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Storia e origini del casatiello napoletano

Il Casatiello è una ciambella salata a base di farina, acqua, sugna e pepe, riempita di formaggi e salumi. Scopri storia, ricetta originale e varianti.

storia del casatiello

Il casatiello è la tipica torta rustica napoletana del periodo pasquale. Le sue origini sono molto antiche e risalgono alla Napoli greca e poi romana. La tradizione vuole che il casatiello venga portato in tavola il Sabato Santo per essere poi consumato nei giorni seguenti fino a terminarlo a Pasquetta. Però è un piatto talmente buono che può essere preparato tutto l’anno anche come piatto unico per una pausa pranzo gustosa e fuori casa.

Come è nato il casatiello

Il casatiello ha origini antiche: ci sono infatti diverse testimonianze di pani "conditi" con vari ingredienti già nella letteratura greca. Il nome stesso deriva da caseus (formaggio) e poi "caso" napoletano che significava "piccolo pane al formaggio". Veniva preparato nelle feste primaverili pagane in onore di Demetra (o Cerere per i romani) in occasione della primavera.

Il casatiello venne poi utilizzato per festeggiare la Pasqua cristiana, di cui ne è diventato un vero simbolo: infatti il cerchio della ciambella rappresenta sia la corona di spine, posta sulla testa di Gesù sia il ciclo continuo della vita con la Resurrezione.

Nel 1600 il Casatiello, insieme alla Pastiera Napoletana, fa la sua comparsa scritta in una citazione di Giambattista Basile nella favola "La gatta Cenerentola" che descrive i festeggiamenti del Re per trovare la fanciulla che aveva perso la scarpetta.

Casatiello: ricetta originale

Per preparare il casatiello si comincia con l’impasto di farina, lievito e acqua e, una volta pronto, si integrano il sale e il pepe, continuando comunque a impastare. A questo punto, l’impasto deve riposare una mezz’oretta, quindi un po’ per volta bisogna incorporare la sugna e impastare di nuovo. Quando la sugna è ben assorbita, comincia un altro tempo di riposo dell’impasto di 1 ora ben coperto.

Trascorsa la prima ora e mezza, l’impasto va steso con un mattarello per realizzare un quadrato alto 1,5 cm, che deve essere abbastanza grande da contenere il ripieno sparso su tutta la superficie. Si mette da parte una piccola parte dell’impasto per ricavare delle striscioline che verranno poste sopra il casatiello una volta farcito con gli ingredienti preferiti, tagliati a cubetti di circa 1 cm e disposti in modo omogeneo sulla superficie della pasta.

La tradizione vuole che la pasta vada quindi arrotolata e disposta a ciambella in uno stampo rotondo, bisogna quindi posizionare 5 uova crude sulla parte superiore della ciambella e formare con le striscioline di pasta delle croci sulle uova.

L’impasto deve lievitare per almeno 4 ore nella ciambella tenendola coperta con un canovaccio leggero, fino a quando l’impasto arriva a superare di poco il bordo dello stampo. Una volta pronto, bisogna infornare per 30 minuti a 200°, poi per 45 minuti a 180°. Per capire se il casatiello è pronto dovrà assumere esternamente un colore dorato e deve essere asciutto all’interno.

I segreti per un ottimo casatiello

Non ci sono trucchi o segreti per un casatiello che si prepari in meno tempo, perché è proprio la lievitazione a fare la differenza. Non è quindi consigliabile utilizzare il lievito di birra per accorciare i tempi, ma si può usare il lievito madre che rende il casatiello più morbido e digeribile (seppure addirittura più lungo da preparare).

Il casatiello si conserva fino a 6 giorni ed è buonissimo anche (e soprattutto) a temperatura ambiente, come da tradizione, oppure dopo averlo riscaldato nel forno per qualche minuto.

Le varianti del casatiello

La variante del casatiello più famosa è il tortano. Si può dire che le due ricette sono imparentate, di fatto identiche ma il tortano prevede l’impiego delle uova sode nell’impasto, mentre nel casatiello si inseriscono crude sopra l’impasto. Inoltre, il tortano non è tipico delle festività pasquali e in Campania viene preparato tutto l’anno.

Una ricetta simile ma originaria della Basilicata che si utilizza anch’essa in occasione della Pasqua è la torta lucana, un piatto unico a base di prosciutto, uova e soprattutto di una ampia varietà di formaggi e latticini.

Molto simile a quest’ultima preparazione salata è la torta chiena, letteralmente "pizza piena", una torta rustica tipica anch’essa della tradizione napoletana, che viene preparata in occasioni speciali ma non per forza.

Il casatiello è noto per essere un piatto non propriamente dietetico, ma esiste una variante di casatiello light più leggero, preparato con salumi più magri e, soprattutto, con l’olio evo al posto della sugna.

Per un piatto unico sfizioso, basta cambiare gli ingredienti a condimento del piatto, come avviene nel casatiello salsiccia e friarielli.

Se invece cerchi un’idea per una colazione dolce col botto o una merenda gustosa, perché non provare anche il casatiello dolce? Bastano uova, zucchero, farina e aromi e una decorazione con glassa e codette colorate.

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