Ricette con Cipolla bianca
Conosciuta sin dall'antichità per le sue proprietà, la cipolla bianca è un alimento sano e buono: i suoi segreti, le proprietà nutritive e cosa contiene
Cipolla bianca, proprietà principali
Nonostante abbia un sapore più delicato, la cipolla bianca fa parte della famiglia dell’aglio, dell’erba cipollina e del porro. Predilige terreni arieggiati, senza ristagni d’acqua. Ne esistono tantissime varietà – alcune delle quali presidio Slow Food -, che crescono in diversi periodi dell’anno tanto che è possibile consumarle in tutte le stagioni. Tra le più note ricordiamo la cipolla di Chioggia, la cipolla di Barletta, la cipolla bianca di Fara Filiorum Petri e la cipolla di Giarratana. A differenza delle cipolle rosse, che si possono tranquillamente consumare crude, le bianche sono preferibili cotte o stufate in padella, come base per soffritti o per insaporire focacce, frittate e piatti di pasta.
Cipolla bianca, valori nutrizionali
La cipolla bianca fornisce 26 calorie ogni 100 g di prodotto. È particolarmente ricca di acqua, zuccheri e fibre, ma anche sali minerali come zolfo, cromo, sodio, potassio, calcio e fosforo, e vitamine tra cui la B6, la A e la C. Infine la cipolla è una fonte di polifenoli, potentissimi antiossidanti.
Cipolla bianca, benefici e controindicazioni
La cipolla bianca svolge un’azione diuretica e depurativa, capace di contrastare la cistite e la ritenzione idrica. Ha inoltre funzioni antibatteriche, antistaminiche e antibiotiche, antinfiammatorie e antisettiche, soprattutto contro tosse e raffreddore. Per di più è un buon antidepressivo. Inoltre aiuta a tenere sotto controllo il diabete e il colesterolo alto e riduce il rischio di cancro al colon, allo stomaco e alla prostata. Tuttavia se consumata in grandi quantità può causare problemi gastrointestinali come diarrea, formazione di gas e dolori addominali, motivo per cui è sconsigliata a chi soffre di colite, bruciore di stomaco, soprattutto se mangiata cruda anziché cotta.
Domande frequenti
Le cipolle bianche devono essere conservate in una stanza fresca, asciutta, buia e ben ventilata. A raccomandarlo è direttamente la National Onion Association (NOA), che consiglia di tenerle in una dispensa, una cantina, un seminterrato o un garage.