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Pappardelle al cinghiale

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  • DIFFICOLTÀ: Facile
  • ABBINAMENTO: Amarone della Valpolicella DOCG
  • COSTO: Medio
  • CUCINA REGIONALE: Toscana
  • DOSI PER: 4 Persone
  • CALORIE: 611 kcal
  • TEMPO: 15 min di preparazione 12h di riposo 1h di cottura
VALORI NUTRIZIONALI PER PORZIONE
Energia 611 kcal
Carboidrati 76,2 g
di cui zuccheri 5,7 g
Proteine 42,5 g
Grassi 12,2 g
di cui saturi 2,4 g
Fibre 5 g
Colesterolo 150 mg

Pubblicato:

Le pappardelle al cinghiale sono un piatto iconico della tradizione culinaria toscana, note per il loro sapore ricco e avvolgente. Questa ricetta è perfetta per le stagioni più fredde, quando si cerca un pasto sostanzioso e confortante. La carne di cinghiale, con il suo gusto deciso, viene ammorbidita e arricchita grazie a una lunga marinatura nel vino rosso, insieme a verdure aromatiche come sedano, carota e cipolla. Questo processo non solo attenua il caratteristico sapore selvatico del cinghiale, ma infonde alla carne una profondità di sapore che si sposa magnificamente con la pasta all’uovo.

Le pappardelle, con la loro consistenza porosa, sono ideali per trattenere il sugo denso e saporito, creando un connubio perfetto. Originariamente questo piatto veniva preparato nelle zone rurali della Toscana, dove il cinghiale era una presenza comune nei boschi. Oggi, invece, le pappardelle al cinghiale sono apprezzate in tutta Italia e oltre, simbolo di una cucina che celebra i sapori autentici e genuini.

Preparare questo piatto è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, dal profumo del ragù che sobbolle lentamente, fino al piacere di gustare ogni boccone. E se vi sentite creativi, potete sempre personalizzare la ricetta aggiungendo un tocco personale.

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Ingredienti

Preparazione

  1. Pappardelle al cinghiale

    Marinate la polpa di cinghiale per una notte nel vino rosso, insieme a sedano, carota, cipolla, aglio, bacche di ginepro e grani di pepe. Questo passaggio è fondamentale per insaporire la carne.

  2. Pappardelle al cinghiale

    Sgocciolate la carne dalla marinatura e fatela cuocere in una pentola senza condimenti, eliminando man mano l'acqua che si forma.

  3. Pappardelle al cinghiale

    Preparate un battuto con sedano, carota, cipolla, salvia, timo e rosmarino. Soffriggete il tutto in una padella con un po' d'olio fino a quando le verdure saranno dorate.

  4. Pappardelle al cinghiale

    Aggiungete la polpa di cinghiale alla padella, sfumate con un altro po' di vino rosso e unite la passata di pomodoro. Salate e fate cuocere a fuoco lento, aggiungendo acqua se necessario, fino a quando la carne sarà tenera.

  5. Pappardelle al cinghiale

    Cuocete le pappardelle in abbondante acqua salata bollente. Scolatele al dente e conditele con il ragù di cinghiale.

  6. Pappardelle al cinghiale

    Servite immediatamente, guarnendo con un rametto di rosmarino o qualche foglia di salvia per un tocco di colore.

Consigli

La marinatura è il segreto per ottenere un ragù di cinghiale morbido e saporito. Se preferite un sapore meno intenso, potete ridurre il tempo di marinatura o utilizzare un vino rosso più leggero. Per una variante più piccante, aggiungete un pizzico di peperoncino al soffritto. Se non trovate il cinghiale, potete sostituirlo con carne di maiale per una versione più delicata. Ricordatevi di assaggiare il sugo durante la cottura e regolare di sale e pepe secondo i vostri gusti.

Conservazione

Le pappardelle al cinghiale possono essere conservate in frigorifero per un paio di giorni, chiuse in un contenitore ermetico. Se volete prepararle in anticipo, potete congelare il ragù separatamente dalla pasta. Quando decidete di consumarle, riscaldate il sugo a fuoco lento e cuocete le pappardelle al momento. In questo modo, manterrete intatta la consistenza della pasta e il sapore del ragù.

Impiattamento

Per un impiattamento elegante, disponete le pappardelle a nido su un piatto piano, versando il ragù al centro. Aggiungete una spolverata di pepe nero appena macinato e un filo d'olio extravergine d'oliva. Potete decorare il piatto con un rametto di rosmarino fresco o qualche fogliolina di timo. Servite con un cestino di pane toscano, ideale per raccogliere il sugo rimasto nel piatto.

Abbinamento

Un piatto così ricco e saporito merita un abbinamento altrettanto importante. Un Amarone della Valpolicella DOCG è perfetto per esaltare i sapori intensi del cinghiale, grazie alla sua struttura robusta e ai suoi aromi complessi. In alternativa, potete optare per un Chianti Classico, che con le sue note fruttate e speziate si sposa bene con il ragù. Se preferite una bevanda analcolica, un succo di melograno potrebbe essere una scelta interessante, con il suo gusto dolce e leggermente acidulo.

Domande frequenti

Posso usare un altro tipo di pasta?

Sì, se non avete le pappardelle, potete utilizzare tagliatelle o fettuccine, che hanno una consistenza simile.

Quanto tempo deve cuocere il ragù?

Il ragù deve cuocere a fuoco lento per almeno un'ora, o finché la carne non risulta tenera.

Posso preparare il ragù in anticipo?

Certamente, anzi, il ragù è ancora più buono se preparato il giorno prima, perché i sapori hanno il tempo di amalgamarsi.

Come posso rendere il piatto più leggero?

Potete ridurre la quantità di olio e utilizzare meno passata di pomodoro per un sugo meno denso.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.

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