Cavatelli al sugo vedovo

- DIFFICOLTÀ: Facile
- ABBINAMENTO: Montepulciano d'Abruzzo DOC
- COSTO: Economico
- CUCINA REGIONALE: Molise
- DOSI PER: 4 Persone
- CALORIE: 450 kcal
- TEMPO: 15 min di preparazione20 min di cottura
I cavatelli al sugo vedovo sono soffici gnocchetti fatti solo con acqua e semola e conditi con un sugo rustico di lardo e pomodoro. Una ricetta semplice e veloce da preparare, ma che non rinuncia a gusto e genuinità.
Potete acquistare i cavatelli nei banchi del supermercato o nei negozi specializzati, anche se non è facilissimo reperirli. Oppure, potete prepararli voi come indicato nella ricetta, formando un panetto di sola acqua e semola rimacinata.
Il condimento è davvero semplice anche se rustico e saporito. Si prepara un battuto di lardo che va soffritto in padella con olio, prezzemolo e aglio a cui vanno aggiunti i pomodori a pezzi e del basilico. Il piatto è completato da una generosa spolverata di pecorino grattugiato.
Curiosità
Si tratta di un’antica ricetta tradizionale del Molise. Nella tradizione, il nome di questo condimento deriva dal fatto che nel sugo di pomodoro non viene utilizzata carne come nel ragù, ma lardo. Da qui il termine vedovo, a indicare la mancanza della carne.
Altre ricette
Non scordate che potete condire in mille modi i cavatelli. Provate anche:
Ingredienti
Per la pasta
- Semola di grano duro rimacinata 400 g
- Acqua 280 g
- Sale 1 cucchiaino
Per condire
- Lardo 60 g
- Pomodori pelati maturi 1 kg
- Olio extravergine d'oliva 2 cucchiai
- Prezzemolo q.b.
- Basilico q.b.
- Pecorino romano grattugiato 50 g
- Aglio 1 spicchio
Preparazione
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In una ciotola impastate la semola con 280 g di acqua e un pizzico di sale. Raccogliete l’impasto a palla, avvolgetelo in una pellicola alimentare e lasciatelo riposare coperto per 30 minuti.
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Trasferite il panetto su una spianatoia infarinata. Staccate un pezzo di impasto alla volta e ricavate con le mani un filoncino di 1 cm di diametro. Tagliatelo poi a tocchetti sempre di 1-2 cm.
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Passateli sotto il pollice o l’indice tirandoli verso di voi in modo da formare il caratteristico incavo. Disponeteli quindi su un vassoio infarinato con la semola.
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Preparate un trito con un bel pezzo di lardo di qualità, aglio e prezzemolo.
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Trasferite il trito in un tegame appena unto e fatelo rosolare per circa 5 minuti.
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Unite la polpa di pomodoro o i pomodori pelati e qualche foglia di basilico. Aggiustate di sale e lasciate cuocere a fiamma media per 15 minuti schiacciando i pelati con la forchetta per ridurli in poltiglia.
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Lessate i cavatelli in abbondante acqua salata per circa 5-6 minuti. Con l’aiuto di una schiumarola, scolateli direttamente nel condimento, amalgamate a fiamma vivace per un minuto.
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Condite i cavatelli con il sugo, completate con abbondante pecorino grattugiato e servite.
Consigli
Lasciate riposare i cavatelli sulla spianatoia o in frigo per un paio d’ore, dopo averli spolverizzati con la semola quindi cuocete per 5-6 minuti.
Per un miglior risultato utilizzate pomodori freschi di stagione. Dopo averli lavati, incideteli con un taglio a croce alla base e sbollentateli un minuto. Rimuovete la pelle, tagliate la polpa a dadini rimuovendo i semi e uniteli in padella.
Una variante prevede l’utilizzo di una patata nella preparazione della pasta, per ottenere un prodotto più morbido e compatto.
Altro condimento molto usato per i cavatelli è il sugo di maiale con spezzatino di maiale e salsicce e pomodoro.
Conservazione
Una volta pronti i cavatelli potete lasciarli seccare all’aria per qualche ora oppure congelarli, prima distanziati su un vassoio spolverizzato di semola, quindi riposti nei sacchetti gelo.
Impiattamento
Fate precedere il vostro primo da un antipasto molisano tipico composto da Soppressata, Manteca, Ricottine, Alici sott’olio e Ortaggi sott’olio.
Servite i cavatelli al sugo vedovo, spolverizzati di pecorino o parmigiano, decorate con qualche foglia di basilico, ed accompagnate con un buon vino locale come il Tintillia.
Abbinamento
Per quanto riguarda i vini i nostri cavatelli, per la presenza del lardo e del pomodoro, ingredienti base, si possono abbinare sia ai vini bianchi che ai rossi. Il vino deve contrastare l’untuosità del lardo e non devono avere un’elevata gradazione alcolica. Tra i vini bianchi preferite quelli di buon corpo come un Franciacorta Brut. Anche il Muller Thurgau si abbina bene al lardo. Tra i rossi, oltre al Chambave rosso che si produce in Valle d’Aosta, potete abbinare una Barbera del Monferrato, o per restare in ambito regionale, un Montepulciano del Molise, o un Tintilia, considerato un vitigno autoctono che ha visto una rinascita negli ultimi anni.