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È il Lasagna Day: ma quante versioni del piatto esistono nel mondo?

Il 29 luglio ricorre il World Lasagna Day, ricorrenza nata per celebrare una delle ricette italiane più famose al mondo. Ma conoscete le versioni replicate nel mondo (e quelle più strane)?

Lasagne alla bolognese appena sfornate 123rf
Lasagne alla bolognese appena sfornate

Il 29 luglio di ogni anno si celebra il World Lasagna Day, ricorrenza dedicata a uno dei piatti più rappresentativi della tradizione gastronomica italiana. Per capire il successo planetario delle lasagne, basti pensare che sono le più vendute (perfino tra i piatti surgelati) e all’estero sono tra le ricette più richieste. Ma conoscete le loro declinazioni nel mondo?

Cos’è il Lasagna Day?

Anche se agli italiani non serviva una giornata ad hoc per ricordare le lasagne, il World Lasagna Day arriva puntale ogni anno, il 29 luglio. Si tratta di una sorta di celebrazione nata negli Stati Uniti e poi diffusasi in altri Paesi, Italia compresa. Non ha un’origine ufficiale né istituzionale, anzi: è nata come iniziativa commerciale e popolare.

Infatti, è stata promossa inizialmente da brand alimentari, ristoranti e media americani, probabilmente già negli anni ’90 o primi 2000, per incentivare la vendita di prodotti legati alla lasagna: pasta, salse pronte, formaggi. Non c’è però da stupirsi che sia così amata: questa ricetta, al pari degli spaghetti alla carbonara o della pizza, è uno dei piatti nostrani più apprezzati e replicati al mondo.

Da dove vengono le lasagne?

Prima di parlare delle versioni internazionali (e poi di quelle più strane) delle lasagne, però, facciamo un passo indietro per riscoprire le loro origini: parliamo di una ricetta che trae origine dalle antiche lagane romane, descritte alla perfezione da Apicio, gastronomo romano e cuoco dell’imperatore Traiano, nel De re coquinaria libri.

Le lagane erano preparate con sfoglie di pasta alternate a una farcia di carne, ma possiamo già dire che questa versione non si allontana eccessivamente dalle lasagne che portiamo in tavola oggi. Soltanto nel 1634, però, si inizia ad aggiungere un "latticino a pasta filata", mentre nel 1881 compare per la prima volta il pomodoro.  Da questo momento, in tutta Italia diventano una vera ossessione.

Le lasagne in giro per il mondo

Lasagne alle verdure Immagine AI Contents

Lasagne alle verdure

Essendo uno dei piatti italiani più apprezzati al mondo, è normale che sia anche uno di quelli maggiormente imitati. Non tutte le versioni straniere, però, riscuotono successo, soprattutto tra gli abitanti del Belpaese: ciò però non significa che non valga la pena conoscerle.

Tacos lasagna

Tra le varianti più particolari ce n’è una sicuramente ottima, ma che è parecchio lontana dalle classiche "lagane" alla bolognese. Stiamo parlando di quella messicana, una reinterpretazione tex-mex dove al posto dei classici fogli di pasta troviamo tortillas morbide, disposte a strati in una teglia come base e copertura del piatto.

Tra un livello e l’altro si alternano carne macinata rosolata con cipolla, aglio e spezie per tacos, fagioli neri o rossi, salsa di pomodoro (o enchilada) e abbondante formaggio grattugiato (spesso cheddar) che fonde tutto insieme in una consistenza cremosa e avvolgente. Una volta assemblata, viene cotta in forno fino a formare una superficie dorata e filante, con il profumo intenso delle spezie e del formaggio fuso.

Al taglio, le porzioni si presentano morbide ma compatte, con strati ben definiti e un’anima sostanziosa e saporita. Di solito si completa con tacos, panna acida, avocado a dadini o jalapeños per aggiungere freschezza e un tocco piccante.

Makaronia tou fournou

È una delle specialità più amate di Cipro, una sorta di lasagna mediterranea che affonda le radici nella tradizione ortodossa e familiare dell’isola. Al posto della sfoglia troviamo la makaronia, una pasta lunga e cava simile ai bucatini, disposta in teglia a formare una base ordinata. Sopra si stende un abbondante ragù di carne macinata, cotto con cipolla, spezie e spesso un tocco di menta secca, che aggiunge un profumo fresco e tipicamente cipriota.

La parte superiore è dominata da una besciamella spessa e ben gratinata, arricchita con formaggio locale grattugiato come l’halloumi o il kefalotyri. Dopo la cottura in forno, il piatto assume una struttura compatta e precisa, che permette di tagliare porzioni quadrate, con strati visibili e netti: pasta alla base, carne al centro, crema dorata sopra.

