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L’Alveare che dice Sì, a Milano la Boutique con prodotti a Km 0

L’Alveare che dice Sì! apre la sua prima Boutique a Milano con tanti prodotti scelti e a Km zero: Claudia Consiglio ci racconta questa nuova avventura.

l'alveare che dice si

Nato e cresciuto online come rete di  gruppi di acquisto, L’Alveare che dice Sì! arriva a Milano con la nuovissima "bottega contadina". Ben quattro punti vendita per portare in città gli agricoltori e gli allevatori locali e consentire ai consumatori di acquistare prodotti sani e genuini.

"Il nostro motto è "Diamo a tutti la possibilità di contribuire a un sistema alimentare più giusto" – ha spiegato a Buonissimo, Claudia Consiglio, Country Manager dell’Alveare che dice Sì! -. E a ben vedere la ragione per cui abbiamo deciso di aprire i negozi L’Alveare Boutique è tutta qui. Lo abbiamo fatto per permettere davvero a tutti di fare una spesa più sostenibile e giusta per chi acquista e per chi produce, non solo a chi è abituato a fare la spesa online. In Italia chi fa la spesa ricorre ancora principalmente ai negozi; noi vogliamo dare quindi loro una comoda alternativa ai supermercati. I nostri sono piccoli negozi di quartiere a filiera corta che offrono prodotti buoni, sani e di stagione direttamente da piccole aziende agricole del territorio. Come le botteghe alimentari di una volta, con in più la ricchezza e la qualità della rete di piccoli produttori dell’Alveare che dice Sì".

L'Alveare che dice sì!

Il progetto L’Alveare Boutique prevede l’apertura di quattro negozi fisici in Via Piero della Francesca, 15 (angolo Via Agudio), Via Thaon di Revel, 9 (zona Isola), Via Eustachi, 46 e Corso Lodi, 12 (apertura prevista per fine ottobre). Una scelta che arriva dopo il successo dell’apertura, nel maggio 2019, di un punto vendita nel quartiere Isola, L’Alveare che dice Sì! offre un nuovo straordinario servizio: una bottega contadina di quartiere dove acquistare quotidianamente frutta e verdura di stagione, ma anche pane, uova e altri prodotti locali. Alimenti che arrivano freschi in negozio ogni giorno da produttori locali, piccole aziende a conduzione familiare e che praticano agricoltura biologica.

"Degli oltre 280 Alveari che abbiamo aperto in tutta Italia, 45 sono solo nella città di Milano. È una percentuale altissima: i milanesi si sono dimostrati i più aperti ad accogliere il nostro modello, i più ricettivi verso una proposta di consumo alimentare più consapevole e attento. In più, il lavoro con gli Alveari di questi anni ci ha permesso di strutturare una solida rete di contadini nel territorio, ed è per questo che ci è parso naturale partire da qui con questo nuovo progetto".

La piattaforma online de L’Alveare che dice Sì! è attiva dal 2015 in Italia per dare vita a un nuovo modello di impresa sociale. Le ordinazioni e il pagamento avvengono tramite il sito, mentre la distribuzione dei prodotti viene realizzata una volta alla settimana nell’Alveare di zona che può essere un bar, un ristorante oppure un’associazione del territorio che sceglie di mettere a disposizione i propri spazi.

L'Alveare che dice sì!

Gli store offrono una selezione di prodotti a filiera corta che provengono direttamente dai produttori della zona. Dalla Lombardia arrivano la frutta e la verdura di stagione, mentre il pane di pasta madre è quello di Slow Bread Lab, la micro bakery di Milano. Infine i formaggi freschi e stagionati sono forniti da il Boscasso e dal Caseificio Paje. Nell’Alveare Boutique inoltre è possibile trovare yogurt, kefir, pasta, conserve e marmellate, vini, gastronomia (anche vegana), piadine, biscotti, succhi di vera frutta, carne da allevamenti etici, biologica di manzo e pollo.

Il negozio di Milano va così ad affiancare una rete di acquisto che ha compiuto già 5 anni, con 276 Alveari attivi in 10 regioni d’Italia, con una crescita del 193% rispetto all’anno precedente. Un enorme successo a cui hanno contribuito i 3184 produttori e gli oltre 170mila utenti iscritti, con più di 30mila ordini mensili.

"Il primo riscontro è certamente positivo – ci svela Consiglio -, ma per comprendere appieno le dinamiche di un lavoro tutto nuovo e che per noi è appena iniziato ci vorrà ancora del tempo. Quello che però abbiamo notato sin da subito è che i clienti delle boutique non sono gli stessi di quelli degli Alveari. I target non si sovrappongono, e al contrario si allarga il numero di persone che compra frutta, verdura, pane, carne, formaggi e tanto altro direttamente dai produttori. Questo è proprio quello che volevamo: portare il nostro modello anche a chi prima non ci conosceva e a chi non è abituato a fare la spesa online".

E il futuro de L’Alveare che dice Sì! è ancora in divenire. "Per noi entrare nel mondo del retail è stato un grosso lavoro, un progetto che abbiamo costruito con tanta passione e ora è il momento di prendercene cura – ci ha raccontato Claudia Consiglio -. Dopodiché, se tutto andrà come speriamo, nel 2022 apriremo nuovi store, probabilmente anche fuori Milano. Senza dimenticare mai l’online: nel prossimo futuro lavoreremo per far crescere ancora il nostro gruppo di Alveari e diventare una rete alla portata di tutti. Per questo siamo alla ricerca di nuove persone che vogliano gestire un Alveare lì dove ancora non ci siamo".

Contenuto offerto da L’Alveare che dice sì!

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