Spaghetti all’assassina: la ricetta originale pugliese

Gli “spaghetti all’assassina” sono un cult distintivo della cucina pugliese, con radici profonde nella città di Bari. Questo primo piatto affascinante è rinomato per la sua audace combinazione di piccante e sapore bruciacchiato. La storia della ricetta risale alla fine degli anni ’60, quando due clienti del ristorante dove è stata inventata e che era diretto dal titolare Enzo Francavilla, ebbero una reazione sorprendente al primo assaggio: “Sei un assassino” dissero, riferendosi alla piccantezza irresistibile di questo piatto. Gli ingredienti di questa ricetta sono sorprendentemente semplici. La vera magia sta nel metodo di cottura unico: gli spaghetti vengono cotti direttamente in padella, insieme a un tocco di passata di pomodoro e un brodo minimale preparato con concentrato di pomodoro. Perché la tradizione venga rispettata, però, la pasta deve aderire alla padella (preferibilmente di ferro), creando una crosta bruciacchiata di un affascinante colore rosso-bruno. Nel corso dei decenni, gli “Spaghetti all’Assassina” sono diventati un’icona culinaria di Bari e una vera e propria leggenda pop. Hanno fatto la loro comparsa in opere letterarie, come i romanzi di Gabriella Genisi, con uno dei titoli che recita proprio “Spaghetti all’Assassina” raccontando le avventure del commissario Lolita Lobosco. La popolarità di questo piatto si è estesa anche in televisione, con l’interpretazione dell’attrice Luisa Ranieri nel ruolo dell’omonimo personaggio del romanzo, che ha gustato questi spaghetti in un episodio trasmesso nel marzo 2021. Questo ha rinnovato l’interesse per la ricetta, che, sebbene possa sembrare semplice, richiede una certa abilità e maestria. Ecco la nostra interpretazione degli spaghetti all’assassina, nella sua ricetta pugliese originale. Pronti per iniziare a cucinare?