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In Inghilterra la lotta all'obesità passa dalle sanzioni ai supermercati

In Inghilterra arrivano le sanzioni ai supermercati che vedono cibi poco sani: ecco come funziona la nuova manovra volta a inasprire la lotta all'obesità.

Supermercato, carrello con spesa poco sana 123rf
Supermercato, carrello con spesa poco sana

Combattere l’obesità è importante, ma è giusto arrivare a sanzionare i supermercati che vendono troppo cibo spazzatura? È questa la domanda che sorge spontanea davanti alla decisione dell’Inghilterra, che ha pensato bene di inasprire la lotta contro il sovrappeso eccessivo partendo dalla grande distribuzione.

Inghilterra: la lotta all’obesità si fa con le multe ai supermercati

Dagli anni Novanta a oggi, l’Inghilterra ha visto raddoppiare il numero degli abitanti obesi. Una crescita spropositata, che ha convinto il governo di Londra a inasprire la lotta all’obesità. Ovviamente, di mezzo non c’è solo il bene della popolazione, ma anche i costi del sistema sanitario nazionale: si parla di 11 miliardi di sterline l’anno, circa 13 miliardi di euro, per ‘questioni’ di sovrappeso.

È bene sottolineare che la Gran Bretagna ha il terzo livello più alto di obesità in Europa, con un terzo della popolazione obesa e un altro terzo sovrappeso. Secondo il governo, visto che i chili in eccesso sono tra le prime cause di cancro, diabete e malattie cardiache, la situazione è paragonabile a una vera e propria epidemia. Così, per cercare di alleggerire il sistema sanitario nazionale, lo Stato ha pensato di sanzionare i supermercati che vendono troppo junk food.

Ma a quanto equivale questo "troppo"? In sostanza, il governo inglese vorrebbe che la popolazione riuscisse a eliminare fino a 100 calorie dal carrello medio della spesa. In base alle stime, con 50 calorie giornaliere in meno, il paese riuscirebbe a far uscire dall’obesità due milioni di adulti e 340 mila bambini.

Wes Streeting, ministro della Sanità, ha sottolineato: "A meno che non tagliamo l’aumento di costi e domanda, il servizio sanitario rischia di diventare insostenibile. (…) Attraverso il nostro nuovo standard sui cibi sani faremo della scelta salutare la scelta facile, perché prevenire è meglio che curare".

Carrello al supermercato con sfondo sfocato 123rf

Carrello al supermercato con sfondo sfocato

Lotta all’obesità: come funzionano le multe?

La lotta all’obesità che l’Inghilterra intende intraprendere non è così rigorosa come può sembrare. Innanzitutto, 100 calorie non sono così tante, poi la proposta fatta ai supermercati non è nemmeno così sconveniente. Il governo, infatti, ha chiesto alla grande distribuzione di favorire i cibi sani rispetto agli ultra-processati e i primi hanno un costo maggiore rispetto ai secondi.

Questo significa, ad esempio, scontare i cereali integrali invece che gli snack dolci, oppure prevedere più punti fedeltà per l’acquisto di alimenti sani. Poi, considerando che nel Regno Unito i cibi pronti sono molto gettonati, i negozianti potrebbero anche pensare di variare le materie prime e proporre pietanze più healthy. I supermercati non hanno alcun divieto, sia chiaro, ma devono semplicemente adottare strategie utili a rendere più equilibrata e meno dannosa la dieta dei cittadini.

Ma come fa lo Stato a controllare le vendite della grande distribuzione? Molto semplice: i punti vendita dovranno presentare un rendiconto dei cibi venduti e chi non arriva agli obiettivi prefissati verrà sanzionato. La decisione del governo, com’è normale che sia, ha incontrato diversi pareri contrari, specialmente tra l’opposizione, ma possiamo dire che gran parte della popolazione ha accolto con piacere la nuova manovra.

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