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Questi cibi sono nati per errore, eppure adesso li amiamo alla follia

Ci sono cibi famosi che, pur essendo squisiti, sono nati per errori voluti o accidentali: dal risotto alla milanese alla torta caprese.

Gustoso risotto alla milanese con zafferano 123rf
Gustoso risotto alla milanese con zafferano

Capita, anche più volte nella vita, di commettere errori culinari clamorosi. Talvolta si ha la fortuna di preparare qualcosa comunque commestibile, mentre altre non si può far altro che gettare tutto nella spazzatura. Tuttavia, ci sono cibi nati per sbaglio e poi diventati famosi, ricette sia italiane che internazionali che probabilmente prepariamo frequentemente senza conoscere il loro ‘oscuro’ passato.

Quando un errore diventa opportunità

Siamo abituati a guardare agli errori con disprezzo, magari maledicendoci per averli commessi. Eppure, dagli scivoloni possono anche nascere grandi opportunità. È il caso di alcuni cibi famosi nati per errori, preparazioni squisite che nessuno etichetterebbe come ricette mal riuscite. A livello nazionale abbiamo diverse prelibatezze di questo tipo, ma soltanto alcune sono riuscite a diventare celebri al di fuori della regione di ‘nascita’, o addirittura a valicare i confini italiani.

Risotto alla milanese

Sicuramente, tra i cibi ‘sbagliati’ più famosi c’è il risotto alla milanese. Si racconta che questo piatto sia nato per uno scherzo. Era il 1574 e tra i vari maestri vetrai fiamminghi che lavoravano al Duomo c’era Valerio di Fiandra. Quest’ultimo aveva un assistente che chiamava ironicamente Zafferano perché aggiungeva sempre un pizzico di spezia ai colori delle vetrate per renderle più brillanti.

Il giorno del matrimonio della figlia di Valerio, l’assistente volle vendicarsi del suo ‘superiore’ e chiese al cuoco di mettere un pizzico di zafferano nel risotto, che all’epoca veniva preparato solo con il burro. Al banchetto tutti rimasero sorpresi nel vedere un piatto dal colore dell’oro, ma lo restarono ancora di più quando scoprirono che era buonissimo. Così, da un semplice scherzo è nata una delle ricette cardine della tradizione gastronomica milanese.

Gorgonzola

Restiamo in Lombardia per un’altra preparazione nata per errore: il gorgonzola. La leggenda racconta che, nel lontano 879 d.C., alle porte di Milano, un giovane maestro casaro, avendo fretta di correre dalla fidanzata, dimenticò di ritirare la cagliata fresca messa a sgocciolare. Il giorno seguente si rese conto dello scivolone e per rimediare provò ad aggiungere un po’ di cagliata fresca.

Trascorsa la stagionatura, il giovane casaro si accorse di essere riuscito a ottenere un formaggio che nessuno aveva mai fatto prima. Non era diverso solo nell’aspetto, ma anche nel sapore, ottimo. Il resto è storia.

Preparazione della crema 123RF

Gorgonzola su tagliere di legno

Farinata ligure

Spostandoci in Liguria, sembra che pure la celebra farinata sia nata per errore, ma questa volta a commettere lo scivolone non è stata la mano umana. Bisogna tornare al 1200 circa, quando una nave si ritrovò ad essere scossa dal mare in tempesta. A causa delle onde alte, i barattoli di ceci che si trovavano nella stiva caddero a terra e si frantumarono, lasciando i legumi sparsi sul pavimento.

Quando il mare tornò calmo, i marinai scesero in stiva e si resero conto che i ceci sballottati nell’acqua di mare e cotti dal sole si erano trasformati in una specie di purea. Pensarono di dover gettare via tutto, ma quando l’assaggiarono scoprirono che era ottima. Pare che solo in un secondo momento vennero aggiunti olio extravergine di oliva e rosmarino.

Panettone

Torniamo a Milano per un’altra ricetta tradizionale che ci invidiano in tutto il mondo: sua maestà il panettone. Il lievitato, simbolo delle festività natalizie in tutta Italia, sembra che sia nato da un errore del cuoco degli Sforza, che bruciò il dessert che Ludovico Il Moro avrebbe dovuto mangiare la sera della vigilia di Natale.

Così, il garzone Toni provò a rimediare preparando un dolce con ciò che aveva a disposizione: farina, zucchero, uova, uvetta e canditi. Ne uscì fuori una vera prelibatezza, che conquistò gli Sforza e venne ribattezzata pan de Toni, proprio in onore del suo creatore.

Torta caprese

Ultimo dei cibi famosi nati per errori è la torta caprese. Si racconta che, intorno agli anni Venti, a Capri, tre brutti ceffi entrano nella pasticceria di Carmine Di Fiore per fare acquisti a nome di Al Capone. Volevano una torta di mandorle. Il pasticcere, probabilmente scosso dalla visita e intenzionato a mandarli via il prima possibile, dimenticò di aggiungere la farina all’impasto. I malavitosi, però, restarono talmente estasiati che tornarono nel locale per chiedere la ricetta.

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