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Birra: calorie e valori nutrizionali di una delle bevande più antiche al mondo

Che sia l’international beer day o la settimana dell’Oktoberfest, perché non godersi una bella birra e le sue proprietà nutraceutiche?

Bicchiere di birra

La birra è una delle bevande alcoliche più antiche del mondo, apprezzata già dalle popolazioni barbare del nord Europa e dai vichinghi. Ma oltre ad essere una bevanda di piacere, la birra ha catturato l’interesse degli esperti di alimentazione e nutrizione per le sue potenziali virtù nutraceutiche. In questo articolo si esploreranno le proprietà benefiche di questa bevanda millenaria, che, se consumata in moderazione, grazie ad alcune sue componenti può contribuire al benessere e alla salute del corpo umano.

Qual è la composizione nutrizionale della birra?

La birra è una bevanda molto semplice a base di acqua, malto d’orzo, lievito e luppolo. I macronutrienti e i micronutrienti della birra sono rappresentati da carboidrati, proteine, vitamine e tanti minerali, che rendono la birra una bevanda interessante dal punto di visto nutraceutico. Ma cosa si intende per prodotto nutraceutico? Parola che deriva dalla combinazione delle parole "nutrizione" e "farmaceutica" e che si riferisce a prodotti alimentari o integratori che contengono sostanze bioattive (concentrate come se fossero dei farmaci) con proprietà benefiche per la salute e per migliorare o prevenire condizioni patologiche. Tornando alla composizione nutrizionale della birra, questa può variare a seconda del tipo di birra e dei processi di produzione utilizzati, ma in generale, una birra media da circa 355 ml fornisce:

  • Calorie: Circa 150-200 calorie
  • Carboidrati: Circa 10-15 grammi
  • Proteine: Circa 2-3 grammi
  • Vitamine del gruppo B: Niacina, acido folico, vitamina B6
  • Minerali: Potassio, fosforo, magnesio

Di seguito una tabella che riporta i valori nutrizionali standard anche su 100 g di prodotto:

Etichetta nutrizionale per 100 g di Birra
Valore energetico (calorie) 43 kcal
Proteine 0,46 g
Carboidrati 3,55 g
zuccheri 0 g
Grassi 0 g
saturi 0 g
monoinsaturi 0 g
polinsaturi 0 g
colesterolo 0 mg
Fibra alimentare 0 g
Sodio 4 mg
Alcol 3,9 g

Gli antiossidanti nella birra

Le molecole antiossidanti sono sostanze che aiutano a proteggere il corpo dai danni causati dai radicali liberi e dallo stress ossidativo. I radicali liberi sono molecole instabili che possono danneggiare le cellule e contribuire all’invecchiamento e allo sviluppo di diverse patologie. La birra a livello di benessere antiossidante contiene diverse molecole, tra cui polifenoli derivanti dal luppolo e dall’orzo utilizzato nella produzione della bevanda. Il luppolo, che viene utilizzato per dare un gusto amarognolo alla birra, contiene diversi tipi di flavonoidi come xantumolo, mircene e linanolo, che possiedono probabili azioni antitumorali. Tra le molecole più importanti contenute nella birra vi è anche il tirosolo, che aiuta a regolarizzare i livelli di colesterolo contenuto nel sangue, svolgendo di fatto un’azione di prevenzione contro infarti e ictus e altri accidenti cardiovascolari.

Tuttavia, è fondamentale sottolineare che il consumo eccessivo di alcol può avere effetti dannosi sulla salute del cuore e di altri organi. È consigliabile seguire sempre le linee guida sulla moderazione nell’assunzione di alcol, che raccomandano fino a un massimo di una birra al giorno per le donne e fino a due birre al giorno per gli uomini.

Gli effetti antinfiammatori della birra:

I polifenoli presenti nella birra potrebbero avere anche blandi effetti antinfiammatori sui tessuti del corpo umano. L’infiammazione è una risposta naturale a lesioni o infezioni, ma un’eccessiva infiammazione cronica dell’organismo può essere dannosa per la salute e contribuire allo sviluppo di malattie come l’artrite reumatoide, il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari. I polifenoli presenti nella birra possono contribuire a ridurre l’infiammazione, proteggendo il corpo nel lungo periodo. Si tratta comunque di evidenze sperimentali, che richiedono ulteriori approfondimenti e non sono compatibili con elevate assunzioni di birra, che invece è deleteria per l’organismo.

Birra, silicio e salute ossea

Il silicio è un minerale essenziale per la salute delle ossa, poiché svolge un ruolo chiave nella formazione del tessuto connettivo che costituisce le ossa. La birra è una delle principali fonti alimentari di silicio, grazie al suo contenuto di orzo. Il silicio organico, presente nella birra in forma solubile di acido orto silicico (OSA), ha un tenore medio di circa 6,4-56,5 mg per litro.

Birra e sistema nervoso

Il lievito utilizzato nella produzione della birra è una fonte naturale di vitamina B complessa. Le vitamine del gruppo B sono importanti per il corretto funzionamento del sistema nervoso e contribuiscono a mantenere livelli di energia ottimali nel nostro corpo. La tiamina (vitamina B1), la riboflavina (vitamina B2) e la niacina (vitamina B3) sono particolarmente presenti nel lievito di birra, fornendo benefici al sistema nervoso, alla sintesi del DNA cellulare e all’energia generale del corpo. Alcuni studi (riportati in bibliografia) suggeriscono che un consumo regolare ma allo stesso tempo moderato di birra aiuterebbe a proteggere l’organismo da malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Inoltre, il silicio contenuto nella birra potrebbe bloccare l’assorbimento nel tratto gastrointestinale dell’alluminio, principale responsabile di alcuni danni neurologici e di malattie cerebrali.

La birra migliora la salute intestinale?

I lieviti e i batteri presenti nella birra sono noti per le loro proprietà probiotiche. I probiotici sono microrganismi benefici che possono svolgere un ruolo importante nella salute intestinale, contribuendo a mantenere un equilibrio tra i batteri "buoni" e "cattivi" nell’intestino. Il consumo moderato di birra può quindi favorire una migliore digestione e un funzionamento ottimale del sistema intestinale. Ma attenzione, nonostante alcune delle sue componenti possano avere degli effetti nutraceutici, la birra contiene comunque alcol e può provocare in caso di abuso o assunzione cronica, danni a livello epatico, marcata disidratazione per stimolo della diuresi e accumulo di peso nella zona del ventre e dei fianchi.

 

 

Fonti bibliografiche:

  • U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. 2011.
    USDA National Nutrient Database for Standard Reference, Release 24 (http://ndb.nal.usda.gov/).
  • U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. 2011.
  • USDA National Nutrient Database for Standard Reference, Release 24 (http://ndb.nal.usda.gov/).
  • Role of beer as a possible protective factor in preventing Alzheimer’s disease, M. J. Gonzales-Munoz, Food Chem. Toxicol., 2008, 46, 49.

 

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