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I falsi miti sullo yogurt

Lo yogurt è un probiotico? Dopo la scadenza va sempre buttato? Gli intolleranti al lattosio devono evitarlo? 5 credenze su cui fare chiarezza.

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Lo yogurt è considerato uno degli alimenti più sani e benefici per il nostro organismo, perché è magro, è leggero e aiuta a proteggere l’equilibrio e il benessere dell’intestino. Ma siamo sicuri che sia davvero così? Non c’è dubbio che lo yogurt sia un cibo genuino e salutare, a patto di fare attenzione ad alcune credenze sbagliate che riguardano questo prodotto così diffuso nella nostra alimentazione, a colazione, come spuntino e in moltissime ricette dolci e salate, a cominciare dal plumcake. Ecco 5 falsi miti sullo yogurt da sfatare.

Lo yogurt è un probiotico

Una delle convinzioni più comuni sullo yogurt è relativa alla sua azione probiotica, un effetto che, per quanto caratterizzi molti yogurt, non vale per tutti. La maggior parte degli yogurt in commercio, infatti, non può essere definita "alimento probiotico" perché i batteri che abitualmente sono presenti in questi prodotti vengono inattivati dalla bile, quindi non hanno la possibilità di colonizzare l’intestino. Esistono invece yogurt addizionati con sostanze ad azione probiotica, per esempio i fermenti lattici vivi, come i lattobacilli, in grado di favorire la crescita di microrganismi, come batteri e lieviti, che riequilibrano la flora batterica, favorendo il benessere intestinale e potenziando le difese immunitarie.

È bene non mangiare lo yogurt dopo la scadenza

Si sentono spesso raccomandazioni che invitano a non consumare assolutamente lo yogurt dopo la scadenza: si tratta davvero di una precauzione necessaria? Facciamo un po’ di chiarezza. Nel caso degli yogurt la data di scadenza non è legata a questioni di igiene – per esempio al rischio di proliferazione di microrganismi patogeni –, come avviene per altri prodotti lattiero-caseari come il latte, bensì al contenuto di fermenti vivi, che fino alla scadenza non devono essere inferiori a 10 milioni per millimetro. Dopo quella data il numero di fermenti diminuisce, ma questa riduzione non ha effetti sulla sicurezza e non implica necessariamente che lo yogurt sia da buttare.

Alcuni test hanno, anzi, dimostrato che gli yogurt possono essere consumati per alcune settimane dopo la scadenza: qualche anno fa il magazine francese 60 Millions de Consommateurs ha deciso di esaminare in laboratorio 48 vasetti di yogurt di vario tipo, da quelli bianchi a quelli alla frutta, per analizzare le loro caratteristiche, sia il giorno della scadenza, sia dopo 3 settimane. Sono stati osservati una variazione minima dell’acidità e, nella maggior parte dei casi, una diminuzione del numero di batteri lattici, che sono scesi poco al di sotto del valore minimo che la legge impone di garantire. Non è stata riscontrata la presenza di microrganismi dannosi, neanche nei prodotti contenenti frutta e zuccheri, che potrebbero favorire la loro proliferazione. In sintesi, tutti gli yogurt, per quanto scaduti da qualche settimana, sono risultati perfettamente buoni da mangiare.

Questa conclusione, ovviamente, non deve spingere ad abbassare la guardia e a mangiare yogurt scaduti in modo acritico e senza adottare precauzioni. Al contrario, è importante seguire una serie di accorgimenti per avere la tranquillità che uno yogurt scaduto sia davvero ancora commestibile. In primo luogo è bene conservare lo yogurt correttamente, cioè in frigorifero: gli sbalzi di temperatura, infatti, potrebbero comprometterne la qualità, per esempio portando allo sviluppo di muffe. Inoltre, sia prima che dopo la scadenza, è fondamentale osservare attentamente il prodotto prima di consumarlo: se presenta alterazioni nell’aspetto o tracce di muffa, emana cattivo odore, ha un sapore strano o il coperchio rigonfio, meglio evitare di mangiarlo. Hai degli yogurt in scadenza? Per non rischiare di doverli buttare, usali per preparare una delle ricette con yogurt di Buonissimo!

Gli intolleranti al lattosio devono evitare lo yogurt

In genere le persone intolleranti al lattosio possono consumare senza problemi lo yogurt, meglio se naturale e non aromatizzato, perché contiene batteri, come i fermenti lattici, che digeriscono parzialmente questo zucchero. In presenza di una forte intolleranza è tuttavia consigliabile scegliere yogurt senza lattosio a base di latte delattosato, ottima soluzione che permette agli intolleranti di consumare i derivati del latte vaccino senza rischiare di soffrire di disturbi gastrointestinali. In alternativa, è possibile portare in tavola yogurt prodotti non con latte vaccino ma con bevande vegetali come quella alla soia.

Gli yogurt cremosi hanno le stesse calorie di quelli tradizionali

Gli yogurt cremosi non sono equivalenti a quelli tradizionali dal punto di vista dell’apporto di calorie: in genere, infatti, per realizzarli viene utilizzato latte intero addizionato con panna o crema di latte, a cui si ricorre per ridurre l’acidità e aumentare la cremosità di questi prodotti e che fanno salire il contenuto calorico. Più che considerarli yogurt classici, quindi, meglio equiparare questi prodotti a dei dessert e inserirli nella propria alimentazione come se fossero dei dolci.

Lo yogurt magro è più sano e leggero di quello intero

Tendiamo spesso a pensare che lo yogurt magro sia in assoluto l’opzione migliore se cerchiamo un prodotto più salutare e leggero, con un contenuto più basso di grassi, calorie e zuccheri. In realtà, anche su questo aspetto è necessario fare un po’ di chiarezza. Tra uno yogurt magro, cioè ottenuto da latte scremato, e uno intero, ovvero prodotto da latte intero, non ci sono, infatti, differenze così significative, né in termini di contenuto di grassi né sul fronte dell’apporto di calorie e zuccheri. Le due opzioni sono tutto sommato sovrapponibili. Per fare un esempio:

  • 100 grammi di yogurt da latte scremato apportano 36 calorie e contengono 4 grammi di zuccheri e 0,9 grammi di grassi;
  • 100 grammi di yogurt da latte intero hanno 66 calorie e contengono 4,3 grammi di zuccheri e 3,9 grammi di grassi.

La sorpresa arriva dagli yogurt alla frutta, che anche se magri possono apportare più del doppio di zuccheri rispetto agli yogurt bianchi, sia interi che scremati.
Sempre per fare un esempio, uno yogurt da latte intero alla frutta contiene ben 10,5 grammi di zuccheri, a fronte dei circa 4 degli yogurt bianchi, e 80 calorie.
"Magro", dunque, non significa necessariamente "più sano e leggero". Come per tutti i prodotti, anche per lo yogurt vale la regola di leggere con attenzione le etichette per valutare il contenuto di zuccheri, che spesso è molto alto e fa aumentare anche il conteggio calorico. Un’altra idea per non eccedere con l’assunzione di zuccheri è quella di alternare i classici yogurt alla frutta con dello yogurt bianco senza zuccheri aggiunti, intero o scremato, e di arricchirlo con frutta fresca di stagione a pezzetti. Una bowl di yogurt con frutta e cereali è una proposta molto gustosa per una colazione nutriente o una merenda genuina.

Fonti:

Le ricette del giorno

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