La carbonara di Brooklyn Beckham? È da incubo: parola di follower italiani
La carbonara ha incontrato Brooklyn Beckham e il risultato è divenuto oggetto di discussione: tra errori tecnici e rispetto della tradizione, i follower non perdonano

Ci sono diversi piatti che, in Italia, non ammettono errori e sì, la carbonara è decisamente fra questi. Non è solo una ricetta, ma un rito fatto di gesti precisi e di pochi ingredienti che, se trattati male, trasformano un capolavoro in una caricatura. È per questo che ogni volta che qualcuno, soprattutto all’estero, osa cimentarsi una delle regine dei primi romani, gli occhi italiani si accendono come radar pronti a cogliere il minimo scivolone.
E stavolta lo scivolone porta il nome di Brooklyn Beckham. Il figlio della celebre coppia formata da David e Victoria ha deciso di mettersi ai fornelli davanti alla telecamera, condividendo con i follower la sua versione della carbonara. Il risultato? Più che un omaggio alla tradizione, un piccolo incubo gastronomico che ha fatto scatenare migliaia di commenti.
- L'esecuzione del piatto firmato Beckham
- I commenti e le critiche
- Ma qual è il mestiere di Brooklyn Beckham?
L’esecuzione del piatto firmato Beckham
Il video pubblicato da Brooklyn Beckham su Instagram mostra l’intera preparazione, dalla preparazione degli ingredienti fino all’impiattamento finale. È chiaro che non si tratta di un tentativo "nascosto": la sequenza è studiata per essere social-friendly, con i gesti in primo piano e i dettagli ripresi a favore di camera.
Il problema, però, emerge subito con la gestione di uno degli ingredienti chiave: il guanciale. Nel video si nota come le fette restino a lungo in cottura, finendo per scurirsi eccessivamente. Non si parla di una semplice rosolatura, ma di una vera cottura spinta, che lo priva della sua consistenza e annichilisce la seducente componente grassa.
Il resto della ricetta procede in maniera apparentemente canonica, con la preparazione del condimento (per fortuna senza panna) e della pasta. Ma proprio l’insieme appare sbilanciato: la parte proteica è visivamente dominante, scura fino al limite del bruciato, mentre la crema non ha la brillantezza setosa che ci si aspetta da una carbonara ben eseguita.
Non c’è il tocco vellutato che rende il piatto armonioso, ma piuttosto un contrasto aspro e poco invitante. È su questo squilibrio che si è accesa l’attenzione degli utenti, pronti a notare ogni scarto rispetto al canone.
I commenti e le critiche
Dopo la pubblicazione del video, i social si sono trasformati in una sorta di tribunale gastronomico. Sotto il post di Brooklyn Beckham le reazioni non hanno lasciato spazio a dubbi: il problema non era solo tecnico, ma culturale. Tra le frasi più condivise e rilanciate anche dalla stampa italiana, quella che ha fatto il giro del web è stata: «Il tuo guanciale è talmente bruciato che sembra carbone».
Non è un semplice appunto: per chi conosce la carbonara, il guanciale non è un aggiunta a caso, ma il tocco aromatico che dà maggiore forza al piatto. Se lo si porta oltre il punto di rosolatura, il risultato diventa amaro, e soprattutto si perde quella scioglievolezza che bilancia la sapidità e lega con il condimento. Molti altri hanno insistito sullo stesso punto, con commenti come «Il guanciale carbonizzato assolutamente no» e ironie del tipo «Chiama tuo padre» o «Trovati un lavoro».
Battute sarcastiche che, al di là del tono, sottolineano ancora una volta quanto il pubblico italiano si senta custode di piatti simbolo che non ammettono licenze. E Roma, diciamolo ultimamente è sul chi va là: dopo il caso della cacio e pepe errori del genere non vengono letti come una piccola leggerezza, ma come un affronto al DNA stesso della ricetta.
Ma qual è il mestiere di Brooklyn Beckham?
Arrivati a questo punto, la domanda sorge spontanea: che mestiere fa Brooklyn Beckham? Sulla carta e per il momento fa lo chef, anche se il suo percorso non è stato proprio lineare: prima ha tentato con la fotografia, poi con la moda e adesso con la cucina.
Negli ultimi anni ha condiviso decine di video e ricette casalinghe, dall’hamburger al sushi, fino ai grandi classici italiani. E non ha mancato di far discutere: a luglio aveva stupito tutti cucinando la pasta con l’acqua di mare, ricevendo critiche severe specie da tutti coloro che hanno sottolineato fino allo sfinimento la pericolosità della pratica.
Si quel che sia, oggi il "giovane" Beckham si definisce food content creator, ma più che un mestiere codificato sembra un ibrido tra influencer e aspirante chef. La sua forza sta nella capacità di catalizzare attenzioni, anche quando i piatti non convincono: ogni esperimento diventa notizia, ogni passo falso genera discussione. In questo senso, la carbonara non perfetta non è stata un fallimento assoluto, ma l’ennesima conferma che, nel suo caso, cucinare non significa soltanto nutrire ma soprattutto produrre contenuti.