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Ricette con Brandy

Il brandy è un distillato dal gusto inconfondibile, che si abbina perfettamente con i dolci. Può diventare anche la base per cocktail deliziosi, ma va consumato con moderazione. Tutti i dettagli Brandy: un distillato dalle note aromatiche uniche

Il brandy fa parte della famiglia dei distillati ed è un derivato del vino. La produzione è mondiale, ma la sua patria è la Francia, dove si trovano i veri intenditori. Anche in Italia e in Spagna si ottengono ottimi risultati. In sostanza, sono tre i più grossi produttori di questo ‘nettare’ d’eccezione.

Brandy, le caratteristiche

Per ottenere un ottimo brandy si deve partire da un assunto: il vino di base deve essere bianco e buono, sono banditi i prodotti scadenti. In Francia, ci sono alcune regioni come Cognac e Armagnac dove la produzione è talmente impeccabile e storica che questo distillato ha preso addirittura il loro nome. Il vino bianco di partenza deve essere molto fresco, con una bassa gradazione alcolica, pulito e non aromatico. Non ci devono essere né solfiti né conservanti. In Italia (ma anche in Francia), si predilige il vitigno Trebbiano, toscano e romagnolo, che viene usato anche per l’aceto balsamico tradizionale di Modena e Reggio. La distillazione del brandy può essere discontinua o continua e fatta in alambicchi di rame, come succede per la grappa. Si tratta del procedimento classico, doppio ed eventuali modifiche dipendono dallo spessore che si vuole dare al prodotto finale. Una volta uscito dall’alambicco, deve riposare in botte per almeno un anno.

Brandy, i valori nutrizionali e controindicazioni

In 100 grammi di brandy sono contenute 230 kcal (964 kJ). Il 68,90% è composto da acqua e sono contenuti 32,90 grammi di alcol, 1 mg di calcio e la stessa quantità di calcio. Se non fosse per il gusto e per una consumazione che si consiglia responsabile e sporadica, non ci sono dati nutrizionali che ne giustificano il consumo. Bere un bel bicchiere di brandy è esclusivamente un piacere per il palato. Non è indicato per chi ha patologie epatiche e soffre di sovrappeso.

Brandy, usi in cucina

Il brandy ha i suo ‘bicchiere d’ordinanza’: un balloon ampio, da tenere in mano per trasmettere al distillato il calore. La regola vuole che non si aggiunga ghiaccio. Lo Snifter è importante, si parla della parte bassa sopra lo stelo: deve essere panciuta per permettere l’ossigenazione; mentre il bordo stretto per concentrare i profumi. Con questo distillato si possono preparare degli ottimi French Collection, Brandy Eggnog, Marsalicious e il cocktail Cicciobello. L’abbinamento perfetto è con il cioccolato, dal gusto burroso, amaro e complesso. I dolci come il tiramisù, la torta di mele, la zuppa inglese e il salame di cioccolato ne vengono esaltati.

Domande frequenti

Come va servito e si beve il brandy?

Il brandy va servito in bicchieri a forma di uovo tronco, chiamati "ballon" o "snifter", o ancora "bicchiere a tulipano". Il brandy non va mai riscaldato né diluito con ghiacchio perché così si rischia di rovinarne gli aromi.

  1. pudding
  2. tartufi di castagne
  3. Crostata con castagne
  4. Bocconcini di cocco
  5. Fagiano con funghi e tartufo
  6. Aragosta alla californiana
  7. Crepes alle pesche e brandy
  8. Nepitelle calabresi
  9. Rueblitorte
  10. Stinco di vitello alle prugne

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