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È la città più stellata del mondo, ma Tokyo ha anche altri record legati al cibo

Tokyo non è soltanto la città più stellata al mondo, ma vanta altri record legati al food che probabilmente noi occidentali non raggiungeremo mai.

Mangiare il sushi in un ristorante giapponese 123rf
Mangiare il sushi in un ristorante giapponese

Tokyo, considerata la quantità di ristoranti a due e tre stelle, è la città più stellata al mondo. L’offerta gastronomica è talmente ampia – non solo giapponese, ovviamente – che è impossibile restare a digiuno. Ma questo non è l’unico record in tema food che la capitale del Giappone è riuscita a conquistare.

Perché Tokyo è la città più stellata al mondo?

Quando si parla di Tokyo ci si dimentica spesso che si tratta di una grande area urbana, che non comprende soltanto la cittadina in sé ma anche alcune zone limitrofe. In totale, si estende su una superficie di 13.556 km² e una popolazione di circa 37 milioni di abitanti. Questa premessa è d’obbligo per spiegare il motivo per cui la capitale del Giappone è la città più stellata al mondo.

Considerata la densità abitativa, è normale che il numero di ristoranti sia adeguato, ma la conquista del palato dei giudici non era affatto scontata. Nella Guida Michelin Tokyo 2026, annunciata lo scorso 25 settembre, la capitale giapponese ha confermato ancora una volta la sua supremazia gastronomica. I numeri parlano chiaro: 526 indirizzi, tra cui 3 tristellati, 26 due stelle, 122 monostellati, 13 stelle verdi, 114 Bib Gourmand e 252 segnalati senza riconoscimenti.

Ovviamente, non basta avere tanti locali per conquistare una o più stelle. Nel caso di Tokyo, il merito non è soltanto dell’abilità degli chef selezionati, ma anche della loro capacità di proporre piatti diversi, talvolta lontani da quelli della tradizione giapponese. L’offerta gastronomica, a detta degli esperti, è un mix di cucine espresse ai massimi livelli, da quella cinese a quella francese.

Ma, non è tutto: "Essendo la città con il maggior numero di ristoranti a 2 e 3 stelle Michelin al mondo, è ricca di proposte culinarie di fascia altissima. Ma non devi necessariamente pagare tariffe di lusso per un delizioso viaggio". I venditori ambulanti, con i loro takoyaki (polpette di polpo fritte), okonomiyaki (tipo frittelle di pizza) e yakitori (spiedini di pollo), sono molto gettonati, sia tra la popolazione locale che tra i turisti.

Dulcis in fundo, gli esperti hanno evidenziato pure l’impegno per la sostenibilità di alcuni ristoratori, che utilizzano verdure ed erbe coltivate in orti di proprietà e combattono quotidianamente contro lo spreco alimentare.

Okonomiyaki 123rf

Deliziosa okonomiyaki o pizza giapponese

Gli altri record legati al cibo

Tokyo non ha conquistato soltanto il ‘titolo’ di città più stellata del mondo, ma anche altri record particolari che, probabilmente, noi occidentali non otterremo mai. Tra i riconoscimenti assegnati dalla Guida Michelin 2026, a catturare l’attenzione sono stati soprattutto quelli volti a celebrare personaggi di spicco della cucina del Sol Levante.

Ad aver ottenuto il Mentor Chef Award è stato Kenjiro Kanemoto, che alla veneranda età di 97 anni detiene il record di chef stellato più anziano al mondo ancora in attività. Tutti possono vederlo all’opera dietro al bancone, magari mentre prepara con maestria l’anguilla, ma lo si può scorgere pure mentre si intrattiene con i clienti o trasmette i suoi segreti al figlio e al nipote.

Il Service Award, invece, è andato a Yasuyo Kumagae di Piao-Xiang, mentre il Sommelier Award a Tsuyoshi Nakamura di Manoir. Di entrambi, gli esperti della guida hanno evidenziato il naturale talento ai fornelli e la capacità di creare una certa sintonia con i clienti, garantendo così esperienze gastronomiche che vanno ben oltre il semplice consumo di cibo.

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