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Storia e origini degli struffoli napoletani

Gli struffoli napoletani sono piccole perle di impasto impreziosite di miele e zuccherini colorati! Scopri storia, ricetta originale e varianti. Storia degli struffoli napoletani

Gli struffoli sono dei piccoli dolci a forma di palline dall’aspetto buffo ma dal sapore gustoso. Dall’impasto si ricavano delle palline che vengono fritte e condite con zucchero caramellato o miele e frutta candita a pezzetti. Una vera delizia che piace tanto a tutti, soprattutto ai bambini! In Italia hanno tanti nomi diversi, ma l’elemento in comune è che vengono preparati in occasioni speciali, come Natale o Carnevale.

Come sono nati gli struffoli napoletani

L’origine degli struffoli sembra risalire ai greci. Nella cucina greca, infatti, esistono ancora dei dolci simili, i “loukoumades” (tradotto: ghiottonerie). Il nome dello “struffolo”, ossia della singola pallina che compone il dolce, deriverebbe appunto dal greco “strongoulos” o “stroggulos” che significa “di forma tondeggiante”.

Alcuni studiosi invece ritengono che il dolce napoletano sia di origine spagnola, andalusa per la precisione. Esiste infatti in questa cucina un dolce molto simile agli struffoli, il “piñonate”, che rispetto agli struffoli napoletani ha la forma diversa, più allungata. Questa tesi è abbastanza verosimile, dato il lunghissimo periodo di vicereame spagnolo a Napoli.

A prescindere da quale sia la loro reale origine, gli struffoli si sono sviluppati anche in altre regioni del sud Italia arrivando ad assumere nomi diversi (ad esempio in Sicilia li chiamano “strufoli”, in Calabria o Basilicata invece “cicerata”, in Umbria “cicerchiata”).

Struffoli napoletani: ricetta originale

Per preparare gli struffoli napoletani si parte dalla farina, che va setacciata sulla spianatoia, disposta a fontana e nel centro bisogna mettere il sale, le uova, la scorza di limone grattugiata e l’olio di oliva. L’impasto va lavorato come per la pasta frolla, fino a ottenere una pasta liscia, morbida ma solida: se fosse troppo molle o liquida è possibile aggiungere altra farina.

Con la pasta ottenuta bisogna formare tanti bastoncini lunghi e tagliarli, per friggerli nell’olio molto caldo, quindi scolarli e lasciarli asciugare su carta assorbente. In 30-40 secondi di frittura saranno pronti.

Nel frattempo, si deve scaldare il miele con lo zucchero in una larga casseruola così da unire la scorza d’arancia grattugiata e i canditi tagliati. Il tutto va mescolato con un cucchiaio di legno e cotto per qualche minuto, fino a quando tutti i pezzetti di pasta saranno ben amalgamati con il miele.

Gli struffoli vanno sistemati su un piatto da portata, formando una ciambella, bisogna cospargere di codette o palline colorate e guarnirli con ciliegine candite.

Per evitare di friggere, esiste una variante che prevede la cottura in forno. Una volta preparate le palline, basta disporle distanziate su una teglia usando la carta da forno, lasciarle riposare in frigo per mezz’ora e poi cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 10-12 minuti. Una versione sicuramente più leggera.

I segreti per degli ottimi struffoli napoletani

Anche se la ricetta originale napoletana non prevede l’uso di lievito, una piccola percentuale di questo ingrediente nell’impasto permette di ottenere maggiore morbidezza, ma non è obbligatorio.

Il segreto per struffoli perfetti però è di realizzarli piccoli, in questo modo si amalgameranno perfettamente al condimento, oltre a cuocersi molto in fretta. Inoltre, vanno fritti pochi pezzi alla volta (massimo 15) per evitare eccessiva schiuma, da togliere con un mestolo forato, non appena si forma.

Gli struffoli possono essere conservati per più di una settimana coperti con pellicola trasparente, ma non bisogna metterli in frigo perché rischiano di indurirsi.

Le varianti degli struffoli napoletani

Dal momento che gli struffoli napoletani si preparano in occasione delle feste e in particolare a Natale, perché non provare a realizzare un albero di struffoli? Un’idea originale per un dolce di Natale particolare e molto gustoso!

Inoltre, è possibile preparare gli struffoli con il Bimby, per preparare l’impasto in pochi minuti e avere così un dolce di Natale veloce perfetto per un’idea last minute ma comunque molto buona!

Gli struffoli hanno tanti nomi in tutta Italia ed è per questo che la variante siciliana degli struffoli è la pignoccata palermitana, costituita da palline di struffoli colorati e deliziosi disposti in piccoli mucchietti. In Umbria, invece, si parla di cicerchiata, composta proprio da palline di impasto fritte come gli struffoli disposte a cerchio e colorate da zuccherini scenografici.

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