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Il curry non è una spezia: ecco cos’è e come usarlo

Il curry in polvere non è una spezia, ma una trovata occidentale per riassumere l’enorme varietà delle spezie sud asiatiche. Scoprite di più!

Il curry non è una spezia: ecco cos’è e come usarlo

Il curry non è una spezia! Malgrado quello che si pensa convenzionalmente, il curry in polvere non è una spezia bensì una sorta di miscela di diverse spezie che però non ha niente a che vedere con l’India o con l’Asia. E quindi, se non è una spezia asiatica, che cos’è il curry? Per rispondere a questa domanda bisogna approcciarsi al mondo delle spezie e conoscere meglio non solo il curry ma anche il Garam Masala. È importante conoscere bene questo ingrediente, non solo per saperne di più e soddisfare la curiosità, ma anche perché da oggi mangerete il pollo al curry con una consapevolezza diversa e magari sceglierete miscele diverse per sperimentare sempre nuovi sapori.

Il curry: un’invenzione occidentale

La parola curry deriva dal termine Tamil, kari ed è a tutti gli effetti un’invenzione occidentale. Pur basandosi su ingredienti della cucina sud-asiatica, il curry così come lo conosciamo è una miscela di spezie e contiene molto spesso curcuma, coriandolo, peperoncino, cumino, zenzero e pepe, ma può includere anche finocchio, chiodi di garofano, noce moscata e assafetida. Oggi, avvicinandoci sempre di più ad una cucina diversa da quella italiana e con maggiore conoscenza delle culture gastronomiche delle varie regioni indiane, sappiamo che la spezia comunemente chiamata curry è un mix considerato come un tentativo degli occidentali di ridurre l’enorme varietà di ingredienti di un intero subcontinente ad un’unica polvere. Con questo non si può non affermare che il curry è tutt’ora molto usato e continua a regalare piatti di grande gusto.

Quando è nato il curry

È il 1747 quando compare nel libro The Art of Cookery Made Plain and Easy di Hannah Glasse la prima ricetta inglese con il curry dal titolo "come fare un curry all’indiana". Mrs. Beeton diede la sua ricetta per il piatto di pollame indiano e le code di canguro al curry e Arthur Kenney-Herbert, un ufficiale noto come il padre del curry britannico, si vantò nel 1878 di aver riportato in vita l’arte del curry con il suo Culinary Jottings for Madras. Questo è quello che riporta il meraviglioso libro La grammatica delle spezie di Caz Hilderbrand che ha saputo racchiudere in un unico volume, l’intero mondo delle spezie.

Come preparare il curry in polvere

Per preparare il curry in polvere serviranno:

  • 2 cucchiaini di semi di cumino
  • 2 cucchiaini di semi di coriandolo
  • 1 cucchiaino di semi di fieno greco
  • 1/2 cucchiaino di grani di pepe nero
  • 1/2 cucchiaino di peperoncino in polvere
  • 1 cucchiaino di curcuma in polvere
  • 1 cucchiaino di zenzero in polvere

Munitevi di una padella a fondo spesso e aggiungete tutte le spezie intere. Tostate le spezie a fuoco moderato per 2-3 minuti mescolandole molto spesso. Quando sentirete il profumo propagarsi, spegnete il fuoco e lasciate raffreddare. Macinate molto finemente fino ad ottenere una polvere sottile alla quale aggiungerete peperoncino, curcuma e zenzero. Conservate questo curry in un contenitore ermetico per 2 mesi.

Cos’è il Garam Masala e perché non deve essere confuso con il curry

Garam Masala è il temine Hindi per definire letteralmente la miscela calda. Questo composto di spezie viene spesso confuso con il curry, ma differisce da questo per diversi motivi. Primo tra tutti è una combinazione di più spezie: pepe nero, pepe bianco, chiodi di garofano, cassia o cannella, noce moscata, cardamomo, cardamomo nero, cumino, alloro. Il Garam Masala è più scuro rispetto al curry (che ha note più gialle dovute alla presenza della curcuma) ed è indicato per riso pilaf, pollo, agnello, radici e alcune ricette della cucina giapponese.

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