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Chatgtp può aiutarti a fare tante cose, ma con la dieta corri dei rischi veramente seri

Non dimenticatelo: seguire una dieta con ChatGPT senza valutazione di un nutrizionista significa esporsi a errori che possono compromettere la salute

Perfino l’assistente più brillante può impastare male gli ingredienti quando entra in cucina e pretende di fare il nutrizionista: ChatGPT va benissimo per tradurre una ricetta, riordinare la dispensa o calcolare le porzioni per una cena tra amici, ma quando si parla di dieta il confine tra informazione e prescrizione si fa sottile e scivoloso.

In questi giorni fa parlare il caso di un uomo di 60 anni finito in ospedale dopo aver seguito un suggerimento alimentare sbagliato, ed è un monito che merita attenzione: non è una storia di demonizzazione della tecnologia, è una questione di metodo e responsabilità.

Una dieta cucita in fretta e furia, senza reali competenze, può essere pericolosa e forse addirittura letale. Qui il problema non è il frigorifero, è l’illusione che un testo ben scritto equivalga a una terapia ben pensata. E basta un ingrediente fuori posto, qualcosa che appartiene al laboratorio e non alla credenza, per trasformare il consiglio furbo in un rischio concreto.

Cos’è successo?

Ma analizziamo i fatti: cos’è successo? L’uomo, residente negli Stati Uniti, aveva chiesto a ChatGPT come ridurre il consumo di sale nella sua alimentazione. Tra i suggerimenti, il chatbot indicava di sostituire il comune cloruro di sodio con nientemeno che il bromuro di sodio, una sostanza oggi utilizzata quasi solo in contesti industriali e non destinata al consumo umano.

Seguendo questa indicazione alla lettera, l’uomo ha iniziato a usarlo regolarmente per condire i pasti. Nel giro di tre mesi sono comparsi sintomi sempre più gravi: insonnia persistente, allucinazioni visive e uditive, paranoia. La diagnosi è stata bromismo, un’intossicazione da bromuro praticamente scomparsa da decenni, tanto da sembrare un reperto storico della medicina.

Il ricovero e una terapia mirata gli hanno permesso di riprendersi, ma il caso ha fatto il giro del mondo, sollevando interrogativi sulla sicurezza delle informazioni generate dall’intelligenza artificiale.

Perché ChatGPT non può farti la dieta?

Oltre che per quelli che possono essere errori davvero grossolani e pericolosi, come quello di cui è stato vittima l’uomo e di cui parleremo a breve, c’è qualcos’altro da tenere in ampia considerazione: un piano alimentare non è solo un elenco di cibi e quantità.

Dieta con chatgpt 123r AI Generator

Al contrario, è il risultato di un’analisi approfondita che valuta stato di salute, eventuali patologie, allergie, farmaci assunti, obiettivi e abitudini di vita. ChatGPT, per quanto sofisticato, non ha accesso a dati clinici personali e non può effettuare valutazioni mediche.

Si basa infatti su un’enorme quantità di testi e informazioni già pubblicate, che rielabora in modo probabilistico. Come spiega anche un articolo sulla rivista scientifica Live Science, questo significa che può formulare frasi convincenti, ma non garantisce l’esattezza o l’appropriatezza delle indicazioni.

Quali sono gli errori più comuni delle diete con l’AI?

Tornando agli errori, un recente studio pubblicato su AI & Healthcare ha rilevato che, pur rispettando in molti casi le linee guida generali, le diete create dall’IA presentano spesso lacune importanti quando si entra nel dettaglio. Si tratta di:

  • Errori nei macronutrienti;
  • Errori di abbinamento (spesso sconsigliati);
  • Scambi pericolosi di ingredienti;
  • Errori nelle dosi di ingredienti da consumare con moderazione;
  • Errori di stagionalità e reperibilità degli ingredienti;
  • Errori nell’edibilità e nella sicurezza degli ingredienti;
  • Errori nel conteggio calorico;
  • Mancanza di avvertenze per persone con condizioni particolari.

A causa di questa attitudine agli sbagli, anche un semplice consiglio su come ridurre il sale può trasformarsi in un’indicazione sbagliata, come dimostra il caso del bromuro di sodio, dove il sistema non ha distinto tra uso alimentare e uso industriale.

Chatgpt può almeno scegliere la dieta giusta?

A conti fatti e valutando tutto ciò che abbiamo detto, Chatgpt non può neanche capire se una dieta è più giusta di un’altra. Non può suggerire una dieta post-vacanze, non può dirti che la dieta mediterranea o dieta vegetariana fanno davvero al caso tuo. Semplicemente, non ha né gli strumenti di valutazione né le competenze reali per farlo.

Inoltre, l’IA non è in grado di monitorare nel tempo gli effetti di una dieta, né di correggere il tiro in base a risposte fisiologiche, esami del sangue o eventuali problemi emergenti. Un nutrizionista, invece, osserva il paziente, interpreta i dati clinici e adatta il piano alimentare per mantenerlo efficace e sicuro.

Quali sono i suoi limiti principali?

Il primo limite è l’allucinazione informativa, cioè quando il sistema "inventa" un dato o un ingrediente che non ha alcuna validità scientifica, ma lo presenta in modo credibile. È proprio ciò che è accaduto con il bromuro di sodio: una sostanza tossica trasformata in "alternativa salutare" solo perché il modello l’ha trovata associata, in alcuni contesti, a discussioni sul sale.

Come abbiamo già accennato, poi, un altro limite è la mancanza di personalizzazione reale. ChatGPT può generare un piano alimentare standard per "perdere peso" o "ridurre il colesterolo", ma non distingue tra un adolescente sportivo e un sessantenne con diabete. Senza queste informazioni, anche una dieta apparentemente equilibrata può diventare pericolosa.

Ancora, come dicevamo, c’è la non rilevazione delle interazioni: l’IA non sa se un alimento o un integratore interagisce con un farmaco che stai assumendo. Un nutrizionista chiede e valuta queste informazioni, un chatbot no. In cucina, come in medicina, ciò che non sai può essere più dannoso di ciò che sbagli.

Come si fa una dieta fai da te efficace?

La verità è che una dieta fai da te "efficace" in senso assoluto non esiste: si può cercare di mangiare meglio, ma senza diagnosi e controlli periodici il margine di errore è sempre alto. Anche quando si parla di piccoli aggiustamenti, il rischio di sbilanciare nutrienti o ignorare segnali del corpo è dietro l’angolo.

Il modo corretto per avvicinarsi a un’alimentazione più sana è consultare un professionista. La dieta, come un abito su misura, non si compra pronta: si cuce addosso a chi la indossa.

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