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Pensavi che facessero male, invece questi cibi sono sani (se consumati bene)

Ci sono alimenti che sono bollati come nocivi o pericolosi, ma che in realtà hanno effetti benefici: basta solo mangiarli nel modo giusto!

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Fetta di pane con burro

Ci sono cibi che fanno bene e altri che fanno male: questa convinzione, molto diffusa, etichetta alcuni alimenti come nocivi per la salute, quindi da evitare per non correre rischi. La verità è che la distinzione tra "buoni" e "cattivi", quando si tratta di cibi, spesso si basa più su dicerie e falsi miti che su dati scientifici: nessun alimento, infatti, è dannoso di per sé, dunque da demonizzare, a patto che lo si porti in tavola con responsabilità. È sufficiente seguire i principi di un’alimentazione sana, che – in assenza di problematiche di salute che richiedono qualche cautela in più – non impongono divieti ma raccomandano di mangiare un po’ di tutto, nelle quantità corrette e con la giusta frequenza.

Ti sveliamo 8 alimenti che probabilmente anche tu pensi facciano male ma che in realtà sono sani e possono addirittura regalarti benefici: impara a consumarli bene e non dovrai più privartene!

Uova

Le uova sono uno dei cibi più demonizzati. La loro "colpa"? Far schizzare il colesterolo alle stelle e mettere a rischio la salute del cuore. In realtà, si tratta di un falso mito, perché numerosi studi hanno messo in evidenza che il colesterolo che le uova contengono non ha un impatto sui livelli di colesterolo nel sangue, dunque mangiare fino a un uovo al giorno, per le persone sane, non fa aumentare il rischio di malattie cardiovascolari. Le uova, inoltre, sono un concentrato di nutrienti benefici: proteine di elevato valore biologico, vitamine A, B12 e D, sali minerali come ferro e zinco.

Per questo le linee guida per una sana alimentazione, come quelle del CREA (Centro Ricerche per gli alimenti e la nutrizione), raccomandano di mangiare tra le 2 e le 4 uova alla settimana a seconda del proprio fabbisogno calorico. Un consiglio in più per godere al massimo dei loro benefici? Consumarle in camicia, alla coque o lesse, non fritte, per limitare al massimo l’aggiunta di condimenti, dato che sono già piuttosto ricche di grassi.

Caffè

Troppo caffè può rendere nervosi, ma questo non significa che, se ti piace, tu debba abolirlo dalla tua dieta. I problemi, infatti, nascono se ne bevi "troppo", mentre in caso di consumo moderato, equivalente a non più di 4 tazzine al giorno, non solo non ci sono rischi ma, addirittura, il caffè può fare bene.

Diversi studi hanno messo in relazione la caffeina, ricca di antiossidanti, con un ridotto rischio di malattie come il diabete di tipo 2, le demenze e alcune forme di tumore, come quello del fegato, per cui il caffè potrebbe essere addirittura un fattore protettivo. Per non parlare di quell’effetto stimolante che ci aiuta ad alzarci dal letto la mattina e a trovare la concentrazione al lavoro!

Burro

Il burro è uno dei cibi che vengono guardati con più sospetto a causa del suo elevato contenuto di grassi saturi: questi grassi, infatti, sono un fattore di rischio per la salute del cuore perché favoriscono l’aumento dei livelli del colesterolo nel sangue, ma questo è vero solo se li assumi in quantità eccessive. Non sentirti in colpa, quindi, se di tanto in tanto hai voglia di prepararti una torta salata con pasta sfoglia al burro come la nostra quiche ai carciofi: il consumo di questo condimento non è da demonizzare, purché sia occasionale e a piccole dosi.

Ricorda che i grassi, pericolosi se se ne abusa, se assunti con moderazione sono un macronutriente essenziale per il corretto funzionamento dell’organismo, per esempio perché favoriscono l’assorbimento delle vitamine liposolubili, come la A e la E: anche il burro può contribuire a questi effetti positivi, per quanto nel quotidiano sia preferibile privilegiare gli oli vegetali, e in particolare l’olio extravergine di oliva per la sua ricchezza di grassi mono e polinsaturi benefici per la salute cardiovascolare.

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Frittata

Formaggi

Anche i formaggi, per il loro elevato contenuto di grassi, non sono generalmente visti di buon occhio da chi vuole seguire una dieta sana. Ma non c’è motivo di escluderli dalla propria alimentazione.

In primo luogo, l’apporto di grassi varia a seconda della tipologia di formaggio. I formaggi stagionati, come Pecorino, Parmigiano e Grana Padano, hanno un contenuto significativo di lipidi (più del 25%, per lo più saturi), motivo per cui andrebbero mangiati più raramente e in quantità limitata (non più di 3 volte alla settimana e senza superare la porzione raccomandata, che è pari a 50 grammi). I formaggi magri, invece, come la ricotta e la mozzarella, hanno una quota più ridotta di grassi (non più del 20%), quindi possono essere mangiati in porzioni più abbondanti (pari a 100 grammi), anche se comunque non più di 3 volte alla settimana.

Oltre che di grassi, i formaggi sono anche un’ottima fonte di proteine di elevato valore biologico, di vitamine B12 e A, di sali minerali, in particolare il calcio, dunque sono alleati molto validi della salute delle ossa e supportano il corretto funzionamento del sistema immunitario.

L’importante è non abusarne, prediligere i formaggi a più ridotto tenore di grassi, limitando il consumo di quelli più ricchi di lipidi, e considerarli alla stregua di un secondo piatto, portandoli in tavola in alternativa ad altre fonti proteiche, come carne e pesce, e non in aggiunta, col rischio di eccedere con l’apporto di grassi e calorie.

