Hanno cercato candidati per bere vino tutti i giorni e sì, li hanno trovati subito
Bere vino tutti i giorni e senza pagare un euro: è questa l'offerta di un'università. Lo scopo? Stabilire se il nettare di Bacco fa bene o male.

"AAA cercasi bevitori di vino, garantita la fornitura gratuita": con un incipit così, l’annuncio non poteva che ricevere migliaia di candidature. Non si tratta di uno scherzo, ma di uno studio scientifico tuttora in corso che ha chiesto la partecipazione di 10mila persone. Molto probabilmente, quanti sono riusciti a entrare nel team con la speranza di bere vino tutti i giorni hanno preso in considerazione solo i pro, tralasciando i contro (che sono anche diversi).
- Bere vino tutti i giorni: l'offerta spagnola è sold out
- Bere vino tutti i giorni: pro e contro del progetto
Bere vino tutti i giorni: l’offerta spagnola è sold out
Difficile oggi trovare una persona, sia uomini che donne, a cui non piaccia il vino. Qualcuno ne abusa, altri si limitano al consumo ai pasti e altri ancora se lo concedono solo nelle grandi occasioni. Anche se il detto "un bicchiere al giorno leva il medico di torno" è stato bollato dalla scienza come falso mito, le credenze, specialmente se radicate, sono dure a morire. Non stupisce, quindi, che quasi 10mila persone abbiano accettato di bere il nettare di Bacco tutti i giorni per un quadriennio.
L’annuncio è partito dall’università spagnola di Navarra che, come tanti altri atenei che l’hanno preceduta, intende indagare i pro e i contro del consumo quotidiano o sporadico di vino. Il progetto, chiamato UNATI (University of Navarra Alumni Trialist Initiative), è finanziato dal Consiglio Europeo per la Ricerca e andrà avanti per un periodo piuttosto lungo, ben quattro anni. Appena l’istituto ha sparso la voce per la ricerca dei volontari ne ha subito racimolati più di 6.500, probabilmente allettati anche dall’offerta.
Oltre ad avere la possibilità di bere tutti i giorni, i partecipanti hanno diritto a una fornitura di vino, specialmente rosso, del tutto gratuita. Come rifiutare una proposta del genere? Probabilmente è questa la domanda che si sono posti coloro che hanno inoltrato la propria candidatura. Le cavie – perché fondamentalmente è questo il loro ruolo – non hanno però preso in considerazione i contro.

Calici di vino Porto Rosso
Bere vino tutti i giorni: pro e contro del progetto
In Spagna, patria della sangria e del tinto de verano, in molti hanno accettato con entusiasmo l’offerta dell’università di Navarra, probabilmente senza rifletterci più di tanto. Sicuramente ad allettarli è stato il fatto di aver accesso gratuito al nettare di Bacco, ma ci sono diversi contro che rendono l’esperienza meno invitante.
Innanzitutto, accettare di fare da cavia significa modificare la propria alimentazione per quattro anni, un periodo piuttosto lungo. Poi, bisogna accettare le regole che vengono imposte dai ricercatori. Ebbene sì, bere vino per l’università di Navarra non significa sbronzarsi tutti i giorni, ma consumarlo con moderazione. Ergo: meno di sette bicchieri alla settimana per le donne, e meno del doppio per gli uomini.
Ma non è tutto. Tutti gli studi scientifici prevedono la divisione in due o più gruppi, ma è sempre presente un gruppo di controllo, chiamato ad astenersi completamente dal consumo di alcolici per tutta la durata della ricerca. Una nota positiva, almeno per noi, c’è: a prescindere dal team in cui si capita, il supporto degli esperti è sempre garantito. Questa decisione, ovviamente, è da ricollegare al rischio di dipendenza che, così come in tutte le ‘sostanze’, è molto alto pure con il nettare di Bacco.