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La top 5 dei cibi italiani più taroccati

La top 5 dei cibi più taroccati, scoprite la classifica dei prodotti italiani più falsificati al mondo.

La top 5 dei cibi italiani più taroccati

Dal Parmigiano Reggiano, importato dall’estero e spacciato per italiano, all’olio extravergine d’oliva colorato artificialmente, passando per le mozzarelle di bufala prodotte con cagliate surgelate dell’est Europa. Il mercato delle truffe alimentari è sempre più in crescita e produce un fatturato di milioni di euro l’anno.

La Cina è la capitale mondiale della falsificazione, mentre al secondo posto c’è la Germania.

Ecco i cibi italiani più contraffatti:

  1. Olio extravergine d’oliva
    E’ un prodotto irrinunciabile sulle nostre tavole e viene molto apprezzato anche all’estero (ogni anno se ne consumano nel mondo circa due milioni di tonnellate). Ma si presta, forse più di ogni altro, al "taroccaggio". I motivi? E’ molto malleabile e può essere facilmente "aggiustato ad arte" con qualche trucco (come la miscelazione con altri oli) superando indenne i test di qualità. Così capita spesso che oli importati da Spagna, Tunisia e Grecia vengano rivenduti come extravergini dop prodotti in Italia.
  2. Vino
    Anche il fenomeno della contraffazione dei vini italiani (l’enopirateria) è in forte crescita. Sempre più pseudo vini a base di preparati in polvere vengano spacciati per alcuni dei migliori Doc e Igp italiani: dal Barolo al Chianti, passando per il Valpolicella. Un’altra truffa molto comune è  aggiungere zucchero al mosto (in Italia è proibito!) per ottenere un vino a più alta gradazione.  Capire se una bottiglia è falsa non è cosa facile: spesso la bottiglia è la stessa, l’etichetta pure, ma il contenuto è un’altra cosa!
  3. Aceto balsamico
    Il pregiato aceto balsamico modenese (che necessita di un lungo e complesso processo produttivo) è uno dei prodotti più taroccati al mondo. Ogni anno sono migliaia i litri di "oro nero" che vengono sequestrati perché oggetto di contraffazione. E i falsari dell’aceto diventano sempre più fantasiosi, come nel recente scandalo dell’aceto balsamico preparato all’estero con del normale aceto di vino colorato con il caramello.
  4. Parmigiano Reggiano
    La contraffazione del parmigiano avviene soprattutto all’estero, dove ne vengono esportate circa 43.500 tonnellate l’anno. Un classico esempio di falso parmigiano è quello sequestrato di recente in Russia: sulla confezione di formaggio c’era la dicitura, in cirillico, "L’oro dell’Europa", quindi la scritta Parmesan, con l’immagine del Colosseo (a ricordare l’italianità). peccato che il contenuto fosse una volgare imitazione del parmigiano nostrano, con ingredienti tutt’altro che genuini.
  5. Pasta
    Sul podio dei cibi contraffatti non poteva mancare la pasta. La farina di grano duro può essere infatti miscelata con altre farine di qualità inferiore e meno costose (semolato o farine di grano tenero), o farine ottenute da cereali destinati all’alimentazione animale. Discorso a parte per la pasta all’uovo: per ottenere la tipica colorazione tendente al giallo possono essere utilizzati coloranti artificiali o farina di mais. Oppure capita che le uova fresche vengano sostituite con uova in polvere, congelate o addirittura scadute!

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