È stata ideata una pasta che riduce il colesterolo cattivo: l'idea è tutta italiana
L'Università di Bari ha inventato una pasta che riduce il colesterolo cattivo e riduce alcuni effetti collaterali di determinati farmaci psichiatrici.

Quando si parla di colesterolo cattivo, i primi piatti finiscono sempre per essere demonizzati. Questo è uno dei motivi che ha spinto un’università italiana a ideare un tipo di pasta che riduce le lipoproteine a bassa densità (LDL). La ricerca ha permesso di scoprire anche che gli stessi maccheroni sono utili per ridurre determinati effetti collaterali dati da alcuni farmaci psichiatrici.
- Pasta che riduce il colesterolo: lo studio dell'università italiana
- Chi ha il colesterolo alto può mangiare la pasta?
Pasta che riduce il colesterolo: lo studio dell’università italiana
I dipartimenti di Biomedicina traslazionale e neuroscienze e quello di Medicina di precisione e rigenerativa dell’Università Aldo Moro di Bari hanno inventato una pasta che riduce il colesterolo cattivo. La ricerca, pubblicata sulla rivista European Psychiatry, è stata coordinata dai professori Antonio Rampino e Piero Portincasa e ha visto il coinvolgimento di 300 pazienti.
Gli studiosi hanno ideato una miscela particolare con cui hanno successivamente realizzato il formato di pasta destinato ai partecipanti del trial clinico. Sviluppati grazie alla collaborazione tra UniBa, Molino Casillo e l’azienda informatica Consis di Bari, i maccheroni sono stati finanziati dal Ministero dello Sviluppo economico nell’ambito del progetto Sindrome metabolica blockchain agrifood (Sinma).
I 300 pazienti hanno consumato la pasta per tre mesi e i risultati sono stati a dir poco sorprendenti. I ricercatori non hanno solo notato una riduzione significativa del colesterolo cattivo, ma anche una limitazione delle alterazioni metaboliche causate dall’assunzione di farmaci psichiatrici o da fattori genetici. Questo ultimo aspetto, però, è stato scoperto tramite esperimenti in vitro su cellule del fegato.

Gustoso pasto di pasta integrale col radicchio
Chi ha il colesterolo alto può mangiare la pasta?
Lo studio condotto dall’Università di Bari è molto importante, ma è bene sottolineare che la pasta viene spesso demonizzata perché collegata all’aumento di colesterolo, ma la realtà è un tantino diversa. Se consumata all’interno di una dieta sana ed equilibrata, non fa male (spoiler: non fa neanche ingrassare).
Per quel che riguarda il colesterolo, sia buono che cattivo, l’alimentazione è fondamentale. Bisogna sempre scegliere cibi che favoriscono un equilibrio lipidico sano e i maccheroni sono tra questi. Attenzione, però, perché ci sono alcune regole da rispettare. Innanzitutto, è necessario scegliere una pasta che sia integrale, in quanto ha un indice glicemico più basso e contiene più fibre rispetto a quella raffinata. Non dimenticate che i carboidrati raffinati sono deleteri, mentre le fibre aiutano a ridurre l’assorbimento di colesterolo nell’intestino. In alternativa, va bene pure la pasta di legumi.
A fare la differenza, poi, è il condimento. Si devono preferire a base di olio extravergine d’oliva, verdure e legumi, mentre vanno evitati quelli ricchi di grassi saturi, come burro, panna e formaggi grassi. Ricordate sempre che la composizione della pasta e il modo in cui si consuma sono di vitale importanza, ma c’è un altro dettaglio da tenere bene a mente.
Quanti hanno il colesterolo alto devono fare attenzione alla quantità e al bilanciamento della pasta con una giusta quantità di verdure e proteine. In ogni modo, sia in presenza di malattie che non, è opportuno farsi consigliare la dieta da un medico, l’unico in grado di dare consigli alimentari privi di ‘effetti collaterali’.