Cos'è il sale bilanciato, come si fa e quali sono le controindicazioni
Il sale bilanciato è un grande alleato in cucina, ma fa bene o male? Scopriamo cos'è, come si fa in casa e perché bisogna usarlo con parsimonia.

Il sale bilanciato, molto apprezzato dagli chef e dagli appassionati di cucina, sta iniziando ad attrarre anche coloro che muovono i primi passi ai fornelli. A prescindere dalla ‘categoria’ a cui appartenete, vale la pena scoprire cos’è, come si realizza a casa e, soprattutto, se è davvero così innocuo come ritengono i sostenitori più accaniti.
- Sale bilanciato: cos'è e come si usa
- Come si fa il sale bilanciato a casa
- Il sale bilanciato fa male o bene
Sale bilanciato: cos’è e come si usa
Nell’universo del food si sente spesso parlare di sale bilanciato, ma in pochi si chiedono cosa sia. Quasi tutti si concentrano sul risultato che questo mix consente di ottenere, ossia l’esaltazione massima dei sapori, ma raramente qualcuno si sofferma sulla composizione del prodotto. Innanzitutto, chiariamo che stiamo parlando di una miscela composta principalmente da sale e zucchero (solitamente saccarosio), a cui vengono eventualmente aggiunte erbe aromatiche e spezie.
Oltre a equilibrare i sapori, il sale bilanciato permette di intenerire i cibi in fase di marinatura e migliorarne la consistenza. Per quanto riguarda il gusto che dà alle pietanze, dipende pure dalle spezie o dagli aromi presenti. Generalmente, per le carni rosse e bianche abbiamo: rosmarino, timo, alloro, aglio in polvere e pepe nero. Per il pesce, invece, si prediligono: scorza di limone e di arancia, zenzero, erba cipollina, pepe rosa e aneto. Infine, per i vegetali ci sono: semi di finocchio, curcuma, paprica, origano, basilico, cipolla disidratata, coriandolo, cannella, vaniglia e cardamomo.
Il sale bilanciato ha un grande potere, per cui è normale che sia gettonatissimo nelle cucine dei ristoranti e in quelle casalinghe. Come se non bastasse, si trova tranquillamente in commercio come prodotto già miscelato. Volendo, si può fare anche in casa, ma è necessario rispettare alcune proporzioni.

Differenti tipi di sale
Come si fa il sale bilanciato a casa
Realizzare il sale bilanciato a casa non è difficile, ma ci sono alcune regole che solo gli esperti conoscono nel dettaglio. Queste riguardano soprattutto la proporzione tra sale e zucchero, che varia a seconda del piatto su cui viene utilizzato. Generalmente, bisogna usare il 60% di sale e il 40% di zucchero (di cui il 10% può essere anche di canna, eritritolo o xilitolo), ma va sempre valutata la componente idrica degli alimenti.
Ovviamente, in base alla proporzione tra sale e zucchero e le eventuali aggiunte di erbe aromatiche e spezie si ottengono aromi diversi. Quindi, valutate bene anche questo aspetto. Una volta stabilite le quantità degli ingredienti non dovete fare altro che stratificarli all’interno di un barattolo pulito con chiusura ermetica e lasciare riposare per qualche giorno. Infine, bisogna frullare il tutto e il gioco è fatto. Correttamente chiuso e in riposto in un luogo fresco e asciutto, il sale bilanciato fatto in casa i conserva per un anno.
Il sale bilanciato fa male o bene
Chiarito cos’è il sale bilanciato e come va a migliorare i sapori e la consistenza dei cibi su cui viene utilizzato, bisogna rispondere una volta per tutte un annoso quesito: fa male o bene? Tutti, ormai, sanno che un abuso di sale e/o zucchero aumenta tantissimo il rischio di contrarre malattie importanti. Pertanto, è bene ridurne al massimo il consumo.
Di per sé, questo prodotto non fa male, ma se sommato alle quantità di sale e zucchero che consumiamo ogni giorno, talvolta inconsapevolmente, può diventare un problema. Inoltre, c’è un altro dettaglio che vale la pena sottolineare. Questo mix raggiunge il cosiddetto bliss point, ossia quella sensazione di piacere mai appagato che si prova con molti cibi ultra-processati. Ergo, spinge a mangiare di più e crea una sorta di dipendenza. Infine, come se non bastasse, non fa altro che allontanarci dal sapore naturale dei cibi, al quale ormai non siamo più abituati. In conclusione, fa male o bene? A voi l’ardua sentenza.