Toast di gamberetti
Il toast di gamberetti ci arriva dalla cucina cinese, si prepara tritando gli ingredienti compresi i gamberetti e mescolandoli poi con zucchero, zenzero e sake, il composto verrà poi distribuito su fette di pane che verranno fritte in olio e una volta pronte verranno servite tagliate a triangolo.

- DIFFICOLTÀ: BASSA
- VINO: -
- DOSI: 4
- NAZIONE: CINA
- TEMPO: 30 m
- COSTO: -
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Ingredienti
- Polpa di gamberetti 250 g
- Castagne d'acqua 5
- Cipollotti 2
- Uova 1
- Maizena 1 cucchiaino
- Fette di pan carrè senza crosta 8 fette
- Radice di zenzero 1 cucchiaino
- Saké 1 cucchiaino
- Sale 1 pizzico
- Zucchero 1 manciata
- Olio q.b.
Preparazione
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Tritate molto finemente i gamberetti, le castagne ed i cipollotti, mescolateli insieme aggiungendovi il sale, lo zucchero, lo zenzero, il sakè, l'uovo sbattuto e la maizena. Mescolate a lungo per avere un composto quanto più omogeneo possibile.
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Spalmate la crema cosi ottenuta sulle fette di pane, in quantità tale che lo strato non risulti troppo sottile.
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Mettete a scaldare l'olio nel wok e quando sarà caldo friggete le fette di pane immergendole per quasi 1 minuto con la crema verso il basso, giratele e cuocetele per pochi secondi anche dall'altra parte, in modo da apparire dorate.
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Lasciate a scolate su carta assorbente da cucina e, prima di servirle, tagliatele a triangolo lungo la diagonale. I toast vanno serviti ben caldi.
Consigli
La castagna d'acqua è una specie annua, acquatica e galleggiante che cresce in acque lente profonde fino a 5 m. La specie è nativa delle aree a clima temperato caldo dell'Eurasia e dell'Africa. In Italia la pianta particolarmente diffusa nei laghi di Mantova, dove il frutto, commestibile, è noto con il nome locale di trigol, nel Lago Maggiore è presente la sottospecie endemica Trapa natans verbanensis.
Utilizzo gastronomico
L'uso alimentare della castagna d'acqua è simile a quello della castagna di montagna. Il frutto si consuma fresco, lessato o arrostito, come le castagne. Un tempo i semi bianchi e farinosi, dolci e dal sapore di nocciola, venivano raccolti, essiccati e conservati per ottenerne farina.