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L’alimentazione giusta per abbronzarsi più facilmente

Alimenti che aiutano ad abbronzarsi e proteggono il corpo dal caldo estivo e dai danni ossidativi provenienti dai raggi solari.

L’alimentazione giusta per abbronzarsi più facilmente

Arriva l’estate e con essa la voglia di andare al mare, abbronzarsi ed avere un incarnato scuro da far invidia. Il processo fisiologico che permette alla pelle di abbronzarsi è semplice e vede come protagonista la melanina. Un pigmento scuro che viene stimolato dall’irraggiamento solare e che ha la finalità di proteggere la cute e quindi cellule e tessuti dai danni provenienti dal sole. L’abbronzatura risulta essere solo un effetto secondario, ma che effetto! Se si vuole migliorare la propria difesa nei confronti dei raggi UV e si vuole sfoggiare un incarnato bruno senza rischio di scottature ed eritemi, non resta che seguire qualche piccolo consiglio alimentare. Inserire gli alimenti giusti nella propria dieta, già a partire da aprile o maggio, permetterà di rendere la pelle più resistente e responsiva.

Cosa mangiare per favorire l’abbronzatura?

Carote, pomodori, fragole, meloni, peperoni, pomodori, albicocche e ciliegie, sono gli alimenti più famosi per favorire il processo di abbronzatura. Ma cosa accomuna tutti questi alimenti? Conosciuto come il principale costituente di frutti e ortaggi colorati, il beta-caratone altro non è che un precursore naturale della vitamina A. La sua assunzione attraverso gli alimenti può essere fondamentale per la sintesi del collagene che costituisce pelle e capelli, ma anche per la produzione di melanina indispensabile per l’abbronzatura.

A confermare la proprietà stimolante di questi alimenti vegetali è anche la Coldiretti, che ha redatto una classifica con "Gli alimenti top ten per la tintarella": (La classifica è espressa in microgrammi di Vitamina A o in quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte edibile)

  1. Carote: 1200
  2. Radicchi: 500-600
  3. Albicocche: 350-500
  4. Cicorie e lattughe: 220-260
  5. Meloni: 200
  6. Sedano: 200
  7. Peperoni: 100-150
  8. Pomodori: 50-100
  9. Pesche: 100
  10. Cocomeri, fragole e ciliegie: 10-40

Leggi anche l’articolo del magazine di Buonissimo.it "Mangiare in giallo: delizia degli occhi e non solo".

Sul podio degli alimenti più ricchi di vitamina A (o equivalenti di beta-carotene) si piazzano le carote, il radicchio e le albicocche. Tre alimenti dai colori sgargianti e quindi ricchi di flavonoidi e altre molecole dall’azione antiossidante. Si ricorda, infatti, che la ricchezza di questi alimenti vegetali non sta solo nella loro capacità di promuovere la sintesi endogena di melanina, ma anche nella loro capacità di respingere i danni ossidativi dei radicali liberi e promuovere il benessere di cellule e tessuti. Inoltre, i prodotti vegetali sono ricchi di acqua e sali minerali, indispensabili per ristabilire l’equilibrio idrosalino scombussolato dal caldo e dalle sudate estive.

Licopene: un antiossidante contro l’invecchiamento da raggi UV

Si è parlato molto di beta-carotene e vitamina A, ma un altro protagonista fondamentale per la salute e la difesa della pelle è sicuramente il licopene. Per un’abbronzatura sana e senza rischi, bisogna scegliere anche tutti i cibi di colore rosso, perché estremamente ricchi di licopene. Si tratta di una molecola con attività antiossidante che previene l’invecchiamento della pelle (foto-invecchiamento) e la protegge dai raggi UV, permettendo esposizioni più sicure e aiutando la cute a prevenire eritemi e ustioni. Si introducono nella dieta cibi come pomodori, anguria, fragole e peperoni. Ma attenzione, poiché il licopene presente nei pomodori, al contrario di tutti gli altri alimenti vegetali, per essere attivato e rendersi più biodisponibile, ha bisogno della cottura.

Quando si mangia il pomodoro crudo ovviamente si ritrovano già buone quantità di licopene, ma con la cottura il licopene sarà 4/5 volte più disponibile per l’assorbimento intestinale. Questo accade perché la cottura del pomodoro può aumentare la biodisponibilità della molecola, grazie alla dissociazione dai complessi proteici in cui è incorporato o per la dispersione degli aggregati cristallini di carotenoidi, che ne rallenterebbero l’assorbimento intestinale da crudo.

 

Frullato, estratto e smoothie

I principi per una sana e corretta alimentazione prevedono il consumo di 5 porzioni al giorno, tra frutta e verdura. Ma si sa che quando arriva l’estate e il caldo, la voglia di mangiare si riduce al minimo e per questo motivo una valida soluzione per soddisfare questi requisiti può essere l’assunzione di centrifugati, frullati o altre preparazioni semi-liquide. Queste fresche bevande possono vedere combinate insieme frutta e verdura, ma anche acqua, ghiaccio o latte. Perché non scegliere anche latti di derivazione vegetale, come il latte di avena o il latte di riso o ancora quello di cocco. In questo modo si potranno tenere sotto controllo i livelli di grassi, che nel latte vaccino possono essere leggermente più alti.

Molta acqua per idratare la pelle e mantenerla in salute

Oltre a inserire i cibi giusti nel proprio schema alimentare, per predisporre la pelle all’esposizione al sole è necessario mantenerla ben idratata ed elastica. Una pelle idratata e non secca si abbronzerà più velocemente e in modo molto più omogeneo. Inoltre, si eviteranno o si ridurranno al minimo problemi come la secchezza cutanea post esposizione solare, le scottature e gli eritemi. Per raggiungere l’obiettivo idratazione può essere d’aiuto un po’ tutta la frutta e la verdura estiva, ricca di acqua e di sali minerali, importanti da reintegrare perché se ne perdono in grandi quantità con il sudore.

Bisogna bere almeno 2 litri di acqua al giorno. Se si hanno difficoltà, si può integrare l’acqua aggiungendo alla propria giornata dietetica anche tè freddo, tisane e acque aromatizzate con frutta ed estratti vegetali, che rendono più gradevole al palato l’assunzione di liquidi. Ovviamente, si sconsiglia di aggiungere zuccheri o miele, che ne aumenterebbero l’apporto calorico.

 

Per ricevere un piano alimentare equilibrato e variegato, che tenga conto di queste scelte alimentari e allo stesso tempo preservi la salute dell’organismo, è sempre bene rivolgersi a un dietologo o ad un nutrizionista.

Fonti

https://www.coldiretti.it/economia/caldo-tintarella-3-italiani-4

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