Fritto di paranza

- DIFFICOLTÀ: Facile
- ABBINAMENTO: Greco di Tufo DOCG
- COSTO: Economico
- CUCINA REGIONALE: -
- DOSI PER: 6 Persone
- CALORIE: -
- TEMPO: 10 min di preparazione15 min di cottura
La frittura di paranza è un piatto iconico della cucina italiana, particolarmente amato per la sua semplicità e il suo sapore irresistibile. Questo piatto prende il nome dalla “paranza”, tipica imbarcazione utilizzata per la pesca a strascico, che porta a riva una varietà di pesci di piccolo taglio. La frittura di paranza è una celebrazione del mare e delle sue ricchezze, perfetta per chi ama i sapori autentici e genuini. La bellezza di questo piatto sta nella sua versatilità: ogni regione costiera italiana ha la propria versione, influenzata dal pescato del giorno e dalle tradizioni locali.
Gli ingredienti principali sono pesci come triglie, merluzzi e sogliole, ma potete arricchire il piatto con alici, mazzoni o molluschi, a seconda della disponibilità e dei vostri gusti. La frittura di paranza è perfetta per una cena estiva all’aperto o come antipasto in un pranzo domenicale. È un piatto che si presta a molte interpretazioni, permettendovi di personalizzarlo secondo le vostre preferenze. Preparare una frittura di pesce croccante non è mai stato così semplice e divertente: bastano pochi passaggi per portare in tavola un piatto che conquisterà tutti i commensali.
Ingredienti
- Triglie 500 g
- Merluzzo (nasello) 500 g
- Sogliola 500 g
- Farina 00 300 g
- Olio extravergine d'oliva 500 ml
- Sale q.b.
Preparazione
-
Lavate accuratamente tutti i tipi di pesce in acqua leggermente salata. Questo aiuterà a eliminare eventuali impurità. Asciugateli bene con della carta assorbente per evitare schizzi durante la frittura.
-
Infarinate i pesciolini pochi alla volta, assicurandovi di coprirli uniformemente senza eccedere con la farina (troppa farina potrebbe comprometterne la croccantezza).
-
Scaldate l'olio in una padella capiente. L'olio deve essere ben caldo ma non fumante (circa 180 °C) per garantire una frittura perfetta.
-
Immergete i pesciolini nell'olio caldo, pochi alla volta, per evitare di abbassare troppo la temperatura dell'olio. Friggete i pesciolini per pochi minuti, finché non risultano dorati e croccanti. Scolateli con una schiumarola e adagiateli su carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso.
-
Disponete la frittura mista su un piatto di portata preriscaldato. Salate solo al momento di servire, per mantenere la croccantezza. Se gradite, accompagnate con una fetta di limone.
Consigli
Per ottenere una frittura di pesce croccante, è fondamentale che l'olio sia alla giusta temperatura. Potete testare la temperatura immergendo un pezzetto di pane: se sfrigola e diventa dorato in pochi secondi, l'olio è pronto. Se volete variare la ricetta, potete aggiungere calamari o gamberi per un tocco di sapore in più. Per una versione più leggera, provate a usare farina di riso al posto della farina 00. Ricordatevi di non sovraccaricare la padella, altrimenti la temperatura dell'olio si abbasserà e il pesce risulterà unto.
Conservazione
La frittura di paranza è migliore quando consumata appena fatta, per godere appieno della sua croccantezza. Tuttavia, se dovete conservarla, lasciate che si raffreddi completamente prima di riporla in un contenitore ermetico. Potete conservarla in frigorifero per un massimo di un giorno. Quando la riscaldate, fatelo in forno a 180 °C per circa 10 minuti, in modo da ridare croccantezza al pesce.
Impiattamento
Per un impiattamento accattivante, disponete la frittura di pesce misto su un grande piatto da portata, magari decorato con foglie di lattuga o fettine di limone. Potete anche servirla in piccoli cestini di carta per un effetto rustico e informale. Un tocco di prezzemolo fresco tritato può aggiungere colore e freschezza al piatto.
Abbinamento
La frittura di paranza si sposa perfettamente con un bicchiere di Greco di Tufo DOCG, vino bianco campano dal sapore fresco e fruttato, che esalta le note marine del pesce. In alternativa, potete optare per una birra chiara artigianale, che con la sua effervescenza bilancia la croccantezza del fritto.