Ricette con Frutta candita
Dolce e deliziosa, la frutta candita è il frutto di un processo antico chiamato canditura ed è l'ingrediente per tante ricette dolci
La frutta candita è un tipo di frutta che è stata sottoposta a canditura, un metodo di conservazione molto antico. Consiste nell’immersione di ciliegie, kiwi, arance o ananas nello sciroppo di zucchero. La parola “candire” deriva dall’arabo “qandat”, che è una trascrizione della parola khandakah, ossia “zucchero”. I prodotti ottenuti vengono denominati anche canditi. La frutta candita viene utilizzata come ingrediente per moltissime ricette dolci. L’aroma e il gusto dipendono dalla bravura del pasticcere che effettua la canditura. Solitamente viene usato lo zucchero di barbabietola, ma si può sfruttare anche il miele. In Italia esistono alcune preparazioni pregiatissime, come quella che prevede di conservare la frutta candida nel saba.
Frutta candita, proprietà principali
La frutta candita ha origini che si perdono nei secoli. Già le antiche culture di Cina e Mesopotamia praticavano la conservazione con zuccheri, sfruttando lo sciroppo di palma e il miele. I veri inventori della canditura moderna sono però gli arabi che servivano rose e agrumi canditi durante i banchetti. Grazie ai viaggi dei mercanti veneziani e genovesi, la canditura si diffuse in tutto l’Occidente, conquistando la Sicilia. Non a caso la frutta candita è diventata l’ingrediente principale di alcune ricette tradizionali, come il panettone milanese oppure la cassata siciliana. Nella frutta candita troviamo ciliegie, agrumi tagliati a fette, albicocche, prugne, nespole, pesche, pere, mango, papaya.
Frutta candita, valori nutrizionali
In 100 grammi di frutta candita troviamo circa 322 calorie. Il processo di canditura elimina quasi del tutto le vitamine e i sali minerali presenti nella frutta fresca. Troviamo perciò un’alta percentuale di carboidrati, pochissimi grassi e proteine.
Frutta candita, benefici e controindicazioni
La frutta candita ha un apporto energetico elevato, ben otto volte superiore rispetto alla frutta cruda e fresca. Ciò è dovuto al fatto che il processo a cui vengono sottoposti gli alimenti aumenta il livello di glucidi e diminuisce l’acqua. Le calorie maggiori sono fornite dagli zuccheri solubili, usati per la trasformazione.