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Storia e origini del Negroni

Scopri il Negroni, cocktail famoso in Italia, una miscela equilibrata e intrigante di gin, Vermouth e Campari. Scopri storia, ricetta originale e varianti.

storia del negroni

Il Negroni è uno dei cocktail più famosi in Italia e nel mondo, una miscela equilibrata e intrigante di gin, Vermouth e Campari nata negli anni ’20 che però non passa mai di moda. Nato per opera di un eccentrico Conte fiorentino, oggi non c’è bartender che non conosca la ricetta di questo cocktail.

Come è nato il Negroni

Il Negroni sarebbe nato nel 1919 dopo un viaggio a Londra (l’Inghilterra è la patria del gin) del Conte Camillo Negroni, un personaggio eclettico della nobiltà fiorentina. Il Conte conosceva bene la miscelazione tipica dei paesi anglosassoni e tornato a Firenze pensò di proporre un cocktail a base di gin, Campari e vermouth rosso. La fetta d’arancia sarebbe stata una sorta di firma del Conte, dato che ai tempi le arance erano un lusso per pochi.

La leggenda dice che a mettere in pratica l’idea del conte sia stato un giovane ragazzo di bottega, Fosco Scarselli che lavorava in una drogheria in via de’ Tornabuoni.

Da Firenze la fama del drink cominciò a diffondersi rapidamente, prima come una versione dell’Americano del Conte Negroni poi semplicemente come Negroni. Negli anni Quaranta si trovano tracce del drink nel ricettario del Floridita a Cuba nel 1939 con il nome "Negrone" e nel 1949 è citato in un libro spagnolo.

A Milano, negli anni Settanta, Mirko Stocchetto, uno dei barman più famosi della città, inventò per errore il Negroni Sbagliato. Si chiama così proprio perché doveva servire un Negroni ma si accorse, dopo aver servito un cliente, che un cameriere aveva riposto per errore una bottiglia di Spumante Ferrari al posto dei gin. Andò bene, perché il cocktail fu un successo: era il 1972.

Negroni: ricetta originale

La ricetta del Negroni è molto facile da preparare ma bisogna stare molto attenti alle dosi che devono essere uguali per tutti e tre gli ingredienti. Infatti, le proporzioni sono 1/3, 1/3 e 1/3.

Per preparare il Negroni, bisogna versare in un tumbler (un tipo di bicchiere basso) il bitter Campari o il Martini, poi il Vermouth rosso e infine il gin. Una volta aggiunto qualche cubetto di ghiaccio, basta mescolare e guarnire il bicchiere con una fetta d’arancia.

La gradazione alcolica del cocktail corrisponde a circa 28,3% Vol.

I segreti per un ottimo Negroni

Molti bartender utilizzano, per miscelare gli ingredienti, la tecnica "build", che consiste nel versare direttamente gli ingredienti sul ghiaccio e poi servire. In realtà questo metodo tende a rendere questo drink molto alcolico; quindi, sarebbe meglio miscelare gli ingredienti insieme al ghiaccio. In questo modo il drink sarà freddo e diluito quanto basta.

La scelta degli alcolici che compongono il Negroni è importante: per andare sul sicuro un classico London Dry Gin andrà bene, magari dai sentori agrumati oppure con spezie non dolci. Il bitter per eccellenza, invece, è il Campari, mentre il Vermouth rosso più adatto per questo cocktail deve essere dolce: scegliendo Campari e gin classico, sarà proprio il Vermouth a determinare il profilo aromatico.

Il bicchiere tradizionalmente usato per servire il Negroni è un tumbler perché è un bicchiere basso che costringe a mettere il naso nel cocktail, assaporando ogni sfumatura.

Anche la scelta del ghiaccio è importante, meglio optare per cubetti grandi e fatti con acqua addolcita. La diluizione non deve essere troppa, l’ideale non è creare il cocktail direttamente nel bicchiere, ma nel mixing glass.

Le varianti del Negroni

Sicuramente la variante più conosciuta di questo cocktail è il Negroni sbagliato, che cambia rispetto al classico Negroni per la presenza dello spumante brut che sostituisce il gin e quindi è di fatto un cocktail più leggero.

Un cocktail simile al Negroni invece è l’Americano: si può dire che rappresenti una versione rinforzata del Negroni, dove, anche in questo caso, si trovano il Vermouth e il Campari ma la soda sostituisce il gin e per questo è più leggero.

Un altro cocktail a base di Vermouth rosso è il Rob Roy, dove compaiono Scotch whisky e Angostura Bitter e viene servito in un tipo di bicchiere diverso.

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