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Una crudeltà che potrebbe fermarsi: le associazioni contro i crostacei bolliti vivi

I crostacei sono esseri senzienti e come tali dovrebbero essere trattati: le associazioni chiedono di fermare la crudeltà degli esseri umani.

Ragazza fotografa granchio vivo al mercato 123rf
Ragazza fotografa granchio vivo al mercato

Anche se siamo un po’ scettici viste le ultime decisioni scellerate del Governo in merito alla caccia, l’Italia potrebbe compiere un enorme passo avanti verso la civiltà. Alcune associazioni animaliste e ambientaliste hanno presentato una proposta di legge in cui si chiede maggiore rispetto nei confronti dei crostacei, spesso bolliti vivi o lasciati soffocare sul ghiaccio nonostante siano riconosciuti dalla scienza come esseri senzienti.

Basta crostacei bolliti vivi e detenzione sul ghiaccio: appello al Governo

Si chiama Dalla parte dei crostacei ed è un’iniziativa che vede scendere in campo nove associazioni animaliste e ambientaliste in difesa di granchi, aragoste, astici e altri decapodi. La campagna, promossa da Animal Law Italia (ALI), Animal Equality Italia, CIWF Italia, ENPA, Essere Animali, LAV, LEAL, LNDC Animal Protection e OIPA, chiede al Governo di risolvere una volta per tutte la lacuna normativa che lascia questi animali senzienti senza alcuna tutela, in balia della crudeltà degli esseri umani.

Nello specifico, sono quattro le richieste urgenti che vengono fatte al Governo e al Parlamento. La prima: vietare la detenzione di crostacei vivi su ghiaccio o in acqua ghiacciata, pratica che è fonte di stress estremo e lesioni agli animali. Queste situazioni, che per alcuni sono un bel vedere o sinonimo di pesce fresco, si rintracciano un po’ ovunque: dalle pescherie ai mercati, passando per i supermercati e i ristoranti.

Un’altra pratica raccapricciante, ma ancora in vigore in Italia? La bollitura dei crostacei da vivi, ed è proprio il suo divieto che richiedono le associazioni. Considerando che è stato dimostrato da tempo, non da dottor Google ma dalla scienza, che si tratta di una lenta e dolorosa morte che non fa altro che prolungare la sofferenza dei pesci, perché continuare con questa tortura?

Le associazioni chiedono anche di vietare la vendita diretta al consumatore di crostacei vivi, in quanto negozi e ristoranti non riescono sempre a garantire metodi di stoccaggio e abbattimento adeguati. Ergo: ne va della salute della popolazione.

Crostacei bolliti in acqua IPA

Crostacei bolliti in acqua

I crostacei sono esseri senzienti, ma non hanno diritti

Oltre allo stop dei crostacei bolliti vivi, dell’esposizione e della vendita vivi, su ghiaccio o in acqua ghiacciata, le associazioni chiedono a gran voce che la legge riconosca la senzienza dei crostacei decapodi. Il gambero rosso, i gamberetti, il gambero della Louisiana, l’aragosta, l’astice, lo scampo, i granchi e i paguri hanno diritto alla stessa tutela di cui godono (in teoria) mammiferi e uccelli.

L’iniziativa Dalla parte dei crostacei merita attenzione e solidarietà dall’intera popolazione italiana, ma siamo pronti a scommettere che in molti resteranno indifferenti davanti alle quattro proposte di legge delle associazioni. Fortunatamente, il ministero della Salute si è reso disponibile a istituire un tavolo tecnico incaricato di redigere le linee guida nazionali sul benessere dei crostacei decapodi.

"Si tratta di un’occasione storica per colmare un vuoto legislativo inaccettabile. Presto lanceremo ulteriori azioni congiunte per informare il pubblico su questo tema e fare pressione sulle Istituzioni affinché anche l’Italia segua esempi virtuosi come quelli in Europa di Svizzera e Norvegia, dove il divieto di bollire animali ancora coscienti in pentola è già previsto dalla legge", hanno dichiarato le associazioni.

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