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Se vai in vacanza a Milano, non c'è solo la cotoletta: assaggia questi piatti

Ecco tutti i piatti da assaggiare se vai in vacanza a Milano: dal risotto all'ossobuco, passando per il rostin nega'a e la busecca.

Ossobuco con risotto alla milanese 123rf
Ossobuco con risotto alla milanese

Quando si pensa alle tradizioni gastronomiche di Milano, la prima ricetta che viene in mente è la cotoletta. Eppure, il capoluogo lombardo vanta tanti altri piatti da assaggiare almeno una volta nella vita. Scopriamo quali sono le pietanze che bisogna assolutamente gustare durante i viaggi nella città ai piedi della Madonnina.

Risotto alla milanese

Passeggiando per le vie di Milano è impossibile non notare l’unione tra culture diverse. Basta fare un salto in Via Paolo Sarpi, ad esempio, per sentirsi in Cina, con ristoranti che offrono solo ed esclusivamente ricette del proprio paese. Fortunatamente, le tradizioni culinarie meneghine resistono e ci sono tanti locali dove assaggiare piatti tipici e iconici, non solo la classica cotoletta o costoletta. La prima pietanza che dovete assolutamente mangiare durante i viaggi nel capoluogo lombardo è il risotto alla milanese.

Con lo zafferano protagonista indiscusso, questo delizioso risotto affonda le sue radici nel Cinquecento, ma la prima ricetta scritta arriva solo nel 1829, ne Il nuovo cuoco milanese economico di Felice Luraschi. Gli ingredienti erano quasi gli stessi di oggi: riso, midollo di bue, noce moscata, brodo, formaggio grattugiato e zafferano. Soltanto nel Novecento, si aggiungono il burro e il vino bianco.

Ossobuco

Se viaggi a Milano, che sia la prima visita o meno, l’oss buss è d’obbligo. Spesso servito con il risotto alla milanese, l’ossobuco viene cotto in modo particolare così che non perda il midollo interno. È considerata una pietanza da veri intenditori e il motivo è presto detto: per realizzarla si usa il geretto posteriore di vitello, animale che è stato nutrito solo con il latte e non deve aver superato i 250 kg di peso.

La carne viene tagliata a fette, mantenendo l’osso centrale ricco di midollo, poi viene cotta in umido con poco brodo. La cottura lenta consente al midollo di sciogliersi e creare una sorta di crema con gli altri ingredienti. L’ultimo segreto della ricetta perfetta? L’aggiunta finale di gremolada, un condimento a base di aglio, prezzemolo e scorza di limone (talvolta con acciughe) che serve a dare un sapore ancora più particolare alla carne.

Gustoso ossobuco alla milanese IPA

Gustoso ossobuco alla milanese

Cassöeula

Un altro piatto della tradizione gastronomica meneghina che vale la pena assaggiare è la cassöeula. A base di carne di maiale (dalle cotenne alle zampe passando per le orecchie, il muso e le costine), è una sorta di zuppa che vede un altro ingrediente principale: la verza. È un piatto tipicamente invernale, ma ormai a Milano si trova tutto l’anno.

Rostin nega’a

Se non avete mai sentito parlare dell’arrostino annegato dovete assolutamente recuperare. È uno dei piatti più particolari del capoluogo lombardo, a base di nodino di vitello, che comprende sia il filetto che il controfiletto con la sua parte di osso. La carne del rostin nega’a viene prima rosolata nel burro con pancetta e rosmarino, poi cotta nel brodo di manzo, verdure e vino bianco. Oltre che dagli ingredienti, la sua bontà è data anche dalla cottura, lenta e a fuoco bassissimo.

Barbajada

Concludiamo la nostra mini lista dei piatti da assaggiare se viaggi a Milano con una bevanda assai gustosa, la barbajada. Inventata dal napoletano Domenico Barbaja, che lavorava presso il Caffè Cambiasi, che un tempo si trovava accanto al Teatro Alla Scala, è una miscela di cioccolato, caffè e latte. Squisita, sostanziosa e golosa, viene ormai servita in tutti i bar della città.

Altri piatti da non perdere

Ovviamente, ci sono tante altre tradizioni culinarie tipiche che vale la pena assaggiare: dalla cotoletta alla milanese al panettone, passando per il minestrone alla milanese, i mondeghili, la busecchina e la minestra di zucca alla milanese. E ancora: busecca (ossia trippa alla milanese), agnolini, michetta, gnervitt (insalata di nervetti), polenta, pan meino, rüsumada, carsenza e la tipica orecchia d’elefante.

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