Ricette con Fave
Le fave sono piante leguminose con forme e colori differenti a seconda della varietà, che si consumano sia crude che cotte, da sole o in ricette di pasta e verdure. Conosciamo le loro caratteristiche.
Fave, proprietà principali
Proprio come i fagioli, i ceci, le lenticchie, i piselli e le cicerchie, le fave appartengono alla famiglia delle leguminose.
Si tratta di una pianta dallo stelo eretto da cui si ottengono baccelli duri e sodi lunghi fino a 50 cm contenenti semi ovali e piatti di dimensioni e colori differenti in base alla varietà. Tra le più comuni ricordiamo la baggiana, la supraguadulce e la Reina mora. In genere si raccolgono a maggio e giugno, ad aprile per le tipologie più precoci. Conviene evitare i pezzi con “occhio nero” sulla sommità che indica uno stato di maturazione estremamente avanzato. Si conservano in frigorifero per alcuni giorni o si congelano in freezer una volta sgranate per circa un anno. È possibile acquistarle fresche – da cucinare dopo averle ammollate 18 ore e sbucciate -, secche, surgelate, decorticate o in scatola.
Fave, valori nutrizionali
Le fave forniscono 41 calorie ogni 100 g. Contiene perlopiù acqua, proteine e carboidrati, oltre a una buona parte di fibre. Tra le vitamine sono ben rappresentate la C, insieme alla A e a quelle del gruppo B, mentre tra i sali minerali ricordiamo buone quantità di fosforo, potassio, ferro e calcio.
Fave, benefici e controindicazioni
Le fave sono conosciute per le proprietà energetiche, per favorire il transito intestinale e stimolare la diuresi, ma anche per abbassare i livelli di glucosio e colesterolo nel sangue. Sono invece da evitare nel caso in cui si soffra di favismo, gastroenterocolite o di aerofagia