Carni rosse e lavorate

L’eccesso di carni rosse e processate (salumi, insaccati, wurstel, carne in scatola), ricche di grassi saturi, può aumentare la probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari e si associa a un aumentato rischio di sviluppare alcuni tumori, come quello del colon-retto: per questo motivo, il loro consumo è spesso bollato come vietato. In realtà, un’assunzione limitata di carne rossa permette di ridurre al minimo questi rischi, godendo anche dei tanti nutrienti benefici che questo alimento contiene, in particolare le proteine nobili, la vitamina B12 (presente solo negli alimenti di origine animale) e il ferro, che la carne fornisce per lo più nella forma più biodisponibile per il nostro organismo.

È importante, come detto, non abusarne, portandola in tavola non più di una volta alla settimana (la porzione raccomandata è di 100 grammi), evitando il consumo quotidiano e alternando la carne ad altre fonti proteiche, sia animali, come il pesce, le uova e i formaggi, sia vegetali, come i legumi e la frutta secca.

Un’altra raccomandazione utile quando decidi di mangiare la carne rossa è ridurre l’aggiunta di condimenti, per esempio cuocendola alla griglia e condendola con un filo di olio extravergine di oliva a crudo, in modo da contenere l’apporto totale di lipidi. È anche consigliabile preferire le carni rosse meno grasse, per esempio il manzo piuttosto che l’agnello.

Cioccolato

Anche il cioccolato è considerato il classico sgarro goloso da evitare perché molto ricco di grassi e zuccheri. In realtà, questo alimento è fonte di sostanze preziose per la salute e il benessere e, se consumato con moderazione, è in grado di apportare molti benefici.

Il cacao da cui si ottiene, infatti, contiene quercetina, catechine e procianidine, composti antiossidanti della famiglia dei flavonoidi utili per contrastare gli effetti nocivi dei radicali liberi e rallentare l’invecchiamento cellulare: grazie alla loro presenza, il cioccolato aiuta a tenere sotto controllo il colesterolo e la pressione e a migliorare la circolazione sanguigna, con effetti positivi sulla salute cardiovascolare.

Al benessere del cuore concorre anche la teobromina, un alcaloide della classe dei polifenoli che svolge un’azione stimolante sul sistema nervoso e protettiva del sistema cardio e cerebrovascolare.

Completano il profilo nutrizionale del cioccolato anche un buon contenuto di magnesio, triptofano e serotonina, che lo rendono utile per contrastare la stanchezza fisica e mentale e favorire il rilassamento e il buonumore.

È bene prediligere il cioccolato fondente, che ha una maggiore concentrazione di cacao, quindi è più benefico, e non superare i 5-6 quadratini al giorno (naturalmente in assenza di problematiche di salute, come sovrappeso o diabete, che richiedono una valutazione più approfondita da fare con il proprio medico): questi due trucchi permettono di godere della bontà e dei benefici del cioccolato senza che un suo consumo smodato possa mettere a rischio la salute.

Latte intero

Il latte è un altro alimento che molte persone escludono dalla propria dieta o consumano nella versione parzialmente scremata o scremata, più povera di lipidi, nella convinzione che la sua ricchezza di grassi possa favorire sovrappeso e obesità e mettere a rischio la salute cardiovascolare.

In realtà, è vero esattamente il contrario, perché l’alleato migliore per mantenere il peso nella norma è il latte intero: il maggiore contenuto di grassi, infatti, favorisce il senso di sazietà, quindi può aiutare a moderarsi a tavola e a non esagerare con le porzioni.
Inoltre, l’apporto più elevato di grassi supporta la migliore assimilazione di alcune vitamine, come la A e la E, che essendo liposolubili si sciolgono nei lipidi e vengono assorbite meglio proprio grazie alla loro presenza.

Il latte, inoltre, è una fonte importante di proteine nobili e di calcio, sale minerale essenziale per assicurarsi ossa forti soprattutto durante l’età dello sviluppo, fino all’adolescenza, ma anche man mano che l’età avanza.

Insomma, il latte può a pieno titolo far parte di una dieta sana, l’essenziale è rispettare le indicazioni sulle corrette frequenze di consumo: il latte e i latticini, come lo yogurt, possono essere mangiati 3 volte alla settimana, nel contesto di un’alimentazione varia che li alterni ad altre fonti proteiche, come la carne, il pesce e le uova.

Pizza

Tra i cibi che pensavi che facessero male e invece sono sani non poteva mancare la pizza, spesso considerata uno stravizio che non va d’accordo con la linea e che, soprattutto a dieta, sarebbe meglio evitare. In verità, mai come in questo caso la frequenza di consumo, la quantità, il tipo di pizza che si sceglie e i cibi con cui viene abbinata possono fare una grande differenza.

La pizza, infatti, è un piatto completo e nutriente perché ricco di carboidrati, proteine e fibre, quindi tutt’altro che da demonizzare. Ovvio che, se ordini una pizza ai 4 formaggi e la abbini a fritti e bevande alcoliche, il totale dei grassi e delle calorie che assumerai salirà alle stelle.

Per godersi il piacere di una pizza, anche a dieta, contenendo il suo impatto sul girovita, è invece sufficiente adottare qualche semplice accortezza: prediligere una pizza margherita o vegetariana, tra le meno caloriche, non abbinarla a patatine fritte e bevande alcoliche e, naturalmente, consumarla occasionalmente, non tutti i giorni.

Anche scegliere una pizza integrale è un’ottima abitudine, perché i cereali integrali sono più ricchi di fibre, quindi ti sazieranno di più e non sarai tentato di cedere anche ad altri sfizi o al dolce.

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