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Ricette con Catalogna

La catalogna è un ortaggio dal sapore amarognolo che, a seconda delle varietà, si consuma cotta o in insalata come contorno di piatti a base di carne o di pesce. Conosciamo meglio le sue caratteristiche Un mazzo di catalogna su sfondo bianco: le foglie sono carnose, frastagliate e di un bel verde, compatte tra loro, segno di freschezza dell’ortaggio

Catalogna, proprietà principali

La catalogna – conosciuta anche come “cicoria asparago” perché cresce eretta – è una verdura dal gusto piuttosto amaro, appartenendo alla stessa famiglia della cicoria. Ne esistono due varietà: quella a foglie verdi e frastagliate, il cui consumo è preceduto dalla cottura a vapore, in acqua bollente o in padella, e quella a costa larga e bianca, i cui germogli teneri e le coste – le puntarelle – sono consumati crudi in insalata. In Italia la catalogna viene coltivata prevalentemente in Lazio, dove la cicoria di catalogna frastagliata di Gaeta è stata inserita nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali, e in Veneto, che ha riconosciuto la cicoria catalogna di Chioggia. Il periodo della semina va da maggio a settembre, quello di raccolta da settembre a ottobre. Quando si acquista la catalogna bisogna controllate che le foglie siano carnose e di un verde brillante, mentre i fusti devono essere eretti e ben chiusi tra loro.

Catalogna, valori nutrizionali

La catalogna apporta 10 calorie per 100 g di prodotto. Contiene circa 93 g di acqua, 1,4 g di proteine, 0,7 g di carboidrati, 0,2 g di lipidi e 3,6 g di fibra. Dal punto di vista dell’apporto di vitamine e sali minerali,  è ricca di vitamina C, calcio, fosforo e ferro.

Catalogna, benefici e controindicazioni

La catalogna è un ottimo diuretico, lassativo e rimineralizzante. Aiuta l’attività depurativa sia del fegato che dell’intestino, agendo da coadiuvante nella digestione. Inoltre funziona come antiossidante ed abbassa i livelli di glicemia e colesterolo cattivo nel sangue.

 

 

 

Domande frequenti

Come pulire la catalogna?

Bisogna recidere l'estremità e dividere la piantina in foglie, quindi tagliare con un coltello una parte di gambo e sfilarla via verso l'estremità della foglia stessa, eliminando i suoi filamenti. Non resta quindi che lavare accuratamente con l'acqua per eliminare eventuali residui di terriccio.

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