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Taralli fatti in casa

I taralli sono piccoli nodi croccanti da spuntino. Specialità pugliese, sono un incrocio croccante azzimo tra bagel, pretzel e grissino. Questi sostituti del pane a forma di anello senza lievito sono perfetti per i tuoi taglieri di formaggi, zuppe o insalate.

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Taralli fatti in casa
  • DIFFICOLTÀ: Facile
  • ABBINAMENTO: Aleatico di Gradoli DOC
  • COSTO: Economico
  • CUCINA REGIONALE: Puglia
  • DOSI PER: 10 Persone
  • CALORIE: 440 kcal
  • TEMPO: 30 min di preparazione 2h di lievitazione30 min di cottura
VALORI NUTRIZIONALI PER PORZIONE
Energia 440 kcal
Carboidrati 61,3 g
di cui zuccheri 0,5 g
Proteine 7,7 g
Grassi 16,2 g
di cui saturi 2,4 g
Fibre 1,9 g
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Ingredienti

Preparazione

  1. Taralli al pepe

    In una planetaria unire la farina, una presa di sale, l'olio e il vino. Amalgamare gli ingredienti con la frusta fino a formare una palla. Passare al gancio per impastare altri 10 minuti.

  2. Taralli

    Pizzicate un pezzo di impasto delle dimensioni di una noce. Arrotolare il pezzo di pasta intorno al dito pollice lungo Formate una sorta di anello, premendo leggermente le due estremità insieme per sigillarle ad anello. Ripetete il tutto fino a terminare  l'impasto rimanente.

  3. taralli1

    Foderate una teglia con carta da forno. Portare a bollore una pentola capiente d'acqua aggiungete una presa di sale. Stendete un panno grande e pulito sul tavolo. Abbassare l'acqua fino a sobbollire. Immergete i taralli nell'acqua pochi alla volta. Non mescolate, aspettate fino a quando non inizieranno a galleggiare. Rimuovere i taralli galleggianti con un mestolo forato. Adagiateli sul canovaccio pulito.

  4. Taralli versione alternativa

    Preriscaldate il forno a 175 gradi. Cuocete fino a quando i taralli saranno dorati e sodi fuori, ma ancora morbidi dentro, circa 40 minuti. Fate raffreddare completamente e fate riposare per almeno 1 ora prima di servire. Avvolgere con un panno pulito o riporre in un sacchetto di carta; conservare a temperatura ambiente per un massimo di 1 settimana.

Domande frequenti

Perché i taralli si chiamano taralli?

L'origine del nome è da ricercare nel termine latino “torrère”, che significa “abbrustolire”, per via del loro aspetto croccante e leggermente bruno.

Chi ha inventato i taralli?

Secondo la leggenda, il primo tarallo fu impastato da una madre che non sapendo come sfamare i propri figli, provò a lavorare quel che aveva nella sua dispensa: farina, olio extravergine di oliva, sale, vino bianco. L'origine di questa ricetta risale al 1400.

Dove sono nati i taralli?

I taralli hanno origini antiche e i primi ritrovamenti di resti carbonizzati sono stati rinvenuti ad Oria (BR) negli anni '70, presso il santuario di Monte Papalucio.

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