Allarme bisfenolo A nelle lattine: solo 2 energy drink sono "sicuri"
Gli energy drink non sono un toccasana, ma secondo un'ultima analisi sono anche contaminati con bisfenolo A: ecco le uniche marche che si possono consumare.

Brutte notizie per gli amanti degli energy drink: scatta l’allarme per l’eccessiva presenza di bisfenolo A (BPA). Questa sostanza, pur essendo vietata in Europa dallo scorso gennaio, può essere commercializzata fino al 2026. Considerando che è tossica, una domanda sorge spontanea: perché consentono la vendita? Semplice: per esaurire tutte le scorte. A prescindere da ciò, vediamo quali sono le bevande da cui dovete tenervi alla larga se ci tenete alla vostra salute.
- Gli energy drink contengono bisfenolo A: solo 2 brand sono "sicuri"
- Quali sono gli energy drink più pericolosi
Gli energy drink contengono bisfenolo A: solo 2 brand sono "sicuri"
Da tempo, ormai, quanti prestano un minimo d’attenzione alla propria dieta hanno bandito gli energy drink. Il motivo è presto detto: l’elevata quantità di caffeina e zucchero. Ma non è tutto perché negli ultimi tempi sono finiti al centro dell’attenzione per un’altra questione per nulla entusiasmante: la presenza massiccia ed eccessiva di bisfenolo A (BPA) nei rivestimenti interni delle lattine.
È bene sottolineare che stiamo parlando di una sostanza chimica classificata come tossica e vietata in Europa dal mese di gennaio 2025. Se vi state chiedendo come mai, visto il veto, queste bevande siano ancora in vendita sappiate che di mezzo c’è il vile denaro. Il meccanismo è sempre lo stesso: gli energy drink possono e continueranno a essere commercializzati fino a luglio 2026, così da consentire lo smaltimento delle scorte ai produttori.
Il bisfenolo A non viene aggiunto alle bibite, ma è utilizzato per creare una sorta di pellicola protettiva tra l’alluminio della lattina e il liquido. Inoltre, aumenta la conservazione del prodotto, evitando che si creino reazioni chimiche tra la bevanda e il contenitore. Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), la dose giornaliera tollerabile di BPA è pari a 0,2 nanogrammi per chilo di peso corporeo. Numerose evidenze scientifiche, però, hanno dimostrato che basta una dose minima per avere effetti sul sistema immunitario.
Secondo un recente test condotto da Öko-Test in laboratorio, su 22 energy drink soltanto due hanno superato l’esame. Questo significa che il 90% delle lattine è contaminato, per cui continuare a consumare quotidianamente bibite del genere non fa altro che aumentare il rischio di contrarre malattie serie tipo: cancro al seno, sovrappeso, infertilità e, nei bambini, disturbi comportamentali.

Lattine di energy drink
Quali sono gli energy drink più pericolosi
Sono 22 gli energy drink che sono stati analizzati in laboratorio da Öko-Test. Il risultato fa venire la pelle d’oca, specialmente se si considera il largo consumo di queste bevande tra gli adolescenti: 14 lattine su 22 sono dannose e basta consumarne 250 ml al giorno per superare del 100% la dose giornaliera tollerabile (target di riferimento 60kg di peso corporeo). Altre 6 marche lo superano del 50%, mentre 2 sono ‘sicure’.
Gli unici energy drink privi di bisfenolo A sono Red Bull e Hell Energy Drink. Questi sono le sole bevande che, pur non essendo un toccasana visto l’alto contenuto di zuccheri e caffeina, sono BPA free. Tra le venti lettine che si devono assolutamente bandire troviamo Monster, bibita tra l’altro consumata in modo massiccio da adolescenti e giovani.
Ribadiamo che il problema non è solo il bisfenolo A, ma anche la quantità eccessiva di zuccheri e caffeina. Pensate che più della metà dei prodotti analizzati da Öko-Test supera i 10 grammi di zucchero ogni 100 ml, dose che equivale a cinque cucchiaini, ossia il limite massimo giornaliero consigliato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Per quanto riguarda la caffeina, invece, siamo a quaota 80 mg per 250 ml, pari a una tazzina di caffè.

Bicchiere di bevanda energetica Red Bull