La lucentezza delle caramelle gommose? È merito di una cera usata anche per le auto
La lucentezza delle caramelle gommose è data dalla cera di carnauba, un prodotto naturale che viene usato pure per lucidare le macchine.

Morbide, colorate, lucide e dalle forme più disparate: stiamo parlando delle caramelle gommose, amatissime da grandi e piccini. Nessuno mette in dubbio la loro bontà, ma sulla qualità dell’alimento in sé gli esperti sollevano da tempo quesiti interessanti. Pensiamo alla lucentezza di questi bonbon, in pochi sanno che è merito di una cera utilizzata anche per le auto.
- Caramelle gommose: la lucentezza è data dalla cera
- Come si usa la cera di carnauba?
- Le caramelle gommose fanno male?
Caramelle gommose: la lucentezza è data dalla cera
Le primissime caramelle gommose sono nate nel lontano 1777 in Turchia, ma in Europa sono arrivate soltanto intorno al 1922, quando il marchio tedesco Haribo ha lanciato gli "Orsetti danzanti". Il successo è stato immediato, tanto che negli anni Quaranta ne venivano prodotti circa dieci tonnellate al giorno. Com’è normale che sia, con il passare del tempo, la ricetta è cambiata, ma ad oggi non si hanno dubbi sull’ingrediente che consente di avere la lucentezza.
Strano ma vero, si tratta di una cera, la stessa che, seppur in formulazioni diverse, viene utilizzata per lucidare auto, scarpe e altri svariati oggetti. Nello specifico, si tratta della cera di carnauba, estratta dalle foglie della Copernicia prunifera, una palma nativa del Brasile. Prodotto estremamente versatile, tanto da aver meritato il soprannome "regina delle cere", è ampiamente impiegato in diversi settori: dall’alimentare alla cosmetica, passando per le calzature, la cancelleria e le pulizie domestiche e industriali.

Tante caramelle colorate
Come si usa la cera di carnauba?
La cera di carnauba viene classificata in base alla sua purezza e consistenza ed è proprio a partire da questi dettagli che trova impiego in settori diversi. A prescindere dall’utilizzo, però, il suo potere più grande è uno: la lucentezza. Questo non significa solo che rende lucide caramelle gommose, auto, scarpe, mobili e via dicendo, ma anche che protegge da ‘attacchi esterni’ gli oggetti su cui viene applicata.
Nel caso dell’industria alimentare, la cera viene usata sulle caramelle gommose, sui cioccolatini e in tutti gli altri alimenti che hanno bisogno di avere un aspetto lucido. Oltre a conferire lucentezza, contribuisce a prolungare la durata di conservazione creando una barriera protettiva contro aria e umidità e rappresenta una sorta di attrattiva per i consumatori. Le ricerche di mercato, infatti, ci dicono che gli utenti quando si trovano a scegliere tra orsetti lucidi e opachi scelgono sempre la prima opzione.
Le caramelle gommose fanno male?
Generalmente, le caramelle gommose vengono preparate a partire da un impasto di zucchero, sciroppo di glucosio, acqua, amido, aromi, coloranti, acido citrico e gelatina. Quest’ultimo ingrediente, vale la pena sottolinearlo, è di origine animale e contiene collagene. Ergo, si ottiene da ossa, pelli, tendini, cartilagini, tessuto connettivo e nervi animali.
In altre parole, si tratta della comune colla di pesce, che, pur rendendo morbidissime le caramelle gommose, altro non è che uno scarto della lavorazione di alcune parti di animale. Oggi, l’80% della gelatina animale prodotta in Europa deriva dalla cotenna di maiale, mentre un 15% è di derivazione bovina e un 5% proviene da ossa di maiali o dal pesce.
Alla luce di quanto detto, le caramelle gommose, se mangiate di tanto in tanto e in piccole, piccolissime quantità, non fanno male, ma non bisognerebbe mai consumarle quotidianamente.