Una pizza è diventata l'orgoglio di una città che no, non si trova affatto in Italia
La pizza è un piatto tipicamente italiano ma amato un tutto il mondo, eppure potrebbe essere presto sorpassata dalla paulista, l'orgoglio del Brasile.

Anche se l’Italia è la patria della pizza, c’è una località estera in cui margherita & Co. sono talmente famose da essere diventate simbolo della città. Come se non bastasse, pare che siano ottime e non abbiano niente da invidiare alle creazioni napoletane. Ma dove si trova questo posto? Come hanno fatto i pizzaioli a imitare alla perfezione un’eccellenza made in Italy?
Paulista, la pizza orgoglio di San Paolo
La pizza fa parte dell’immensa tradizione gastronomica italiana, tanto che è il secondo piatto più apprezzato al mondo, ma c’è una città distante tanti, tantissimi chilometri dai confini nazionali che è stata in grado di ricreare alla perfezione margherite & Co. Non si tratta, però, di semplice e pura emulazione, ma di una variante particolare, specialmente per gli ingredienti. Stiamo parlando della famosa paulista, la pizza diventata simbolo di San Paolo, in Brasile.
In tutta la città ci sono oltre 6.000 pizzerie che producono più di 1.000.000 di pizze al giorno, con ricavi di circa 4 miliardi di real l’anno. Numeri impressionanti, probabilmente superiori a quelli che registra Napoli, che rendono l’idea di quanto questa prelibatezza nostrana sia importante per l’economia di San Paolo. Ma com’è la paulista? Grande sicuramente, visto che spesso viene divisa tra più commensali, ma non è questa la sua particolarità.
Sono soprattutto gli ingredienti, un misto tra Brasile e Italia, ad averla resa simbolo della città nonché un vero e proprio caso gastronomico. La mussarela, ossia la mozzarella è sempre presente, ma viene utilizzato anche il catupiry, un formaggio vaccino particolarmente saporito. E gli altri condimenti? Piuttosto strong: si va dalla salsiccia piccante chiamata linguiça calabresa al carpaccio di carne, passando per le costine di manzo, il baccalà con le patate, la trippa di capretto e il palmito, ossia i cuori di palma.
Un ‘gusto’ molto in voga tra gli abitanti di San Paolo? La pizza con riso e fagioli, oppure la portoghese, con uova sode, peperoni, cipolle e mais. Non solo salata, la paulista può essere anche dolce: dal cioccolato al gelato, passando per le banane caramellate e i frutti amazzonici tipo il cupuacu, l’acaì e il taperebà.

Pizza brasiliana super farcita
Quanto costa la pizza in Brasile?
I menù delle pizzerie di San Paolo offrono più scelta rispetto a quelli nostrani e propongono anche una formula simile al nostro ‘giropizza’. I commensali possono scegliere di ordinare una sola grande pizza, condirla in modi diversi e dividerla. Come accade anche in Italia, margherita & Co. si mangiano soprattutto a cena.
In base alla scelta del locale, le pizze di grandezza normale hanno un costo compreso tra i 15 e i 25 euro. Ovviamente, nel caso si scelgano dimensioni maxi o ‘giropizza’ i prezzi aumentano. Mentre in Italia festeggiamo la giornata mondiale della pizza il 17 gennaio, in Brasile il Dia da Pizza cade ogni 10 luglio.
A questo punto, una domanda sorge spontanea: com’è arrivata la nostra pizza in Brasile? Il merito è degli emigrati napoletani, i primi ad aprire chioschi o pizzerie a San Paolo sul finire del XIX secolo. Il primo locale, la Cantina Castelões, è nato nel 1924 ed è ancora oggi in attività, sempre nella stessa sede.
In un primo momento, le pizze erano pressoché identiche a quelle napoletane. A partire dagli anni Cinquanta, iniziano a nascere sempre più varianti con condimenti via via più abbondanti. L’avvento della paulista inizia a partire dagli anni Ottanta, quando le pizze vengono fatte sempre più grandi e super condite, talvolta con la farcitura pure nei bordi.