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Segreto, furbizia o eresia? La pasta può cuocere a fuoco spento e questi sono i trucchi

Sapete come si fa la pasta a fuoco spento? Se non avete ancora provato questa tecnica dovete recuperare: ecco pro e contro.

Cuocere gli spaghetti con la cottura passiva 123rf
Cuocere gli spaghetti con la cottura passiva

A periodi alterni, vuoi per il caro vita, vuoi per la viralità di qualche contenuto social, la cottura della pasta a fuoco spento torna in auge. Pur essendo una tecnica che fonda su basi piuttosto datate – se ne parlava già nel 1700 – in molti restano sorpresi, altri scettici. Quasi tutti, però, si chiedono se sia una metodologia valida, o meglio se rigatoni & Co. vengano cotti a puntino o collosi: scopriamo pro e contro.

Come si cuoce la pasta a fuoco spento

Qualcuno crede che sia un trucco furbo che consente di risparmiare tempo e denaro, altri sostengono che non sia altro che un’eresia. Stiamo parlando della cosiddetta cottura passiva, ossia la pasta che cuoce a fuoco spento, tecnica che periodicamente torna in auge sul web. Prima di vedere se questa metodologia è realmente utile a quali sono i pro e i contro, è necessario chiarire come funziona.

Innanzitutto, bisogna scegliere una pentola che contenga comodamente sia la pasta che l’acqua. Regolarsi è semplicissimo perché si deve considerare un litro d’acqua ogni 100 grammi di maccheroni. Ovviamente, tenete conto pure del formato, se lungo o corto. Poi, non dovete fare altro che portare a bollore l’acqua (con sale grosso o meno non fa differenza) e calare pennette o altro. Lasciate sul fuoco per due minuti al massimo, facendo attenzione a mescolare onde evitare che si attacchi e scarichi eccessivamente l’amido, poi spegnete e il fuoco e coprite con il coperchio.

A questo punto dovete sottrarre dal tempo di cottura della pasta i due minuti già fatti e attendere il resto. Se, ad esempio, avete scelto un formato che cuoce in dodici minuti dovrete aspettarne altri dieci e così via. Attenzione: mentre i maccheroni sono all’interno della pentola non vanno mai mescolati e non va tolto il coperchio, neanche alzato per sbirciare. Tutti questi passaggi devono essere rispettati alla lettera, altrimenti la tecnica potrebbe non riuscire alla perfezione.

Chiarito come funziona, torniamo alla domanda cruciale: la pasta cuoce davvero senza fuoco o è la classica leggenda metropolitana? Esperti come Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica, non hanno alcun dubbio: la risposta è senz’altro affermativa. Il motivo è semplicissimo: a cuocere i maccheroni è la temperatura dell’acqua che, una volta raggiunta l’ebollizione, rimane alta per diversi minuti. Considerate che raggiunti i 13 minuti dal bollore, la temperatura è ancora sopra gli 85 gradi e per cuocere pennette & Co. ne bastano 80.

Pennette in cottura nella pentola Immagine AI Contents

Pennette in cottura nella pentola

Cottura passiva: pro e contro

Appurato che la pasta cuoce tranquillamente anche a fuoco spento, veniamo ai dubbi più gettonati, quelli che riguardano la consistenza e il sapore dei maccheroni. Per noi italiani non c’è niente di più disgustoso di un piatto di fusilli & Co. scotti o collosi, quindi se mai voleste provare questa tecnica è giusto che conosciate tutti i contro. Ed è proprio da questi che vogliamo partire:

  • la pasta risulta leggermente collosa e gommosa, in quanto c’è maggiore viscosità;
  • difficilmente si ottiene una cottura al dente;
  • i formati migliori sono quelli corti perché permettono l’ingresso dell’acqua, mentre i lunghi non sono indicati.

Abbiamo scelto di partire dagli svantaggi proprio perché la pasta è sacra, ma questo non significa che questa metodologia sia priva di pregi, anzi. Secondo una stima di Pastai italiani di Unione Italiana Food, con la cottura passiva si risparmiano energia e emissioni di CO2 fino al 47%. Quindi sì, questa tecnica è sia economica che sostenibile, quindi vale la pena provarla. Di seguito, gli altri pro:

  • la pasta non si spacca perché non viene mescolata durante la cottura;
  • dopo il condimento, risulta meno viscosa;
  • il sapore, a prescindere dalla cottura, resta invariato.

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