La domanda dell'estate: è vero o non è vero che le carote fanno abbronzare?
Il segreto per una tintarella perfetta, dorata e omogenea, è mangiare carote o no? Scopri tutta la verità sul potere abbronzante del betacarotene.

Estate: tempo di mare, sole e abbuffate di carote per assicurarci un’abbronzatura perfetta. O no? È convinzione comune che le carote siano delle potenti stimolatrici della tintarella per la loro ricchezza di betacarotene, un pigmento vegetale, presente nella frutta e nella verdura di colore giallo-arancio, che aiuterebbe la pelle ad abbronzarsi meglio e più in fretta al sole. Cosa c’è di vero? Esiste sul serio un legame tra carote e abbronzatura? E il betacarotene ha veramente il potere di donarci un colorito dorato oppure si tratta solo di un falso mito? Facciamo un po’ di chiarezza per capire quali sono i trucchi e i cibi davvero efficaci per abbronzarci quest’estate.
- Mangiando carote ci si abbronza?
- Betacarotene e abbronzatura: il legame
- Come si fa ad abbronzarsi di più?
- Esistono dei cibi che fanno abbronzare?
Mangiando carote ci si abbronza?
Le carote fanno abbronzare o no? La risposta a questa domanda deve partire dalle basi, cioè da cos’è l’abbronzatura. Non tutti lo sanno, ma il colorito bruno che la pelle assume dopo l’esposizione al sole è frutto di una reazione difensiva con cui la nostra cute si fa da scudo contro i raggi ultravioletti e i loro potenziali effetti nocivi: le cellule dello strato più profondo dell’epidermide producono melanina, un pigmento scuro che raggiunge le cellule più superficiali e forma uno strato protettivo contro i raggi UV per tutelare la pelle dalle conseguenze nocive dei raggi ultravioletti, come scottature ed eritemi, invecchiamento precoce, rughe e tumori. L’abbronzatura, quindi, è la conseguenza visibile della produzione di melanina, un meccanismo che l’organismo mette in atto come tutela contro i rischi dell’esposizione ai raggi UV per la pelle e che si innesca naturalmente, in automatico, non per effetto dell’assunzione di determinati cibi, carote comprese.
Betacarotene e abbronzatura: il legame
Ma quindi le carote non c’entrano proprio niente con l’abbronzatura? Non è esattamente così. Certamente non giocano un ruolo diretto nella reazione difensiva che l’organismo attiva quando ci esponiamo al sole, quindi non "fanno abbronzare". Ma, come tutti i cibi ricchi di betacarotene, un contributo all’abbronzatura possono darlo comunque. Vediamo in che modo.
Il betacarotene, come detto, è un pigmento vegetale presente in molti alimenti, per lo più in frutta e verdura giallo-arancio, come carote, albicocche, meloni e zucca, a cui dona la loro tipica colorazione. Ma è anche il precursore della melanina, ovvero è una molecola che, attraverso reazioni chimiche, porta alla sua formazione, dunque può stimolarne la produzione e influenzare l’abbronzatura.
Il betacarotene, inoltre, svolge una potente azione antiossidante che protegge la pelle dai rischi dell’esposizione al sole. I raggi ultravioletti penetrano nel derma e distruggono una parte del collagene – una proteina fondamentale per sostenere la struttura e la funzionalità della pelle e per favorirne la rigenerazione – e delle fibre elastiche, provocando un primo effetto nocivo. In più, le reazioni chimiche che portano alla produzione della melanina, pur avendo l’obiettivo di schermare la pelle dai danni dei raggi UV, hanno anche come conseguenza quella di aumentare la produzione di radicali liberi, sostanze che, in quantità elevate, provocano uno stress ossidativo che favorisce l’invecchiamento cutaneo. Il betacarotene, grazie al suo effetto antiossidante, pur non avendo un potere abbronzante diretto può aiutare la pelle a mantenersi sana e protetta quando si espone al sole e si abbronza.
Come si fa ad abbronzarsi di più?
Qual è, dunque, il segreto per un’abbronzatura più intensa, uniforme e duratura? Sicuramente, una delle chiavi per ottenerla è prendersi cura della propria pelle, sia quando ci si espone al sole che prima.
Ecco quattro regole d’oro che ti aiutano ad abbronzarti di più:
- Evita di prendere il sole nelle ore più calde della giornata, cioè quelle centrali, comprese tra le 12 e le 15, quando i raggi solari sono più intensi, per proteggere la pelle ed evitare scottature: le fasce orarie migliori per abbronzarsi in modo sano e uniforme sono il mattino presto, fino alle 11, e il pomeriggio dopo le 16.
- Utilizza sempre una crema protettiva con un SPF (fattore di protezione solare) adatto al tuo fototipo, cioè alla tua carnagione, distribuendola in modo uniforme e ripetendo l’applicazione più volte durante la giornata: la crema, infatti, non fa abbronzare di meno ma, al contrario, ti assicura un’abbronzatura più lenta e graduale, dunque più resistente oltre che più sana e senza danni cutanei.
- Prepara la pelle al sole con un trattamento esfoliante: rimuoverai le cellule morte e favorirai un’abbronzatura più uniforme.
- Idrata la pelle per una tintarella dorata e omogenea: una pelle ben idratata e non secca, infatti, si abbronzerà più rapidamente e uniformemente. In estate, dunque, bere acqua in quantità adeguate, almeno 1,5 / 2 litri al giorno, è fondamentale, non solo per compensare le perdite di liquidi, vitamine e sali minerali che si verificano a causa della forte sudorazione e prevenire la disidratazione, ma anche per abbronzarsi meglio.
Esistono dei cibi che fanno abbronzare?
E i cibi? Possono dare un contributo all’abbronzatura? Non esistono alimenti che fanno abbronzare – con buona pace delle carote – , ma alcuni possono favorire questo processo e aiutarci ad abbronzarci meglio, cioè più facilmente e in modo più sano. Vediamo quali sono.
I cibi ricchi d’acqua ti danno una mano a mantenere la pelle ben idratata e contribuiscono, così, a un’abbronzatura più intensa e omogenea, soprattutto se non riesci a bere abbastanza: tra gli alimenti più idratanti ci sono la frutta e la verdura, come cocomero, melone, zucchine, fagiolini, pomodori, ma anche il latte, i latticini come lo yogurt e i formaggi freschi sono utili per assicurarti sempre la giusta idratazione.
Anche gli alimenti ricchi di betacarotene sono di aiuto, perché questa sostanza, pur non avendo un vero e proprio potere abbronzante, come abbiamo detto stimola la produzione di melanina e svolge un’azione antiossidante, quindi può fare la sua parte nel donarci un colorito sano e uniforme: tra i cibi che ne contengono di più ci sono, naturalmente, le carote, ma anche frutti come albicocche, pesche, melone e ortaggi come spinaci e radicchio, perché questo pigmento si trova anche in alcune verdure a foglia.
Infine, dato che una pelle sana ed elastica si abbronza meglio, è utile portare in tavola i cibi ricchi di vitamina C, che stimola la produzione di collagene: kiwi, peperoni, lattuga e fragole sono alcuni degli alimenti estivi che ti aiutano a fare il pieno di questa vitamina, per una pelle ben nutrita e un’abbronzatura perfetta.