Passi le vacanze a Torino? Non perderti assolutamente questi piatti
Dalla Bagna Cauda agli Agnolotti del Plin, scopri le 5 specialità tipiche, dolci e salate, che devi proprio assaggiare in vacanza a Torino.

Dal Museo Egizio al Palazzo Reale, Torino custodisce moltissimi capolavori della storia e della cultura da ammirare, ma è anche rinomata per le sue prelibatezze, dal cioccolato alle tante specialità tipiche, che non puoi non assaggiare se ti concederai una vacanza nella città sabauda.
Dalla pasta fatta in casa ai succulenti secondi di carne, dagli antipasti ai dolci, ecco 5 piatti tipici da provare assolutamente a Torino.
Agnolotti del Plin
Gli agnolotti del Plin sono raviolini di pasta fresca all’uovo tirata a mano dalla forma rettangolare. Questa variante più piccola dei classici agnolotti piemontesi si caratterizza, oltre che per le dimensioni minute, per la chiusura a pizzicotto: il termine "plin", in dialetto piemontese, significa proprio "pizzicotto" e si riferisce al gesto del pizzicare la pasta con le dita per formare i ravioli, saldando la sfoglia per chiudere il ripieno al loro interno.
Tipicamente gli agnolotti del Plin sono ripieni di arrosto di vitello o maiale oppure di magro con spinaci e possono essere conditi semplicemente con burro e salvia oppure con sughi ricchi, come il sugo d’arrosto o il ragù. Se ti capita di visitare Torino, organizza assolutamente un pranzo o una cena al ristorante o in una piola – la classica trattoria tipica piemontese – per provare questa pasta fresca artigianale: con la sua sfoglia sottile, che valorizza il ripieno e abbraccia il condimento, ti conquisterà. E se una volta a casa ne avrai nostalgia, realizzala con le tue mani con la nostra ricetta degli agnolotti del Plin!
Bagna Cauda
Un’altra specialità imperdibile a Torino è la Bagna Cauda, letteralmente "salsa calda", una salsa tipica piemontese a base di aglio, olio extravergine d’oliva e acciughe, servita in ciotole di terracotta, in cui intingere verdure di stagione, crude e cotte, come cardi, cavolfiori, cipolle, peperoni, patate o rape. Una candela, posizionata sotto la ciotola, fa in modo che questo intingolo, saporitissimo grazie alla cottura lenta con cui viene preparato, si mantenga sempre alla giusta temperatura per tutta la durata del pasto.
Una ricetta simbolo della tradizione piemontese a cui, da oltre 10 anni, è stato dedicato il Bagna Cauda Day, un evento in programma nei weekend tra fine gennaio e inizio febbraio, quando in occasione della Bagna della Merla, cioè nei giorni più freddi dell’anno, i locali aderenti di Torino e di tutto il Piemonte propongono menù speciali con la Bagna Cauda come protagonista. Non digerisci l’aglio? Non preoccuparti: esiste anche una variante della Bagna Cauda senz’aglio! Dato che si gusta calda e ha un sapore molto deciso, la Bagna Cauda è un piatto più adatto al periodo invernale, ma se hai occasione di visitare Torino in estate ti consigliamo di non farti scoraggiare dal caldo e di assaggiarla comunque! E, come per gli agnolotti del Plin, di provare a preparare la Bagna Cauda a casa con la nostra ricetta.
Vitel tonnè
Sottilissime fettine di roastbeef, servite fredde e insaporite con una salsa a base di maionese, tonno e capperi: è il vitello tonnato, o vitel tonnè, altra specialità della cucina piemontese da provare a Torino, dove viene servito non come secondo, come avviene generalmente nelle altre Regioni d’Italia, ma come antipasto. Normalmente, il vitello tonnato si prepara con il girello – uno dei tagli di carne bovina più pregiati, ricavato dalla coscia, magro e privo di nervature, quindi tenerissimo – cotto in forno, lasciato raffreddare, tagliato a fette e ricoperto di salsa. Non c’è locale specializzato in cucina tipica che non offra questa gustosa ricetta, quindi se visiti la città di Torino non ti mancheranno le occasioni per provarla!
Brasato al barolo
Se sei un amante della carne e anche del vino, a Torino non farti sfuggire il Brasato al Barolo. Questo secondo piatto vede protagonista la Fassona – la celebre e pregiata razza bovina piemontese – lasciata marinare nel Barolo insieme ad erbe aromatiche come cipolla, carote e sedano e a spezie come pepe nero, ginepro e garofano, cotta a lungo a fuoco lento e insaporita con una salsa densa al Barolo realizzata con il fondo di cottura. La marinatura e la cottura prolungata rendono la carne tenerissima e succosa e l’abbinamento finale con la salsa crea un’armonia di sapori indimenticabile.
Bonèt
Non possiamo non concludere questa carrellata di piatti tipici torinesi con un gustoso dessert. Torino, e in generale il Piemonte, vantano una consolidata tradizione di cioccolateria e pasticceria artigianale (dal gianduiotto ai baci di Dama, per fare solo qualche esempio), quindi se visiti la città e ami il dolce preparati a "dover" provare tantissime specialità golose, dalla colazione all’ora del tè. Noi ne abbiamo scelta una perfetta come fine pasto: il Bonèt, o Bunèt, uno dei dessert più antichi della tradizione dolciaria piemontese. Si tratta di un budino originariamente a base di latte, uova, zucchero, amaretti e rum, a cui poi è stato aggiunto anche il cacao, cotto a bagnomaria in uno stampo di rame o alluminio e dalla consistenza soda e compatta all’esterno ma cremosa all’interno.
Il nome "Bonèt", che in Piemontese indica il tipico berretto rotondo indossato dagli uomini nelle campagne, deriverebbe proprio dalla somiglianza tra lo stampo di questo dessert e questo tipico copricapo oppure – altra ipotesi – dal fatto che, esattamente come il cappello è l’ultimo capo di abbigliamento che si indossa prima di uscire, allo stesso modo il Bonèt è l’ultima portata che si mangia durante un pasto… e lo conclude in bellezza! Una curiosità: questa specialità così rappresentativa della pasticceria piemontese nasce come piatto della cucina povera, che veniva cotto a bagnomaria nel forno spento, dopo la cottura del pane, per risparmiare. Il Bonèt è poi diventato il dolce tipico delle feste, che veniva preparato dalle nonne, senza più aggiungere legna nel forno caldo, in modo che il calore residuo cuocesse lentamente il budino fino a farlo rapprendere, ed era servito freddo il giorno successivo. Non abbiamo dubbi che anche questo dessert al cucchiaio sarà un’esperienza indimenticabile per il tuo palato! E, come per gli altri piatti tipici della cucina torinese, approfitta della ricetta del Bonèt di Buonissimo per provare a prepararlo una volta a casa.