Pastisio

Spostandoci in Grecia, invece, troviamo il pastitsio, che è un mix tra la lasagna normale e la moussaka. La base è sempre composta da makaronia, disposta ordinatamente nella teglia e condita con un velo di burro o formaggio grattugiato per creare uno strato compatto. Al centro si trova un ricco ragù di carne macinata, solitamente di manzo o agnello, cucinato con cipolla, pomodoro e cannella, che dona al piatto un profumo inconfondibile, caldo e avvolgente.

Sopra, a chiudere, viene versata una generosa besciamella densa, spesso arricchita con formaggio grattugiato e uovo per dare maggiore consistenza. Una volta cotto in forno, il pastitsio assume una forma solida e precisa, con strati netti e ben distinti, perfetti per essere tagliati a fette. Il risultato è un piatto sontuoso, profumato e confortante, in cui la delicatezza della besciamella incontra la profondità delle spezie, in una stratificazione che richiama la lasagna italiana ma con un’anima profondamente greca.

Paneer Lasagna

Spostandoci in India, troviamo la Paneer Lasagna, una variante fusion della lasagna classica, nata dall’incontro tra la cucina italiana e quella locale. La struttura rimane quella tradizionale: strati sovrapposti di pasta all’uovo (o in alcune versioni, sottili sfoglie di chapati o pane naan), intervallati da un ripieno generoso.

Al posto del ragù troviamo un condimento a base di paneer, il tipico formaggio fresco indiano, sbriciolato o a cubetti, cotto in una salsa cremosa e speziata con garam masala, zenzero, aglio e pomodoro. La besciamella può essere sostituita o arricchita con yogurt, panna o crema di anacardi, per mantenere la cremosità con un profilo aromatico diverso.

Il tutto viene cotto in forno come una lasagna classica, finché in superficie non si forma una gratinatura dorata, spesso con formaggi misti locali o internazionali. Il risultato è una lasagna riconoscibile nella forma, ma profondamente diversa nel sapore: calda, profumata di spezie, avvolgente, perfetta per chi ama i piatti vegetariani intensi e stratificati.

Quali sono le lasagne più strane in assoluto?

Naturalmente, con il passare del tempo sono nate anche versioni davvero strane, che tradiscono completamente la versione originale italiana, giocando con gli ingredienti, la forma o il contesto. Alcune fanno sorridere, altre fanno discutere, ma tutte condividono lo stesso spirito: reinterpretare il piatto in modo radicale.

Dessert Lasagna

Al posto della pasta: biscotti Oreo sbriciolati. Al posto del ragù: mousse al cioccolato e crema di vaniglia. Al posto della besciamella: panna montata. Viene montata a strati e servita fredda. Una lasagna da pasticceria, completamente slegata dal salato.

Sushi Lasagna

No, non è una ricetta nata in Giappone ma in Canada. È composta da strati di riso per sushi, avocado, salmone crudo, formaggio cremoso e alga nori. Servita a cubetti, è simile a una cheesecake salata e viene servita Totalmente a crudo. L’unica cosa che ha in comune con la lasagna è… l’idea dei livelli.

Breakfast Lasagna

Un’altra ricetta made in USA: strati di pancake, uova strapazzate, bacon croccante, salsiccia e formaggio fuso, con sciroppo d’acero a finire. Un mix dolce-salato servito al brunch, montato come una lasagna.

Lasagna-burger

Di origini australiane, la ricetta prevede una porzione intera di lasagna inserita tra due panini da hamburger, come se fosse una cotoletta. In alcune versioni la lasagna viene impanata e fritta prima di essere messa nel panino.

Mug Lasagna

La ricetta più strana in assoluto? La mug lasagna, diventata virale sui social qualche anno fa. Tutti gli ingredienti della lasagna vengono messi in una tazza e cotti al microonde in 5 minuti. Mini, monoporzione, istantanea.

Le varianti italiane

Nel Belpaese, la lasagna non è un semplice piatto da cucinare nei giorni di festa, ma è molto, molto di più. Una tradizione che si tramanda di generazione in generazione, una ricetta che sa di famiglia, che è in grado di unire e riunire. Ai più basta pronunciare il suo nome per tornare ai ricordi dell’infanzia, a quei profumi particolari e intensi che solo le cucine delle nonne erano e sono in grado di emanare.

Non stupisce, quindi, che oggi sia considerato uno dei comfort food per eccellenza. Ne sono nate diverse varianti: dalla bolognese alla genovese, passando per l’abruzzese.

Le lasagne alla bolognese sono quelle che vanno per la maggiore, ma anche altre versioni nostrane vengono molto apprezzate, come la genovese, la napoletana e la marchigiana. Anche se gli ingredienti possono variare, l’assemblamento a strati e la distribuzione del condimento non cambiano mai. Insomma, ciò che conta è mangiarle, a prescindere dal World Day.

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