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Perché lavare il pollo crudo è più pericoloso che non lavarlo?

Lavare il pollo crudo non è solo sbagliato, ma anche pericoloso: ecco cosa si rischia e come bisogna comportarsi quando si maneggia la carne.

Lavare il pollo crudo sotto l'acqua corrente 123rf
Lavare il pollo crudo sotto l'acqua corrente

In cucina, anche in quella di casa, bisogna sempre osservare alcune norme igieniche molto importanti. Non dovremmo mai dimenticarlo, visto che di mezzo c’è la salute, soprattutto quando si parla di determinati alimenti. È il caso del pollo crudo, che parecchi consumatori si ostinano a lavare sotto l’acqua corrente dimenticando che è veicolo di pericolosi batteri. In merito, gli esperti non hanno alcun dubbio: sciacquarlo prima del consumo è peggio che non farlo affatto.

Mai lavare il pollo crudo: ecco perché

Ci sono persone che hanno talmente paura delle contaminazioni batteriche che rinunciano a mangiare cibi prelibati come il pollo. Ovviamente, parliamo dell’alimento crudo che, se non maneggiato nel modo giusto, può causare serie intossicazioni. Si deve consumare sempre cotto, a 85°C per distruggere ogni batterio, nello specifico Campylobacter, Salmonella e Clostridium perfringens, ma non è la cottura a essere problematica quanto ciò che avviene prima.

Parecchie persone, infatti, sono convinti che lavare il pollo crudo prima di cuocerlo sia la cosa migliore da fare. La verità, però, è completamente diversa. Passare la carne sotto il getto dell’acqua non fa altro che aumentare le possibilità di contaminazione e ‘spargere’ i batteri sul piano di lavoro, nel lavandino e sugli utensili che si stanno utilizzando.

Ma non è tutto. Pensate che se insieme al pollo state preparando un altro piatto, anche una semplice insalata, rischiate di trasferirvi i batteri. Insomma, cadere nel tranello della contaminazione incrociata è semplicissimo e non c’è ‘giustificazione’ che tenga.

Generalmente, quanti lavano il pollo prima della cottura sostengono di farlo per rimuovere tracce di sangue o altra "sporcizia". Qualcuno, invece, lo fa perché è così che gli è stato insegnato in famiglia. A prescindere dal motivo, il gesto resta pericoloso. Al massimo, si può scegliere di tamponare la carne con un tovagliolo di carta assorbente, avendo l’accortezza di gettarlo via subito dopo.

Donna che taglia il pollo 123rf

Donna che taglia il pollo

Perché bisogna lavarsi le mani dopo aver toccato il pollo

Non è importante solo non sciacquare il pollo crudo, ma anche lavarsi accuratamente le mani dopo averlo maneggiato. Volendo si possono usare dei guanti usa e getta, ma bisogna comunque fare attenzione a non toccare superfici, utensili o altri cibi. Se capita, è necessario igienizzare alla perfezione tutto ciò con cui si è entrati in contatto.

Secondo gli esperti, lavare o sciacquare carne cruda e pollame aumenta il rischio perché i batteri si diffondono in cucina, ma non lavarsi le mani per 20 secondi, immediatamente dopo aver maneggiato quei cibi crudi, è altrettanto pericoloso.

Le ultime stime ci dicono che il batterio che si diffonde maggiormente è il campylobacter, responsabile della malattia infettiva nota con il nome di campilobatteriosi. I sintomi più comuni, che possono manifestarsi anche dopo qualche giorno dall’ingestione, sono simili a quelli di altre intossicazioni alimentari: diarrea, dolori addominali, vomito, febbre e mal di testa.

Nella maggior parte dei casi, i disturbi scompaiono entro una settimana, ma alcune persone (fragili, bambini e anziani) possono avere complicazioni gravi: dalle infiammazioni a carico di reni e fegato all’artrite reattiva, passando per la sindrome di Guillain-Barré.

Per evitare rischi, quindi, è necessario avere alcune accortezze: tenere il pollo crudo nei ripiani più bassi del frigo e coprirlo, non lavarlo, igienizzare con acqua calda e detersivo gli utensili e i ripiani usati e lavarsi accuratamente le mani dopo la manipolazione.

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