Forse non lo sapevi ma sì, esistono delle meduse commestibili
Quali sono e dove si mangiano le meduse commestibili: ecco tutto quello che c'è da sapere, proprietà nutrizionali comprese.

A tutti è capitato, almeno una volta nella vita, di avere un contatto ravvicinato con le meduse. Prurito, gonfiore e dolore ci hanno insegnato a tenerci bene alla larga da questi invertebrati, ma presto potremmo ritrovarceli sulle nostre tavole sotto forma di deliziose ricette. Esistono, infatti, varietà commestibili che, in altre culture, vengono consumate da tempo immemore.
Quali sono le meduse commestibili
Siamo pronti a scommettere che molte persone non siano disposte a mangiare le meduse nemmeno sotto tortura, eppure esistono specie commestibili che sono davvero deliziose. Sì, avete letto bene, ci sono tipologie che si possono consumare tranquillamente, senza rischiare pruriti interni, gonfiori addominali o dolori generalizzati. Pensate che in alcune zone del mondo – dalla Cina al Vietnam, passando per il Giappone – questi invertebrati vengono portati in tavola da più di 2000 anni.
Oltre a essere considerate deliziose, alle meduse sono riconosciute proprietà nutrizionali importanti. Composte per il 95-98% di acqua, hanno un elevato contenuto di sali minerali, in particolare sodio, magnesio, potassio e calcio. Inoltre, sono ricche di proteine (in primis collagene), povere di grassi e hanno un contenuto calorico molto basso. Da segnalare anche un eccellente quantità di Omega-3. Per quanto riguarda il sapore, è delicato, simile a quello del polpo o della seppia, così come la consistenza, che ricorda proprio quella dei molluschi.
Ad oggi, sono circa 10.000 le specie di meduse conosciute, ma soltanto alcune sono commestibili. Nello specifico, parliamo di molte varietà dell’ordine rizostome, come: crambionella (crambionella annandalei), medusa di fiamma (rhopilema esculentum), medusa luna (aurelia labiata), medusa luminosa (pelagia noctiluca), cassiopea mediterranea (cotylorhiza tuberculata) e polmone di mare (Rhizostoma pulmo).
È bene sottolineare che in Europa, le meduse sono considerate un Novel Food, ma la procedura che ne autorizza il commercio e l’impiego non è stata ancora messa a puntino. Al momento, la Commissione Europea e l’EFSA (Autorità Europea sulla Sicurezza Alimentare) stanno valutando la sicurezza per il consumo umano.

Medusa blu nel mare del Giappone
Come si mangiano le meduse commestibili
Attualmente, le meduse commestibili sono vendute in Thailandia, Corea, Giappone e Cina, ma potrebbero presto arrivare sulle nostre tavole. Il motivo è presto detto: questi invertebrati proliferano nei nostri mari e rappresentano un pericolo per l’equilibrio dell’ecosistema marino. Pertanto, autorizzandone la pesca e il commercio, si farebbe una scelta sostenibile.
Un problema, però, potrebbe essere legato proprio al trattamento di cui necessitano le meduse prima di essere messe in vendita. Appena pescate (tempistica necessaria perché si rovinano facilmente), vengono lavorate con una miscela di sale e allume per ridurre il contenuto di acqua e il pH e rassodare la consistenza. Il sale di alluminio, che in sostanza serve per disidratarle e renderle croccanti, causa dei residui di metallo pesante nel prodotto finito. Ciò è incompatibile con la normativa europea sugli alimenti.
Pertanto, se le meduse arriveranno sulle nostre tavole significherà che è stato trovato un metodo di lavorazione alternativo. Ma se ciò dovesse accadere, come le mangeremo? Innanzitutto, è bene sottolineare che la parte commestibile è l’ombrello gelatinoso, ma solo dopo aver rimosso gli organi interni e i tentacoli che contengono il veleno urticante.
Le meduse si possono mangiare in tanti modi, tipo: in insalata, affettate in modo sottile e condite con zucchero, salsa di soia, olio e aceto, oppure tagliate a pezzi, bollite e portate in tavola con verdure o carne. In Giappone, ad esempio, si usano per preparare sushi e tempura, mentre in Thailandia vengono trasformate in spaghetti. Insomma, è un ingrediente davvero versatile, che lascia ampio spazio alla creatività culinaria di chef e semplici appassionati.