Latte e formaggio, alleati per la pressione
Chi consuma regolarmente da molto tempo il latte, i formaggi e lo yogurt, statisticamente e scientificamente provato, possiede una pressione più bassa e stabile
Chi consuma regolarmente da molto tempo il latte, i formaggi e lo yogurt, statisticamente e scientificamente provato, possiede una pressione più bassa e stabile e corre meno rischi di soffrire di ipertensione.
Lo afferma l’Assolatte, che cita la significativa conclusione dello studio su questi alimenti avvenuto negli ultimi 20 anni su più di 2600 persone negli Stati Uniti d’America.
Si tratta dunque di un’ottima notizia per chiunque soffri di malattie collegate all’apparato circolatorio e al cuore, secondo alcuni dati prelevati dall’Istituto Superiore di Sanità, in Italia l’ipertensione arteriosa colpisce, in media, il 33% degli uomini e il 31% delle donne.
L’analisi sul rapporto tra consumo dei prodotti lattieri e variazioni del profilo pressorio ha rilevato un minor incremento della pressione sistolica e di quella diastolica tra chi consumava almeno 3 porzioni a settimana di latte e latticini, rispetto a coloro che si fermavano a una porzione a settimana e a coloro che invece non ne consumavano totalmente.
Con un alto consumo di prodotti caseari lattieri è ridotta anche la possibilità di sviluppare l’ipertensione in età avanzata.
Tra tutti i prodotti derivati dal latte di vacca, i migliori alleati per tenere sotto controllo la pressione si sono rivelati il latte e lo yogurt parzialmente o interamente scremati.
Le conclusioni a cui sono pervenuti gli scienziati americani portano ulteriori conferme ai risultati di numerose ricerche precedenti, svolte sugli effetti positivi dei prodotti lattiero-caseari, sul controllo della pressione e sulla prevenzione dell’ipertensione, con effetti visibili sin da giovane età, spesso anche durante l’infanzia.
Un’analisi di 9 studi diversi condotti tra Stati Uniti e Europa su 5700 persone, e pubblicata su “Hypertension”, ha concluso che consumare ogni giorno circa 200 grammi tra latte e derivati riduce di ben il 3% il rischio di ipertensione.
Un’importante dieta lattiera, di grande successo negli Stati Uniti, si basa sulla diminuzione di sale e sull’aumento del consumo dei due minerali anti-ipertensivi per eccellenza: il potassio, contenuto nei prodotti vegetali, come gli spinaci, e il calcio, fornito dai prodotti lattiero-caseari.