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L’alimentazione del donatore di sangue

Donazione di sangue e alimentazione

Prima di donare il sangue si viene assaliti da mille dubbi sull’alimentazione da condurre in concomitanza del prelievo. Che alimenti mangiare prima e cosa assumere dopo?

Ogni anno, il 14 giugno, viene celebrata la "Giornata mondiale del donatore di sangue" in onore del biologo austriaco Karl Landsteiner, scopritore del sistema sanguigno AB0 nel 1900. Donare il sangue è un gesto di solidarietà incondizionata che può salvare tantissime vite ogni giorno, ma sono altrettanti i dubbi che possono sopraggiungere sui pasti da fare prima del prelievo ematico. Cosa è possibile mangiare? Fino a che ora si può mangiare la sera prima? È possibile fare la colazione? Quali alimenti si devono evitare e soprattutto si può bere? Per questa occasione verrà analizzata l’alimentazione corretta che deve avere il donatore di sangue prima e dopo il prelievo. La stessa alimentazione può essere seguita anche nel caso si debbano effettuare della analisi del sangue di routine, senza cadere in false credenze e strane usanze popolari.

Cosa mangiare la sera prima della donazione del sangue?

La cena che precede il prelievo di sangue, che avverrà il giorno successivo, può essere fatta senza alcun problema a patto che si rispettino determinate regole alimentari. Non è necessario rimanere a digiuno, né tanto meno avere un pasto troppo abbondante e pesante. Dopotutto "in medias res stat virtus" e quindi la virtù sta nel mezzo! La sera prima del prelievo si potrà cenare (non troppo tardi) e si potrà avere un pasto leggero che abbia le seguenti caratteristiche:

  • Cena povera in grassi: l’indicazione di assumere pochi grassi è valida a partire da 24 ore prima della donazione. La sera precedente la donazione si potrà optare per un piatto di riso in bianco o di pasta, accompagnati da verdure e da una porzione di carne bianca (come pollo, tacchino o coniglio) alla griglia o, in alternativa, del pesce fresco. Andranno evitati, invece, tutti i condimenti ricchi di grassi e di sale come la maionese, la salsa di soia, i gelati, la panna, i prodotti fritti o preferiti, ma anche torte e dolci.
  • La giornata che precede la donazione deve essere ricca di liquidi.
  • Se è vero che un’alimentazione povera di sale sia regolarmente consigliata dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), è anche vero che la sera prima della donazione le cose potrebbero cambiare. Infatti, specie per i soggetti più giovani, può essere vantaggioso consumare alimenti con un buon contenuto salino come, ad esempio, minestre di verdure, prosciutto crudo, parmigiano o tonno in scatola.

Cosa mangiare il giorno della donazione del sangue?

Molti donatori preferiscono andare a donare il proprio sangue a stomaco vuoto, ma in realtà sarebbe meglio fare una sana e leggerissima colazione, a maggior ragione per coloro i quali donano in tarda mattinata. Infatti, i malori, gli svenimenti e la debolezza che si registrano nel post-donazione avvengono principalmente nei donatori che arrivano a digiuno o con una colazione molto molto scarsa, quasi inesistente. Ma quindi che colazione fare? Il pasto al mattino potrà comprendere una spremuta d’arance, delle fette biscottate con un po’ di marmellata o 2-3 biscotti secchi. Andranno evitate merendine, brioche, cornetti e altri prodotti farciti, ma anche latte, yogurt e burro. In alcuni casi specifici, invece, verrà consigliato al donatore che presenta alterazione dei parametri metabolici (come glicemia, colesterolo e trigliceridi) di seguire un digiuno a colazione, prima delle indagini.

Cosa mangiare dopo la donazione del sangue?

Dopo la donazione di sangue non ci sono particolari raccomandazioni da seguire, ma è possibile alimentarsi liberamente. Si può prestare attenzione a non esagerare con i cibi solidi e soprattutto evitare i grassi (come condimenti, latticini, burro e maionese) nell’immediato del prelievo. Un’alimentazione abbondante e troppo pesante da digerire, può provoca un importante richiamo di sangue a livello dell’apparato gastroenterico che, associato al prelievo appena avvenuto, potrebbe causare una caduta della pressione sanguigna.

L’idratazione e la donazione di sangue:

Il fattore idratazione è un punto particolarmente importante sia il giorno della donazione, ma anche nel giorno precedente e in quello successivo. Donare il sangue determina una notevole perdita di liquidi, ed è quindi consigliabile bere molta acqua, oppure tisane o spremute, purché siano prive di zucchero. Non bisogna eccedere con le bevande ricche in caffeina (come caffè o bibite tipo cola) e sarebbero da evitare le bevande alcoliche. Entrambe le tipologie di bevanda hanno effetto diuretico, che contribuisce a disidratare il corpo piuttosto che idratarlo. La corretta idratazione rimane fondamentale anche dopo la donazione per reintegrare la parte liquida del sangue. Se è possibile, bisogna cercare di bere qualche bicchiere di acqua in più del solito o assumere alimenti ricchi di acqua. Le zuppe, i minestroni, ma anche le verdure e la frutta, sono ricchissimi d’acqua e di microelementi come vitamine e minerali.

Questi sono i principali comportamento alimentari che andrebbero assunti prima, durante e dopo una donazione di sangue. Saranno anche i medici e i centri di donazione a fornire ulteriori indicazioni, anche in base alle esigenze specifiche del donatore.

Fonti

http://www.avisoggiono.it/wp-content/uploads/2018/02/alimnetazione-del-donatore-di-sangue.pdf

 

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