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Colesterolo, amico o nemico?

Una sostanza indispensabile per il nostro corpo ma che se presente in eccesso provoca danni gravissimi

Colesterolo

, una parola che spesso fa paura, collegata alla malattie provocate da un eccesso di questa sostanza presente nel nostro corpo, ma il colesterolo è anche un elemento indispensabile per il buon funzionamento di alcuni "pezzi" importantissimi della nostra anatomia.

Cerchiamo di fare un poco di chiarezza: il colesterolo viene prodotto in massima parte direttamente dal nostro organismo, in quantità che variano da 1 a 2 grammi al giorno, e solo una parte minuscola, fino a massimo mezzo grammo, viene assunta dall’esterno con gli alimenti.

Curarsi con il cibo

Tutto il colesterolo presente nel nostro organismo assomma a circa 150 grammi, e viene metabolizzato quasi tutto dal fegato.

La presenza di colesterolo nel sangue viene considerata "normale" fino a valori di circa 200 mg/dl, mentre il rapporto colesterolo totale/HDL dovrebbe risultare non superiore a 5 negli uomini e a 4,5 nelle donne.

In natura il colesterolo è indispensabile, solo per citare alcune delle sue funzioni diciamo che è una componente essenziale della membrana cellulare, regola lo scambio di "messaggi" con le cellule proteiche, è la base dei molti ormoni steroidei, inoltre, ma non esaurisce l’elenco delle sue funzionalità all’interno del nostro corpo, è una componente essenziale per la produzione della bile.

Infine il colesterolo costituisce un importante alimento per i neuroni del nostro cervello, che senza questo elemento avrebbero una vita molto breve.

Il colesterolo prodotto nel fegato consta di due componenti, le LDL, licoproteine a bassa densità, e le HDL, ad alta densità per depurare gli organi.

Quando le LDL superano un determinato valore, la parte eccedente inizia ad accumularsi sulle pareti dei vasi sanguigni, creando delle vere e proprie placche che nel tempo tendono ad occludere completamente il vaso impedendo così il regolare transito del flusso sanguigno.

Per quanto l’apporto dall’esterno influisce solo in percentuale nel colesterolo totale, una corretta alimentazione riesce però a favorire il colesterolo buono, le HDL, contrastando allo stesso tempo lo sviluppo abnorme delle LDL, il colesterolo cattivo, riducendo così, a meno che l’individuo non soffra di problemi medici specifici, il rischio di ipercolesterolemia.

Da questi fattori scaturisce la necessità di ridurre i grassi di origine animale presenti nel cibo come anche alcuni grassi vegetali, come l’olio di cocco ed altri prodotti industriali, ricchi di grassi idrogenati, ma anche uova e latticini, tutti alimenti che favoriscono il colesterolo cattivo.

E’ da preferire una "dieta", anche se il termine in questo contento non è il più indicato, a base di legumi e derivati della soia.

Gli alimenti integrali dovrebbero essere preferiti a quelli troppo lavorati nei processi industriali, come anche frutta e verdure fresche che forniranno al nostro organismo una serie di preziose sostanze che difficilmente un integratore alimentare potrà emulare.

Resta ben chiaro che quanto scritto è solo a titolo informativo e che il medico specialista è l’unica figura abilitata ad intervenire correttamente in tutti quei casi nei quali i valori di colesterolo risultassero al di fuori della norma.

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