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Questi sono i motivi per cui dobbiamo fare attenzione quando mangiamo molluschi crudi

I batteri nei molluschi crudi tornano a preoccupare gli esperti: i rischi, alcuni seri, riguardano la salute. Vediamo come comportarsi per evitare problematiche.

Invitante selezione di frutti di mare 123rf
Invitante selezione di frutti di mare

Se amate i molluschi crudi dovete sapere che correte seri rischi per la salute, specialmente quando fa molto caldo e, di conseguenza, aumentano anche le temperature della superficie marina. A lanciare l’allarme ‘batteri’ è stato il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che ha suggerito anche qual è l’unica soluzione per evitare problemi.

Batteri nei molluschi: l’allarme dell’Ecdc

Se non si è certi della provenienza e della qualità, mangiare il pesce crudo non è mai una buona idea. L’allarme lanciato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), però, non riguarda tutte le specie, ma i batteri che, in determinate condizioni, si sviluppano nei molluschi. Nello specifico, si tratta di Vibrio, microrganismi che vivono naturalmente nelle acque salmastre, dove acqua dolce e salata si mescolano, e trovano nel caldo torrido il loro ambiente ideale.

Di conseguenza, i frutti di mare non vanno mai consumati poco cotti o crudi, a maggior ragione durante l’estate, quando pure le temperature della superficie marina aumentano a dismisura. Questo perché, proprio a causa del caldo estremo e della bassa salinità, i batteri Vibrio trovano condizioni ideali di proliferazione.

Anche se le aree più colpite sono quelle attorno al Mar Baltico, nel Mare del Nord e in varie aree costiere e lagunari chiuse, l’Ecdc ha annunciato "un’ulteriore espansione in altre zone costiere del continente". Dalle analisi effettuate negli ultimi anni, risulta che questo tipo di batterio si diffonde soprattutto durante l’estate, quando si verificano ondate di calore prolungate.

Appurato che mangiare i molluschi crudi è caldamente sconsigliato, per non dire vietato, astenersi dal consumo non è l’unico modo per mettersi al riparo dall’infezione. Il Vibrio, infatti, non si contrae solo con l’ingestione di cibo contaminato.

Invitante piatto di ostriche IPA

Invitante piatto di ostriche

Batteri Vibrio: come scongiurare l’infezione e quali sono i rischi

Le infezioni causate dal Vibrio, in linguaggio tecnico vibriosi, sono pericolose specialmente per le persone che hanno malattie epatiche croniche o il sistema immunitario indebolito. I sintomi possono essere più o meno gravi e vanno dalla diarrea acquosa alla setticemia o, addirittura, alla necrosi dei tessuti. È bene sottolineare che raramente si registrano casi gravi, ma resta il fatto che le positività crescono di anno in anno (sarà mica colpa del cambiamento climatico?).

Oltre a non consumare molluschi crudi o poco cotti, per evitare la vibriosi non bisogna mai immergersi in acqua contaminata con ferite aperte. In merito, gli esperti consigliano di coprire sempre le lesioni con cerotti impermeabili. In caso di contatto accidentale con il mare, è opportuno lavare subito con acqua dolce e corrente la zona colpita.

Se si accusano uno o più sintomi dopo l’ingestione di molluschi crudi o il contatto con acqua contaminata, bisogna immediatamente rivolgersi al medico. Generalmente, i paesi a rischio sono tenuti ad attivare sistemi di sorveglianza così da diagnosticare l’infezione il prima possibile, ma è sempre consigliato essere cauti ed evitare problemi di salute con la prevenzione. Ergo: vietato mangiare i molluschi crudi o poco cotti e, se si hanno ferite, fare il bagno in mare senza cerotti.

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