Ricette con Nero di seppia
Il nero di seppia è usato per condire la pasta fresca e per i risotti: scopriamo di più su quest'ingrediente così speciale per la nostra cucina.
Nero di seppia, proprietà principali
Il nero di seppia è un liquido scuro prodotto dalle ghiandole della seppia e, per estensione, anche di altri cefalopodi quali il polpo e il calamaro. La sacca in cui si deposita risiede tra le branchie e si rompe molto facilmente, con il solo getto dell’acqua corrente. Il suo colore scuro è dovuto all’elevata presenza di melanina. Laddove la sacca non si rompa naturalmente o a seguito dell’esercizio di una pressione, è possibile estrarla delicatamente per poi essere conservata in ambiente refrigerato. Il nero di seppia trova ampia applicazione in cucina e, in particolare, nei primi piatti. È infatti usato per il condimento dei risotti o per l’impasto della pasta fresca, alla quale conferisce un sapore molto speciale.
Nero di seppia, valori nutrizionali
L’apporto energetico del nero di seppia è molto limitato. Per 100 grammi di prodotto, che difficilmente si usano per la preparazione dei piatti, sono presenti 36 kcal. Contiene, inoltre, una discreta quantità di proteine che si attesta sui 5 grammi per un etto di prodotto, ma è notevole anche quella di sale (2,6 grammi su 100 di nero di seppia). Non mancano i carboidrati, stabiliti a 3,8 grammi per un etto di prodotto.
Nero di seppia, benefici e controindicazioni
I benefici apportati dal nero di seppia sono notevoli. Ha proprietà antitumorali e radio-protettive, quindi protegge la produzione di globuli bianchi e favorisce il rinnovamento cellulare. Ha, inoltre, un potere antiossidante e antinfiammatorio, con il vantaggio di proteggere le pareti intestinali. È notevole, inoltre, la sua attività antibatterica nella protezione di diversi agenti patogeni resistenti agli antibiotici. Non sono invece presenti particolari controindicazioni, se si fa eccezione per la quantità di sale che contiene che potrebbe causare problemi in soggetti affetti da ipertensione. Il suo consumo va sempre limitato, anche se la dose usata per la realizzazione dei piatti è comunque sempre ridotta.