Baccalà bollito alla ligure

- DIFFICOLTÀ: Facile
- ABBINAMENTO: Pigato Riviera Ligure di Ponente DOC
- COSTO: Medio
- CUCINA REGIONALE: Liguria
- DOSI PER: 4 Persone
- CALORIE: 150 kcal
- TEMPO: 20 min di preparazione2 g di ammollo25 min di cottura
Un piatto semplice, marinaro e profondamente radicato nella tradizione della cucina ligure, Il baccalà bollito alla ligure, è una preparazione semplice ma ricca di carattere. Il sapore deciso del baccalà ammollato, addolcito dalla cottura con le patate, e condito olio extravergine d’oliva, prezzemolo, aglio, talvolta olive taggiasche, da origine a un piatto genuino, profumato e sorprendentemente equilibrato. Perfetto nella stagione invernale è apprezzato tanto come secondo quanto come piatto unico leggero.
In Liguria questa preparazione viene chiamata Brandacujun, di derivazione provenzale, il termine “brandar” significa “scuotere, agitare” e si riferisce proprio alla preparazione di questo piatto che ha come ingrediente principale il baccalà o lo stoccafisso lesso con le patate ed ‘agitato’ per ottenere una mantecata, con aglio, prezzemolo e olio extravergine di oliva. A piacere potete aggiungere pinoli, olive taggiasche come nella tradizione ligure. Noi lo abbiamo preparato impiattandolo su una crema di piselli e parmigiano e decorato con maggiorana fresca.
L’uso del baccalà in Liguria risale almeno al Medioevo, grazie alle rotte commerciali dei navigatori genovesi che importarono il merluzzo essiccato e salato dai Paesi del Nord Europa. La lunga conservazione e il costo contenuto lo resero un alimento popolare, soprattutto nei periodi di magro religiosi. Nel corso dei secoli si è integrato perfettamente nella cucina della regione, dando vita a preparazioni tipiche come il baccalà accomodato, fritto, in umido e, appunto, la semplice versione bollita.
Se amate questa preparazione non perdetevi il baccalà arracanato, splendida ricetta molisana, oppure quello gustosissimo alla livornese. Ottimo anche con la pasta come nei conchiglioni con baccalà e ceci.
Ingredienti
- Baccalà ammollato 600 g
- Patate medie 4
- Acqua 800 ml
- Latte parzialmente scremato 800 ml
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
- Olio extravergine d'oliva 30 ml
- Aglio 1 spicchio
- Prezzemolo q.b.
- Succo di limone 1 cucchiaio
Preparazione
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Ammollate il baccalà in acqua fredda per 36–48 ore, cambiando l’acqua più volte. Tamponatelo e tagliatelo a pezzi, estraete le spine centrali, se presenti con un coltellino o una pinzetta da cucina.
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Pelate le patate e tagliatele a fettine regolari.
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Portate a bollore una pentola d’acqua non salata, e di latte in egual misura. Aggiungete i pezzi di baccalà e le patate.
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Cuocete per circa 20 minuti, mescolando continuamente fino a quando il pesce e le patate risultano tenere e si sfaldano facilmente, il liquido si dovrà asciugare creando una poltiglia morbida.
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Trasferite il composto in una ciotola, aggiungete l’olio, l’aglio ed il prezzemolo tritati finemente, qualche goccia di succo di limone. Regolate di pepe ed eventualmente di sale, e mescolate bene.
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Trasferite nei coppapasta per dare la forma. Fate riposare qualche minuto affinché i sapori si amalgamino meglio. Decorate con pinoli, olive taggiasche, foglioline di maggiorana, Noi abbiamo preparato una base cremosa frullando i piselli sbollentati con una noce di parmigiano.
Consigli
Non esagerate con il sale, il baccalà conserva sempre una sua sapidità, anche dopo l’ammollo. Utilizzate acqua non salata per la cottura per evitare il rischio di un sapore troppo intenso.
Usate patate farinose che tengono meglio la cottura e assorbono bene i sapori.
Sfilettate bene il baccalà dopo la cottura: per eliminare più facilmente eventuali lische.
Varianti liguri prevedono di usare oltre, le olive taggiasche e pinoli anche le cipolle stufate che donano dolcezza e morbidezza al piatto.
Ottimo anche in versione ‘Accomodato’, una via di mezzo tra bollito e umido, con pomodoro, patate e olive, alla sanremese con capperi, maggiorana e, talvolta, pomodoro fresco.
Perfetto in versione fredda estiva bollito, sfilacciato e condito come insalata.
Conservazione
Si conserva in frigorifero, chiuso in un contenitore ermetico, per 1-2 giorni.
Impiattamento
Noi lo abbiamo impiattato con una crema di piselli e parmigiano. Servitelo con Fagiolini lessi con olio e limone, carciofi, in stagione, accompagnatelo con insalata verde o cavolo cappuccio tagliato fine, e pane casereccio o focaccia ligure per accompagnare. Ottimo anche con polenta grigliata o crostini di polenta.
Abbinamento
Servite questo piatto con vini bianchi regionali come il Pigato ligure, aromatico, minerale, ideale con pesci salati, oppure il Vermentino ligure, fresco, agrumato, perfetto per la versione più leggera. Difficili da reperire ma ottimi, il Lumassina ed il Coronata, perfetti accostamenti territoriali.




























