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La settimana del crudista

Derivata dalla dieta vegan, la dieta crudista adotta una filosofia di vita che prevede il consumo esclusivamente di verdure e frutta crude, che vengono ingerite così come sono o al più frullate, tritate, essiccate ma ad una temperatura massima di 45 °C.

La settimana del crudista

Le abitudini alimentari

hanno da sempre seguito una serie di tendenze o di convinzioni che si sono sempre più differenziate dalle idee di base di una filosofia di vita per approdare in altre tipologie, tipico esempio è la cucina vegetariana, che si è divisa in latto-ovo-vegetariani, latto-vegetariani e ovo-vegetariani, con vari livelli di esclusione degli alimenti animali o derivati da animali.

Da una costola dei vegetariani è nata poi il veganismo, che è divenuto anche una filosofia di vita, e dal veganismo si è arrivati ai crudariani, dai quali è nata la corrente fruttariana con caso estremo quella dei melariani, che si nutrono di sole mele.

Noi ci limiteremo a prendere in esame i crudariani, che a novembre del 2013 hanno anche celebrato una settimana dichiarata "Settimana crudista".

Ma cosa prevede la cucina crudista?

Come chiaramente si evince dal termine che la contraddistingue, la cucina crudista utilizza soltanto verdure e frutta crude, la temperatura massima alla quale possono essere sottoposti tali alimenti per una parvenza di cottura è di 45 °C, ed esistono appositi forni ventilati per crudisti che operano a questa temperatura massima.

Un’obiezione a tale abitudine nasce dalla conoscenza che la cottura, in alcuni tipi di alimenti, è fondamentale per l’eliminazione di batteri responsabili di virus dannosi e che la bollitura procede a una sorta di disinfezione del prodotto alimentare nella sua totalità, che non avverrebbe se consumato crudo.

Gli alimenti vengono invece frullati, affettati, massaggiati, marinati o centrifugati, ed il consumo di alimenti crudi, tra l’altro ricchi di sostanze naturali che non vengono distrutte dalla cottura, depura l’organismo eliminando i grassi.

Con un accorto utilizzo del forno e con l’ausilio di frullatori, estrattori (particolari centrifughe a bassa velocità) ed essiccatori si riescono a preparare pietanze anche molto elaborate al punto da soddisfare i palati più esigenti.

Anche i crudisti, come i vegan, adottano una vera e propria filosofia di vita, che si riflette nell’acquisto consapevole di alimenti spesso direttamente dal produttore e con l’esclusione di quasi tutti i cibi industriali, quali merendine, bevande gasate e prodotti da forno.

Una delle tesi portate a supporto della validità di tali abitudini alimentari è che gli animali in natura difficilmente si ammalano, cosa che invece accade agli animali domestici che soffrono spesso delle nostre stesse malattie, l’alimentazione crudista aiuta il corpo a disintossicarsi e a ritrovare la sua capacità di autoguarigione, eliminando quelle che sono state definite "malattie del benessere".

Non è possibile cambiare di colpo le proprie abitudini alimentari adottando questo stile di vita dal momento che il corpo ha la necessità di adattarsi gradualmente, si dovrebbe quindi iniziare aggiungendo frutta a colazione e consumandone durante tutto l’arco della giornata mentre a pranzo va incrementato il consumo di verdure crude in particolare all’inizio del pranzo, in modo da aumentare il senso di sazietà e la quantità di fibre ingerite.

Adottare la dieta crudista anche solo una volta alla settimana consente già di apprezzarne i benefici effetti verificando come l’organismo si disintossica ed elimina le scorie nocive.

 

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