’aglio e del prezzemolo.

La tecnica di cotturaall’acqua pazzaprevede l’utilizzo di pochi ingredienti, ma di qualità, che insieme creano un brodo aromatico capace di esaltare il sapore naturale del pesce. Questa preparazione è ideale per le calde serate estive, quando si cerca un piatto che non appesantisca e che richiami alla mente i profumi del mare. È una ricetta che non richiede particolari abilità culinarie, rendendola accessibile anche a chi è alle prime armi in cucina. Scopriamo insieme, passo dopo passo, come cucinare questa semplice e deliziosa ricetta di pesce. 
 

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Ingredienti

Preparazione

  1. La pulizia del pesce

    Pulite accuratamente l'orata, eliminando le squame e le interiora. Sciacquatela sotto acqua corrente e asciugatela con carta da cucina. 

  2. Orata all’acqua pazza

    Inserite nella cavità addominale dell'orata un pizzico di sale, uno spicchio d'aglio intero e alcune foglioline di prezzemolo. 

  3. Forno a 220 gradi

    Preriscaldate il forno a 220°C.

  4. L'orata nella pirofila

    Oliate leggermente una pirofila e adagiatevi l'orata

  5. Orata all’acqua pazza

    Tagliate i pomodori a metà e distribuiteli intorno al pesce nella pirofila

  6. Orata all’acqua pazza

    Aggiungete i restanti spicchi d'aglio, il prezzemolo tritato, sale e pepe a piacere. 

  7. Orata all’acqua pazza

    Versate il vino bianco e aggiungete un po' d'acqua fino a coprire appena il fondo della pirofila. 

  8. L'aggiunta di qualche cappero

    Se gradite, potete unire anche qualche cappero per un tocco di sapidità in più. 

  9. Pronta per essere servita

    Infornate e cuocete per 20-25 minuti, finché il pesce risulterà cotto e i pomodori morbidi. 

Consigli

Per rendere la vostra orata all'acqua pazza ancora più saporita, potete aggiungere delle olive nere denocciolate o un pizzico di peperoncino per un tocco piccante. Se preferite un gusto più delicato, sostituite il vino bianco con del brodo vegetale. Per una variante più ricca, provate ad aggiungere delle patate a fette sottili sul fondo della pirofila. Ricordate che la qualità degli ingredienti è fondamentale: scegliete pomodori maturi e un buon olio extravergine d'oliva per esaltare al meglio il sapore del piatto. 

Conservazione

L'orata all'acqua pazza può essere conservata in frigorifero per un massimo di due giorni, chiusa in un contenitore ermetico. Prima di servirla nuovamente, riscaldatela delicatamente in padella con un filo d'olio e un po' del suo liquido di cottura, per evitare che si asciughi troppo. Evitate di congelare il piatto, poiché la consistenza del pesce potrebbe risentirne. 

Impiattamento

Per presentare al meglio l'orata all'acqua pazza, disponete il pesce su un piatto da portata, circondatelo di pomodori e aggiungete del sughetto di cottura. Guarnite con un ciuffo di prezzemolo fresco e, se lo avete utilizzato, qualche cappero. Servite il piatto ben caldo, accompagnato da fette di pane casereccio tostato, ideale per fare la "scarpetta" nel delizioso sughetto. 

Abbinamento

L'orata all'acqua pazza si abbina perfettamente a un bicchiere di Vernaccia di San Gimignano DOCG, un vino bianco secco e aromatico che esalta i sapori del pesce senza sovrastarli. In alternativa, potete optare per un Vermentino o un Fiano di Avellino. Se preferite una bevanda analcolica, un'acqua frizzante con una fettina di limone sarà un'ottima scelta per rinfrescare il palato. 

Domande frequenti

Perché si chiama orata all'acqua pazza?

Secondo l'antica tradizione napoletana, deriva dall'abitudine dei pescatori di cucinare il pesce da loro pescato, in acqua di mare mescolata col vino bianco. Da qui, quindi, il nome “acqua pazza”.

Posso usare un altro tipo di pesce per questa ricetta?

Sì, è possibile sostituire l'orata con il branzino o con la spigola, che hanno una carne simile e si prestano bene a questo genere di cottura. 

È possibile preparare l'orata all'acqua pazza in padella?

Certamente! L'orata può essere cucinata anche in padella, seguendo gli stessi passaggi e coprendo con un coperchio per trattenere il vapore.

La pelle dell'orata va tolta prima della cottura?

No, la pelle aiuta a mantenere il pesce umido durante la cottura e può essere facilmente rimossa. 

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.

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